Mafia a Bari, Palermiti Jr in lacrime nell’interrogatorio fiume: confessa due omicidi e chiede scusa alle Istituzioni

Giovanni Palermiti, figlio del boss e capoclan Eugenio, lo scorso 29 gennaio è stato interrogato nel carcere di Secondigliano dove attualmente è detenuto. È stato lui stesso a chiederlo. Un colloquio di 7 ore in cui Giovanni ha confessato gli omicidi di Nicola De Santis e di Walter Rafaschieri, negando però di aver partecipato agli affari illeciti del clan. Non sono mancanti gli attimi di tensione, Palermiti Jr è infatti scoppiato in lacrime e ha chiesto scusa alle Istituzioni. 

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Niente casa in affitto, il dramma di Italo e Francesca: “A fine mese ci tolgono le bambine”

Il 30 giugno saranno cacciati dall’abitazione in cui si trovano a Sannicandro, la coppia ha cercato una casa in affitto in questo periodo ma senza successo. Nessuno infatti vuole concedergliela senza una busta paga. Un paradosso visto che sarebbero disposti a pagare anche 500 euro al mese. In più Italo inizierà presto a lavorare.

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Bari, aggredisce Polizia Locale N’dèrre a la lanze: bloccato parcheggiatore abusivo “goggione”

Chissà cosa sarà passato nella testa del parcheggiatore abusivo di origini marocchine che questa sera si è scagliato contro gli agenti della Polizia Locale N’dèrre a la lanze, al molo San Nicola di Bari. L’uomo ha reagito in malo modo quando gli uomini della Municipale gli hanno chiesto i documenti. Reticente, si è scagliato contro gli agenti in divisa, aggredendoli.

L’uomo è stato coì bloccato, caricato in auto e condotto al comando della Polizia Locale. Già arrestato in passato, il parcheggiatore è tornato al molo della birra per continuare a dettare legge. Si tratta di un abusivo “autolesionista”. In un paese come l’Italia, infatti, non avesse reagito alla richiesta degli agenti se la sarebbe cavata con poco e avrebbe potuto continuare a fare come ha sempre fatto.

Al netto delle maratone, intere a metà che siano, Bari si conferma una città in cui l’abusivismo la fa da padrone, senza avere un nemico coriaceo nelle istituzioni. In alcuni casi diventati ormai leggenda, al contrario, sembra che le autorità preposte al controllo, pressati forse da entità marziane, lascino che tutto vada com’è sempre stato. È folklore, bellezza e non sia mai interrompere la tradizione perché Bàre iè Bbàre e nessuno può permettersi di non esserne fiero.