Il killer di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i due fidanzati di Lecce uccisi il 21 settembre del 2020 nella loro casa di via Montello, è stato condannato all’ergastolo con l’applicazione dell’isolamento diurno per un anno con l’accusa di omicidio con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.
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Non è emerso nulla dagli interrogatori di garanzia che si sono svolti in questi giorni. Si punta a ricavare qualche dettaglio in più dalla memoria dei loro telefoni.
Continue readingHanno respinto l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti le fidanzate di Luigi Borracino e Cristian Candita, i due giovani di 18 e 21 anni arrestati perché ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio di Paolo Stasi.
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La rivelazione di Tefta Malaj, la 39enne che la notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi nella sua abitazione a Torremaggiore, in provincia di Foggia, è stata ferita dal marito Taulant, il killer di sua figlia Jessica e del 51enne Massimo De Santis, il vicino di casa che riteneva avesse una relazione con sua moglie.
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Le parole del giovane killer di Paolo Stasi, all’epoca dei fatti ancora minorenne: “Mi hanno fregato 50mila euro, ho fatto tutto da solo, non sono un pentito e non mi pento di quello che ho fatto”.
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La donna ora si trova in un appartamento lontano da Torremaggiore dopo aver lasciato il Policlinico Riuniti di Foggia. I parenti del marito la accusano di essere la causa della tragedia.
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Emergono nuovi dettagli inquietanti sulla tragedia che si è compiuta nella notte tra il 6 e 7 maggio a Torremaggiore. Da quell’episodio sarebbero state installate alcune telecamere in casa.
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Il 31enne è stato condannato dalla Corte d’assise di Foggia a 30 anni di reclusione per aver ucciso la 90enne Filomena D’Antino, conosciuta come Zia Mea, il 17 aprile 2021 a San Marco la Catola.
Continue readingLa telefonata, l’ultima di Paolo, è registrata nel suo smartphone e si intreccia ad un’utenza intestata ad un cittadino straniero, estraneo ai fatti. Il reale interlocutore potrebbe aver fissato l’appuntamento fatale.
Continue readingLa sera del 6 dicembre, in un bar, si sarebbero affrontati verbalmente due capi dello spaccio di Francavilla: il motivo della discussione la punizione troppo severa inflitta a Paolo.
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