Protagonista di questa assurda vicenda è un uomo ultraquarantenne che ha vissuto per 27 anni a Polignano dopo essere stato affidato ad una famiglia.
Continue readingEuropei di calcio U21, Caprile convocato in Nazionale: esordio dell’Italia il 22 giugno contro la Francia
Un traguardo più che meritato per il portiere del Bari, autore di una grandissima stagione. Il numero uno biancorosso si è dovuto arrendere al gol di Pavoletti nel finale, ma con autentici miracoli aveva tenuto in vita la squadra nel ritorno della finale playoff contro il Cagliari.
Continue readingNdrangheta calabrese, traffico di droga in tutta Italia: blitz anche a Foggia
Sono 41 le ordinanze di custodia cautelare nelle province di Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Milano, Cremona, Brescia, Pavia, Livorno, Roma, Foggia, Potenza, Crotone e Reggio Calabria
Continue readingSpaccio di droga e riciclaggio, operazione contro la ‘ndrangheta in tutta Italia: arresti anche in Puglia
La Guardia di Finanza sta eseguendo 41 ordinanze di custodia cautelare in Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e Calabria.
Continue readingPizza al tavolo, il prezzo minimo è di 7 euro. Bari fa meglio di Napoli: è la città più economica d’Italia
Il prezzo massimo sale a 12 euro per le pizze gourmet. Una media di 9,75 euro considerando anche coperto e servizio. Le città più care sono Macerata, Milano e Venezia.
Continue readingMolfetta, il boss Felice De Simine denuncia lo Stato italiano alla Cedu: “Violato il diritto a un processo equo”
Il boss molfettese Felice De Simine, 53enne con precedenti per strage, omicidio (in concorso con altri) e tentato omicidio, ha deciso di denunciare lo Stato italiano alla Corte europea dei diritti dell’uomo. La vicenda riguarda la condanna a 7 anni e 9 mesi di reclusione per tentato omicidio passata in giudicato a dicembre 2022, a 15 anni dai fatti commessi nel 2007. I suoi legali, gli avvocati Massimo Chiusolo e Claudia Terlizzi, hanno presentato ricorso per violazione dell’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, cioè la disposizione sul diritto a un processo equo.
“Il processo celebrato a carico del ricorrente – si legge nel ricorso – ha violato il diritto del De Simine di essere giudicato in tempi ragionevoli, con il rispetto delle garanzie difensive e del contraddittorio”. In particolare, la difesa ha lamentato come l’udienza d’appello sia stata fissata non solo a quasi 10 anni dalla prima condanna, ma anche “in assenza della disponibilità del fascicolo”: tutto il materiale del primo grado, infatti, era sparito. Il fascicolo fu ricostruito parzialmente solo due giorni prima dell’udienza, poi conclusasi con una nuova condanna. “I pochi atti ricostruiti – continua il ricorso – non erano presenti che due giorni pima, essendo giunti il 2 dicembre a fronte di una udienza celebratasi il 4 dicembre” 2020. Atti che, rilevano gli avvocati, “non erano certi quanto a contenuto con riguardo ai motivi d’appello, mentre risultavano mancanti totalmente” dell’interrogatorio difensivo dell’incolpato, strumento con cui De Simine aveva cercato di spiegare i motivi dell’aggressione. Le decisioni della Corte d’Appello di Bari e della Cassazione, quindi, avrebbero “determinato una gravissima ed irreparabile lesione del diritto di difesa del De Simine sotto diversi profili”. “Non solo il processo non si è svolto in termini di ragionevole durata – si legge ancora – ma altresì l’imputato non ha potuto disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie a preparare la sua difesa”.
Europei di calcio 2032, Bari candidata con l’Italia. Decaro: “San Nicola diventerà palcoscenico internazionale”
È di ieri la notizia che la FIGC ha consegnato alla UEFA il Final bid Dossier di candidatura dell’Italia ad ospitare il campionato Euro 2032 e tra le città designate ad ospitare la fase finale c’è Bari.
Continue readingNaufragio Norman Atlantic, i pm durante il processo: “La sentenza greca non può essere applicata in Italia”
La sentenza nei confronti di cinque imputati nel processo celebrato in Grecia non può essere applicata in Italia, come invece chiesto dalla difesa. Lo hanno sottolineato i pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano cominciando così le loro repliche dinanzi al Tribunale di Bari nel corso del processo per il naufragio della Norman Atlantic, avvenuto a largo delle coste albanesi nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014 e che causò la morte di 31 persone e il ferimento di 64 passeggeri. La sentenza greca riguarda i principali esponenti della società Anek Lines, noleggiatrice del traghetto. In quattro (Ioanni Verdinoyannis, Pavlos Fantakis, Georgios Katsavenaki e Lazaros Chatzavramidis) hanno ottenuto pene dimezzate in Appello, poi convertite in una sanzione pecuniaria da 20mila euro perché accusati di reati colposi. Un altro, Dimosthenis Sotiropoulos, è stato invece assolto. Per loro in Italia sono invece state chieste pene pesanti: Verdinoyannis, rappresentante legale di Anek, è accusato di naufragio e omicidio plurimo colposo con l’aggravante della colpa cosciente, per lui sono stati chiesti nove anni di reclusione; per Fantakis, supervisore a bordo della stessa azienda noleggiatrice, Katsavenaki (legale rappresentante di Anek) e Chatzavramidis la richiesta è invece di otto anni di reclusione. Per la difesa, la sentenza greca dovrebbe essere applicata immediatamente in Italia e determinare l’improcedibilità nel nostro Paese, rispettando il principio per il quale “non si può essere giudicati due volte per lo stesso reato dopo una sentenza diventata definitiva, come riconosciuto a livello di Unione europea con diverse norme”, come avevano detto gli avvocati Mario Scopesi e Nicola Scognamillo nell’udienza del 21 dicembre 2022. La Procura di Bari ritiene, invece, che quella sentenza non sia riconoscibile nel nostro Paese perché fondata su una presunta “discriminazione basata sulla nazionalità”, hanno detto i pm, rilevando che il Tribunale greco ha affrontato solo le posizioni degli imputati greci, tralasciando gli italiani fra i quali ci sono l’armatore Carlo Visentini e il comandante Argilio Giacomazzi (per entrambi la Procura di Bari ha chiesto nove anni di reclusione). A riportarlo è l’Ansa.
‘Ndrangheta, sequestrati 45 milioni tra Italia e Usa: perquisizioni anche a Bari
A Reggio Calabria, Milano, Messina, Bari e in Florida (Stati Uniti) la Polizia sta eseguendo un provvedimento di sequestro di beni, assetti societari e rapporti finanziari.
Continue readingLa classifica che non ti aspetti: Bari tra le 10 città più educate d’Italia
Ci sono alcuni comportamenti da rivedere anche a Bari, tra qui quello di non rallentare in prossimità di pedoni, di parlare in vivavoce in pubblico e saltare la fila.
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