Kalashnikov e guardie legate, scene da film nel Foggiano. Assalto a portavalori in statale: ladri in fuga con bottino

Un furgone portavalori è stato assaltato questa mattina lungo la statale 655 all’altezza di Candela, in provincia di Foggia, ai confini con la Basilicata.

Dalle prime informazioni, la banda armata avrebbe bloccato un mezzo pesante (sembra esplodendo a scopo intimidatorio alcuni colpi di arma da fuoco con kalashnikov) e un autobus di linea per interdire il traffico veicolare e permettere il compimento dell’assalto.

Il furgone della Cosmopol trasportava denaro contante ed era diretto a Melfi, in Basilicata. L’ammontare del bottino è di circa 400mila euro.

Al momento sul posto stanno operando i carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Nessuno è rimasto ferito. Le guardie sarebbero state disarmate e legate.

AGGIORNAMENTO 12.45 – Ammonterebbe ad oltre 400mila euro (ma la stima è ancora in corso) il bottino dell’assalto al furgone portavalori della Cosmopol, avvenuto questa mattina lungo la statale 655 all’altezza di Candela nel Foggiano ai confini con la Basilicata. I plichi contenenti denaro sono stati portati tutti via dal commando che avrebbe esploso diversi colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, bloccando un autobus di linea ed un tir per interdire il traffico veicolare e permettere il compimento dell’assalto. Sarebbero almeno sei i componenti della banda e due le auto utilizzate per giungere sul posto e fuggire al termine dell’assalto. La banda potrebbe aver utilizzato cariche di esplosivo per aprire il portavalori e portar via il denaro. I carabinieri sono impegnati nei rilievi per stabilire le armi utilizzate dal commando e soprattutto per delineare l’esatta dinamica dell’accaduto. Illesi, sebbene sotto choc, i due vigilantes che viaggiavano in direzione Melfi (erano a pochi chilometri dal comune in provincia di Potenza in Basilicata), così come illese anche le altre persone coinvolte. Il traffico lungo la strada ha subito forti rallentamenti.

Omicidio a Lecce, ucciso il 43enne barese Giuseppe De Giosa: usato un kalashnikov. Si segue la pista della droga

È stato utilizzato un kalashnikov per l’omicidio di Giuseppe De Giosa, il 43enne di Bari, già noto alle forze dell’ordine, ucciso questo pomeriggio in via Papini a Lecce. Almeno tre i colpi esplosi, secondi i primi rilievi compiuti dalla polizia scientifica. La salma è stata trasferita in obitorio, in attesa dell’affidamento dell’autopsia.

All’interno della Fiat Panda con la quale la vittima è giunta sul posto e anche all’esterno, vicino al cadavere, sono stati rinvenuti sette chili di hascisc imballati e pronti per lo smercio. Circostanza che sembra avvalorare l’ipotesi dell’omicidio legato a contrasti nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. La vittima, secondo le prime ipotesi investigative, potrebbe aver ‘invaso il territorio’ incorrendo nella reazione dei killer. Ma gli inquirenti non escudono alcuna pista. Le indagini della polizia sono coordinate dalla Dda di Lecce. Sul posto il procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e il sostituto Giovanna Cannarile.

Traffico di droga e kalashnikov: sequestrati beni per 1,5 milioni di euro a due fratelli di Andria

La Polizia ha eseguito un provvedimento di sequestro anticipato di beni, mobili e immobili, per un valore di circa un milione e mezzo di euro, nei confronti di due fratelli di Andria condannati in primo grado poiché ritenuti promotori ed organizzatori di una associazione dedita alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato disposto dal tribunale di Bari.

Secondo le indagini compiute su delega della Dda, i due fratelli sarebbero stati al vertice di un’associazione finalizzata al traffico di cocaina. Inoltre i due portavano in luoghi pubblici armi da guerra del tipo kalashnikov. L’attività di spaccio avveniva con il contributo di altri appartenenti all’organizzazione che cedevano cocaina prevalentemente in piazza Santa Maria Vetere, nella zona antistante uno degli immobili interessati dal sequestro. In esecuzione del decreto sono stati sequestrati, sia nei confronti degli indagati, sia nei confronti dei loro familiari conviventi, e di terzi intestatari fittizi dei beni, case, auto, un impianto sportivo di calcetto e il patrimonio aziendale dell’impresa individuale che si occupava della gestione dello stesso impianto che veniva utilizzato per organizzare i summit fra i vari esponenti di spicco della criminalità andriese.

Toritto, assalto a portavalori sulla ss96. Kalashnikov, bombe e auto in fiamme: bottino di un milione di euro

È ingente il bottino della rapina compiuta questa mattina ai danni di un furgone portavalori sulla statale 96, vicino a Toritto, in direzione Altamura, in provincia di Bari. Secondo quanto si apprende, potrebbe aggirarsi sul milione di euro.

Ad agire sarebbe stato un commando composto da una decina di persone che avrebbe usato kalashnikov, bombe e auto date alle fiamme per bloccare il viaggio del blindato diretto ad Altamura. Nessuno è rimasto ferito. Indagano i carabinieri.