Bari, chiuso il ristorante del circolo del tennis: donna in ospedale dopo aver mangiato tonno fresco

Il ristorante del circolo tennis di Bari è chiuso formalmente per lavori straordinari, ma Asl e Nas avrebbero avviato alcuni accertamenti su un presunto caso di intossicazione da cibo.

Nei giorni scorsi una signora avrebbe accusato malori dopo aver mangiato al ristorante del tonno fresco, tanto da rendere necessario il ricorso al pronto soccorso del Di Venere.

La donna è stata ricoverata per una notte in ospedale. Dopo aver terminato il pranzo, ha iniziato ad accusare mal di testa, tachicardia, arrossamento della pelle e prurito. La malcapitata ha denunciato l’episodio, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno.

LA NOTA – Con riferimento alle notizie diffuse dagli organi di stampa in data odierna corre l’obbligo di precisare che, contrariamente a quanto surrettiziamente riportato da alcune testate giornalistiche, il ristorante del Circolo Tennis Bari non ha subito alcuna chiusura da parte del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bari (NAS).

All’uopo si rappresenta che, a seguito di esami eseguiti da detto Nucleo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, i campioni di prodotto ittico sono risultati conformi alla normativa vigente rientrando i parametri nei prescritti limiti di legge.

Siamo sicuramente dispiaciuti per il disagio subito da un avventore del ristorante, presumibilmente a causa di un attacco allergico o di un’intolleranza alimentare, ma non possiamo che manifestare il nostro rammarico e disappunto per i citati articoli che hanno fornito un’interpretazione non aderente alla realtà dei fatti, arrecando un grave ed ingiusto danno di immagine non solo al gestore del Ristorante del Circolo, ma a tutto il sodalizio.

Gita da Milazzo a Fasano si trasforma in un incubo, 150 intossicati tra allievi e prof: controlli su campioni di cibo

Torniamo ad occuparci della notizia lanciata ieri mattina da Quinto Potere, sull’intossicazione che ha colpito 150 persone, tra studenti e professori in gita scolastica dalla Sicilia in provincia di Brindisi. Hanno accusato dolori addominali con vomito, diarrea e iperpiressia durante il loro soggiorno in un albergo di Fasano. Si tratta di allievi e docenti dell’Istituto tecnico industriale di Milazzo. Sul posto sono stati inviati diversi mezzi di soccorso, tutti i pazienti sintomatici sono stati visitati nel punto medico allestito nella struttura ricettiva. Altre 16 persone sono state “centralizzate e trattate nel Ppit (punto di primo intervento) di Fasano e nel pronto soccorso di Ostuni.

L’emergenza è rientrata ieri con il rientro in Sicilia dei 3 pullman. Sono attualmente in corso le verifiche da parte dei “Servizi del Dipartimento di prevenzione sugli aspetti epidemiologici e sulla sicurezza alimentare per l’individuazione delle eventuali cause” che avrebbero determinato la presunta intossicazione alimentare. Le analisi sono effettuate da parte dell’Istituto zooprofilattico di Putignano su alcuni campioni di carne, tra pollo e suino, inviati dal Sian (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) e dal Siav B (Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale) che fanno capo al Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Brindisi. Inviati anche alcuni tamponi ambientali effettuati su superfici di lavoro e un campione di acqua del rubinetto della cucina dell’albergo. “Nell’albergo erano presenti ulteriori 70 ospiti che non hanno lamentato disturbi. Tutti i risultati saranno oggetto di relazione conclusiva da parte del Coordinamento Mta (Malattie a trasmissione alimentare) del Dipartimento di prevenzione”, si legge nella nota dell’Asl Brindisi.

Bari, torna a casa e trova i cani divorati dalle fiamme: giovane intossicato. Forse un corto circuito

Torna a casa e trova l’appartamento completamente divorato dalle fiamme e i suoi grossi cani divorati dalle fiamme. Domenica mattina drammatica per un giovane di circa 25 anni residente al piano terra su corso Alcide De Gasperi. A dare l’allarme sono stati i vicini, la cui attenzione era stata attirata dal cattivo odore e dal silenzio.

Il giovane è rimasto a sua volta intossicato, soccorso dagli operatori del 118 è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere – seppure la notizia non trova ancora conferme ufficiali – a generare l’incendio sarebbe stato un corto circuito.