Asl Bari, oltre 3mila interventi chirurgici nel 2024. Al Di Venere incremento del 139% dal 2021

Più di tremila interventi chirurgici nel 2024, di cui la metà in urgenza, e un “forte potenziamento” in campo oncologico. Sono questi i dati dell’ultimo anno relativi all’attività chirurgia dell’Asl Bari.

A certificarlo è il report del controllo di gestione in relazione alla performance del dipartimento di Area chirurgica diretto da Michele Simone. Sono in particolare 3.168 gli interventi – con 5.916 ricoveri complessivi – nelle sette unità operative di Chirurgia generale degli ospedali aziendali: Di Venere e San Paolo a Bari, Altamura, Corato, Monopoli, Putignano e Molfetta.

“Crescita nettissima, dell’82%, rispetto all’anno dell’emergenza Covid-19 (2020), quando – si legge in una nota dell’Asl Bari – le operazioni chirurgiche erano state 1.742, ma anche nel confronto (+28%) con le 2.473 del periodo pre-pandemico (2019)”.

Il Di Venere, in particolare, è cresciuto del 139% dal 2021 al 2024, passando da 296 interventi a 710, a fronte di 1081 ricoveri. “Dietro a questi numeri davvero significativi – commenta il direttore generale, Luigi Fruscio – vi è un connubio importante fatto di competenza, professionalità, esperienza, formazione e qualità umane di tantissimi professionisti: chirurghi, anestesisti e rianimatori, infermieri, personale di sala operatoria”.

“Fondamentale nella gestione ottimale – aggiunge – è anche il ruolo dell’organizzazione a livello dipartimentale e nelle singole unità operative di Chirurgia”. “Riuscire ad abbattere i viaggi della speranza – conclude Simone – dà ancora più senso al nostro lavoro perché, oltre a garantire la cura dei tumori, può realmente ridurre anche il disagio socio-economico che tocca profondamente la vita delle persone e delle famiglie”.

Policlinico di Bari, eseguiti due interventi sul cranio con la realtà aumentata: tra i pazienti un 17enne

Al Policlinico di Bari è stato sperimentato l’uso della realtà aumentata per effettuare due interventi di ricostruzione cranica. A eseguirli è stato Francesco Signorelli, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia, con il supporto di un visore in corrispondenza dell’occhio che gli ha permesso di vedere, restando sul campo operatorio, la ricostruzione eseguita in fase di programmazione dell’intervento, e posizionare così la protesi con una maggiore precisione.

“Abbiamo effettuato due interventi di ricostruzione cranica – spiega Signorelli – procedure che realizziamo frequentemente al Policlinico di Bari. Si tratta di operazioni con una doppia finalità: rimuovere un tumore che infiltra l’osso del cranio e, contemporaneamente, procedere alla ricostruzione tramite protesi. In passato, questi interventi venivano eseguiti in due fasi distinte, prima la demolizione e poi la ricostruzione. Oggi, grazie alla programmazione pre-operatoria e all’uso di protesi customizzate, possiamo eseguire entrambe le fasi in un unico intervento, riducendo i rischi per il paziente”.

Il primo intervento, evidenzia il Policlinico in una nota, è stato eseguito su una giovane donna colpita da un tumore benigno. Il secondo su un ragazzo di 17 anni al quale è stata ricostruita con precisione la zona cranica. Quanto all’utilizzo del visore, Signorelli evidenzia che “uno dei principali vantaggi di questa tecnologia è la possibilità di trasmettere in tempo reale tutti gli step dell’intervento chirurgico, rendendolo un prezioso strumento didattico e di supporto per altri chirurghi, anche a distanza”.

“Il Policlinico di Bari – conclude il direttore generale, Antonio Sanguedolce – investe in ricerca e sviluppo per garantire ai cittadini cure sempre più avanzate e sicure. L’innovazione tecnologica può migliorare l’accuratezza e l’efficacia delle procedure chirurgiche”.

Oncologico Bari, cure garantite in estate: eseguiti 577 interventi chirurgici da giugno ad agosto

Sale operatorie a pieno regime anche d’estate all’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Dal 1° giugno al 31 agosto sono stati eseguiti 577 interventi chirurgici, il 10% in più rispetto al 2023.

Chirurgia toracica si conferma la specialità con il maggior numero di interventi eseguiti, 149, 30 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Segue la chirurgia ginecologica, con 116 interventi, 40 in più rispetto allo scorso anno, chirurgia plastica, 98 interventi, chirurgia senologica, 91 e chirurgia generale con 80 interventi, 20 in più rispetto allo scorso anno. Ogni paziente è arrivato in sala operatoria dopo la valutazione del team multidisciplinare che lo ha poi seguito nel percorso post-operatorio e, se necessario, anche nel follow-up oncologico.

«Questi risultati – commenta a riguardo Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto Tumori di Bari – sono la testimonianza di un lavoro di pianificazione e di organizzazione svolto non solo dai chirurghi ma da tutta l’equipe medica e infermieristica dell’unità operativa di rianimazione e terapia intensiva post operatoria, a cui va il mio personale ringraziamento. Pur in piena estate, abbiamo lavorato a ritmo sostenuto, sfruttando al massimo le risorse tecniche e strumentali a disposizione, confidando nella professionalità di tutto il personale, con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi d’attesa per i pazienti».

Con l’autunno, poi, arriveranno importanti rinforzi in sala operatoria. Il piano assunzionale, approvato a luglio dalla Regione Puglia, prevede infatti l’assunzione di anestetisti e chirurghi di diverse specialità, fra cui urologi, otorinolaringoiatri, chirurghi plastici.

«Prendiamo atto con soddisfazione del notevole sforzo eseguito dal personale sanitario in servizio», così Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto «che nasce dalla necessità di ottimizzare l’uso delle risorse e che ha come primo e più importante risultato la possibilità di dare risposte rapide ai pazienti in attesa di intervento».

Nel 2023 il 118 ha effettuato 96mila interventi nel Barese: il 71,2% a casa dei pazienti

Nel 2023, il servizio del 118, tra Bari e provincia, ha effettuato quasi 96mila interventi. Traumi, problematiche cardiocircolatorie, respiratorie, neurologiche e gastroenterologiche rappresentano le maggiori casistiche d’intervento: sono stati 5.109 i codici rossi, poco più del 5%, e 19.200 gialli, con 30.839 trasporti in ospedale, 9.200 trattamenti sul posto e anche 36.062 casi in cui il trasporto, per varie ragioni, è stato rifiutato. Casa (68.381 interventi pari al 71,2%) e strada (13.719, 14,2%) sono i luoghi in cui si verificano più spesso le emergenze.

“Un lavoro notevole – sottolinea il direttore generale Asl Bari, Antonio Sanguedolce -per numeri e impegno di tutti gli operatori e per l’organizzazione che sta dietro. Con l’arrivo delle nuove automediche abbiamo completato il processo di rinnovo e potenziamento che ha riguardato il servizio 118 dal giugno scorso. Abbiamo riorganizzato e semplificato il sistema e, nello stesso tempo, abbiamo completamente rimesso a nuovo il parco automezzi, dotandolo di 55 ambulanze e 10 automediche ibride”.

Per Guido Quaranta, direttore del dipartimento di Emergenza-Urgenza, “il 118, assieme ai nostri sette pronto soccorso, rappresenta uno snodo fondamentale su cui si regge l’attività di emergenza-urgenza. Arrivare velocemente sul luogo di un incidente o di un infarto, stabilizzare un soggetto traumatizzato, individuare subito la patologia in atto è fondamentale per salvare vite umane ma anche per migliorare la prognosi in tutti gli eventi patologici tempo-dipendenti. Come per l’accesso in pronto soccorso, anche il 118 va usato con estremo buon senso”.

Asl Bari, interventi di alta chirurgia gastrica su pazienti svegli: “L’approccio ha reso possibili operazioni complesse”

Alta chirurgia del tratto gastrico, ma anche del distretto fegato, con la novità che questo tipo di interventi complessi, di natura oncologica o per le condizioni di estrema fragilità del paziente, vengono effettuati su pazienti “svegli”. Succede all’Ospedale “DI Venere” di Bari e altre chirurgie aziendali hanno già eseguito interventi in urgenza.

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