“Ivan era tranquillo, non aveva nemici. Il fratello Francesco ha fatto qualche sbaglio, mai avrei immaginato che questo potesse ripercuotersi su di lui”. Sono queste le parole della mamma di Ivan Lopez, il 31enne vicino al clan Strisciuglio raggiunto da 5 colpi di pistola il 29 settembre 2021 sul lungomare di San Girolamo mentre tornava a casa a bordo di un monopattino.
Nel processo sono imputati Davide Lepore, ex vicino di casa della vittima, e Giovanni Didonna per con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione e dal metodo mafioso. Il primo è accusato di essere l’ideatore e l’esecutore materiale del delitto, il secondo di aver partecipato rubando l’auto usata per l’agguato. L’omicidio, secondo il pm, sarebbe avvenuto per vendicare le estorsioni subite da Lepore, gestore di alcune autorimesse, dai fratelli Lopez. La mamma, come suo figlio Francesco diventato collaboratore di giustizia, si trova in una località protetta. “Davide Lepore non venne al funerale, il giorno dopo lui e la sua famiglia cambiarono casa”, ha aggiunto la donna che ha parlato anche della nipote Antonella, la 19enne uccisa per errore il 22 settembre scorso in una discoteca di Molfetta.