Rimosso tumore addominale di 21 chili, operazione rara al Policlinico di Foggia: 50enne sta bene

Un intervento chirurgico raro e complesso per la rimozione di un tumore addominale del peso di 21 chili è stato eseguito nei giorni scorsi al Policlinico Riuniti di Foggia.

Il caso è stato trattato dalla Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia Universitaria I, in collaborazione con la Struttura Complessa di Chirurgia Generale Universitaria e con la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione Universitaria del Policlinico Foggia.

La massa del tumore, di dimensioni eccezionali, occupava l’intera cavità addominale della paziente, ostacolando i normali movimenti respiratori del diaframma e determinando una significativa compressione dei grossi vasi, in particolare dell’arteria aorta e della vena cava inferiore.

Durante l’operazione, la reale entità della patologia è emersa in tutta la sua complessità in quanto la massa comprimeva strutture anatomiche fondamentali e rendeva estremamente difficoltose le manovre chirurgiche.

Si è dovuto ricorrere a una laparotomia estesa, abbandonando l’approccio mini-invasivo solitamente preferito nei casi oncologici. La paziente, una donna di circa 50 anni residente a Foggia, è attualmente ricoverata. Le sue condizioni cliniche sono stabili.

Bari, chirurgia epatica estrema al Policlinico: rimosso tumore al fegato di 5 chili a paziente 60enne

Chirurgia epatica estrema al Policlinico di Bari per l’asportazione di un tumore di quasi 5 kg e 30 cm di diametro, che occupava più della metà dell’addome in un paziente di 60 anni. Un caso di estrema complessità, giunto in urgenza con un’emorragia epatica in atto, che ha richiesto il coinvolgimento di equipe multidisciplinari per salvare la vita del paziente.

L’uomo è arrivato con un’anemizzazione severa da tumore epatico gigante e sanguinante ed è stato preso in carico dalla chirurgia generale universitaria “V. Bonomo” del Policlinico di Bari, diretta dal Prof. Mario Testini, di turno per le urgenze per il trattamento del caso.

Prima è stato necessario sottoporre il paziente a un trattamento di angioembolizzazione arteriosa per ottenere l’immediato arresto dell’emorragia, l’intervento è stato eseguito dal dott. Mauro D’Addato, dell’equipe dei radiologi interventisti, diretta dal prof. Antonio Stabile Ianora.

Nei giorni successivi, il paziente ha affrontato un’insufficienza renale acuta, trattata con emodialisi e terapia medica, dall’equipe dell’unità operativa di nefrologia diretta dal prof. Loreto Gesualdo, fino al graduale recupero della funzionalità renale, normalizzatasi dopo circa due settimane.

Una volta stabilizzato è stato possibile eseguire l’epatectomia sinistra allargata, intervento chirurgico eseguito dall’equipe del prof. Testini, primo operatore il dottor Panzera con la dott.ssa Arianna Pontrelli, per asportare la grossa massa tumorale e parte del fegato.

Attualmente, l’uomo è stato preso in carico dal prof. Marco Tucci, dell’equipe di oncologia medica diretta dal prof. Camillo Porta, per il proseguimento delle cure oncologiche.

Winnie, intervento riuscito. Pagati in tutto 1.600 euro: risparmiati i soldi per aiutare anche Eva

Come promesso parte dei 30mila euro donati da Riccardo sono stati devoluti per la causa del piccolo Winnie. Il cagnolino di Giacomo e Maria si è sottoposto all’intervento dopo essersi strappato il crociato nel tentativo di rincorrere un altro cagnolino.

L’operazione è andata a buon fine e siamo tornati a Modugno per renderci conto in prima persona dell’esito e soprattutto per fare fronte alle spese. Abbiamo bonificato i 1200 euro per l’intervento e i 50 euro per i farmaci allo studio veterinario, altri 300 euro circa per gli esami svolti da Winnie e i restanti 400 euro, dei 2000 preventivati all’inizio, saranno devoluti per un’altra causa.

Bari, grosso tumore maligno al torace: 57enne operato e salvato al Mater Dei Hospital

Un uomo di 57 anni affetto da un voluminoso tumore maligno della parete toracica infiltrante il polmone destro è stato operato a Bari, dall’ equipe dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica del Mater Dei Hospital, diretta dal dott. Rocco Leggieri.

Il paziente da alcuni mesi notava un progressivo peggioramento delle sue condizioni respiratorie (affanno ai minimi sforzi, gonfiore e dolore al fianco destro). Si sottopone ad accertamenti e indagini radiologiche che rivelano la presenza di una massa tumorale della gabbia toracica infiltrante il polmone destro sottostante, e dalla biopsia la conferma della diagnosi di sarcoma invasivo, tra i peggiori tumori maligni del torace.

Dopo aver consultato diversi oncologi e chirurghi in giro per l’ Italia, e iniziato un trattamento chemio-radioterapico senza ottenere il miglioramento sperato, il paziente approda a Bari per consultare il dott. Leggieri il quale, dopo attenta valutazione collegiale in un team multidisciplinare costituito da oncologi, radiologi, pneumologi, anestesisti-rianimatori e cardiologi, ha proposto l’intervento chirurgico.

Castellana Grotte, dottoressa in pensione muore a 83 anni dopo intervento: tre chirurghi rinviati a giudizio

Il gip di Bari Francesco Vittorio Rinaldi ha rinviato a giudizio tre chirurghi dell’ospedale De Bellis di Castellana Grotte (Bari) accusati di omicidio colposo per la morte di una donna di 83 anni, dottoressa in pensione, avvenuta l’11 ottobre 2022 dopo un intervento chirurgico.

La donna fu ricoverata in ospedale il 16 settembre per una rettorragia che – secondo il capo d’imputazione – si presentava di media entità, e i referti istologici non evidenziarono la presenza di cellule tumorali.

I medici, secondo quanto ricostruito dalla procura, la sottoposero a un intervento che prevedeva l’esportazione del colon destro e i parte del retto, ma non avrebbero provveduto all’incisione longitudinale della mucosa del colon e alla esplorazione della stessa per valutare – secondo quanto evidenziato dall’accusa – la presenza di formazioni. In questo modo, ritiene l’accusa, avrebbero agito in maniera imprudente anche perché dopo l’operazione fu disposta un’endoscopia di controllo che avrebbe provocato una lesione poi risultata fatale.

A giudizio sono dunque finiti i tre chirurghi che la curarono. Il processo inizierà il prossimo 1 ottobre. I parenti della vittima sono assistiti dagli avvocati Antonio Falagario e Nicola Di Cosola.

Il piccolo Winnie s’è strappato il crociato, a breve sotto i ferri: Quinto Potere paga 1.200 euro

Come promesso parte dei 30mila euro donati da Riccardo saranno devoluti per la causa del piccolo Winnie. Il cagnolino di Giacomo e Maria si è strappato il crociato nel tentativo di rincorrere un altro cagnolino e deve essere operato.

A breve finirà sotto i ferri e le sue condizioni di vita miglioreranno, come confermato dallo stesso veterinario che si occuperà dell’intervento. Quinto Potere pagherà i 1200 euro per l’operazione.

Putignano, doppio trapianto di cornea in anestesia locale: pazienti svegli e collaborativi durante intervento

Doppio trapianto di cornea per curare i difetti della vista di due pazienti, svegli e collaborativi. Tutto in mezz’ora, applicando tecnologie innovative e tecniche sempre più complesse ma poco invasive: gli interventi, infatti, sono stati eseguiti in anestesia locale – con poche gocce di collirio anestetico e non più in anestesia generale – dall’équipe di Oculistica dell’ospedale di Putignano, diretta dal dottor Gianni Colonna. “Gli interventi in day surgery, quindi senza necessità di ricovero – spiega Colonna – sono durati circa trenta minuti ciascuno.

I pazienti, abbastanza giovani entrambi e affetti da due patologie corneali differenti, erano vigili e collaboranti ed hanno potuto assistere a tutte le fasi dell’intervento e, appena terminato, hanno ripreso da subito le loro funzioni”. Gli interventi sono stati resi possibili grazie all’arrivo delle cornee, provenienti da donatore, dalla Banca degli occhi del Veneto, con sede a Mestre, con la quale la Asl Bari ha una convenzione.

Per il primo paziente, affetto da una Distrofia di Fuchs che comporta la diminuzione delle cellule dell’endotelio corneale e la perdita irreversibile della trasparenza della cornea, si è proceduto alla sostituzione del solo endotelio malato con quello del donatore. Nel secondo caso, una Distrofia corneale stromale che determina la perdita della trasparenza della cornea con conseguente cecità, si è proceduto ad un trapianto di cornea lamellare anteriore, cioè alla sostituzione della sola porzione anteriore del tessuto corneale (stroma) con quella della cornea del donatore.

“Queste attività complesse – sottolinea il direttore generale facente funzioni Asl Bari, Luigi Fruscio – sono il frutto del potenziamento delle attrezzature dell’oculistica di Putignano, in una logica di rafforzamento complessivo di tutte le strutture oculistiche, ospedaliere e territoriali”.