Bari, pista ciclabile in viale Unità d’Italia e viale della Repubblica: via ai lavori di rifacimento

L’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso rende noto che sono cominciati questa mattina i lavori di rifacimento della pista ciclabile in viale Unità d’Italia e viale della Repubblica. Gli interventi interesseranno tutto il percorso, lungo circa 1 chilometro e 100 metri, che collega l’extramurale Capruzzi con parco 2 Giugno, da cui partirà il cantiere. I due cordoli laterali saranno sostituiti con altri nuovi cordoli leggermente più alti: infatti la nuova pavimentazione in calcestruzzo industriale, resinata in superficie di colore marrone in analogia a quello usato per gli altri itinerari ciclabili, sarà posata sul manto attuale in modo da evitare la rimozione della pavimentazione attuale senza quindi intaccare le radici degli alberi presenti che, diversamente, potrebbero subire dei danneggiamenti. Sarà anche rimossa la ringhiera esistente che, dopo essere stata riparata nelle parti deteriorate, verrà riposizionata al termine della posa dei nuovi cordoli.

“Con l’avvio di questi lavori avremo la possibilità di migliorare le caratteristiche della pista ciclabile – commenta Giuseppe Galasso – ad esempio risolvendo il problema dei ristagni d’acqua che si formano lungo il tratto contiguo alla pista ciclabile. Una situazione spiacevole causata dal fogliame che tende a intasare le bocche di lupo presenti, con la consequenziale perdita della capacità di deflusso delle acque dopo le piogge. Gli uffici tecnici comunali hanno individuato una soluzione, già utilizzata in altre occasioni come ad esempio in via Caldarola e via Bruno Buozzi, che prevede griglie di raccolta delle acque di tipo angolare, caratterizzate sia da aperture sul piano stradale e sia da altre verticali in corrispondenza del cordolo, in modo da assicurare maggiore capacità di deflusso. Allo stesso modo risolveremo un altro problema sollevato più volte dai ciclisti, e cioè quello relativo alle luci a pavimento che risultano particolarmente fastidiose: pertanto saranno eliminati i corpi illuminanti incassati su tutto il percorso ciclabile. Si tratta di un intervento molto importante, particolarmente atteso da quanti frequentano quella pista, che prevede il rifacimento di una superficie di oltre 5.000 metri quadri. Il nostro auspicio è di terminare il cantiere entro la fine dell’anno, anche perché gran parte delle operazioni saranno concentrate nei mesi estivi fino a settembre”.

L’intervento, dell’importo complessivo di oltre 700mila euro finanziati con un accordo quadro dedicato, prevede anche il rifacimento del manto stradale di viale Unità d’Italia e viale della Repubblica, in entrambe le direzioni di marcia, con la fresatura e la posa in opera di 32.000 metri quadri di asfalto. La posa del nuovo asfalto sarà eseguita al termine dei lavori relativi alla pista ciclabile. L’assessore Galasso ricorda, infine, che proseguono le attività di rifacimento del manto stradale finanziate dal programma regionale “Strada per strada”. Questa mattina sono stati eseguiti nuovi asfalti su viale Japigia e a partire da questa sera sarà la volta di via San Giorgio Martire, nel tratto compreso tra via Cifarelli e la curva in corrispondenza di via Sangiorgi, anch’essa oggetto di interventi di manutenzione straordinaria attraverso la realizzazione della pista ciclabile, di nuovi marciapiedi e di quattro corsie con spartitraffico centrale.

Nodo ferroviario Bari, il Consiglio di Stato: “Nessun rischio per l’ambiente”. Lavori sbloccati ma c’è ritardo

Il Consiglio di Stato ha respinto definitivamente i ricorsi presentati dal Comune di Noicattaro, da un gruppo ambientalista e dai proprietari di alcune aree di Lama Balice in merito al progetto per il nodo ferroviario di Bari. Secondo la Quarta Sezione non ci sono rischi per l’ambiente e violazioni del procedimento che ha portato al via libera della Regione Puglia. Il progetto da 300 milioni per spostare 10 chilometri di binari è dunque conforme a tutte le norme, ma lo stop ai lavori comporterà circa un anno di ritardo nella sua realizzazione.

Nuova Costa Sud, lavori per collegamenti tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta: pubblicata gara da 10 milioni

È stata pubblicata questa mattina sul sito istituzionale del Comune, nella sezione Bandi di gara e contratti, a questo link, la gara dell’accordo quadro di progettazione e lavori per la riqualificazione e il completamento delle aree tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta, nonché della viabilità e delle aree attigue di corso Trieste e via G. di Cagno Abbrescia, per un importo complessivo di 9.600.000 euro. L’accordo quadro avrà una durata di due anni a partire dalla sottoscrizione dell’accordo stesso e sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

“Questo intervento è il compimento di un lungo percorso che nasce da molto lontano – commenta il sindaco Decaro – e dall’idea che Bari avesse una risorsa straordinaria, il suo mare, che però inspiegabilmente teneva a distanza. Questo perché negli anni erano state costruite barriere fisiche e sociali che hanno allontanato il mare da quell’idea di vissuto quotidiano. Di qui l’idea di riavvicinare i baresi al mare: in questi anni lo abbiamo fatto attraverso la concessione di spiagge e strutture lungo la costa, organizzando eventi che promuovessero un rinnovato legame con il mare e progettando interventi di riqualificazione fisica di tutto il lungomare di Bari, da nord a sud, che adesso, uno alla volta, stanno partendo e offriranno alla città un lungomare più vivibile, sicuro, sostenibile e pronto ad accogliere tutti i momenti della città. A tutto questo si aggiunge la vita dei baresi e la loro domanda di spazi pubblici, di aree per lo sport, spiagge e aree attrezzate per vivere il mare tutto l’anno. Osservando come cambiavano le nostre abitudini e i nostri stili di vita in città, abbiamo immaginato un nuovo percorso per la costa barese e per un’area, quella a sud della città, che è ancora purtroppo oggetto di degrado fisico e sociale. Di fatto, questi lavori rappresentano il primo passo della più importante riqualificazione della città prevista dal progetto Costa sud, anch’esso finanziato con i fondi del PNRR per 75 milioni di euro, per cui sono in corso le progettazioni”.

L’intervento si inserisce in una strategia di riqualificazione di spazi pubblici diffusi su tutto il territorio urbano che interviene, in particolare, in contesti connotati da particolare fragilità socio-economica e ambientale, proponendosi di migliorare la fruibilità e la qualità anche ambientale di tali luoghi, molto frequentati da cittadini e turisti. Il termine per la presentazione delle domande scade alle ore 9 del 10 maggio 2023. In fase di affidamento della progettazione definitiva, gli interventi ricompresi nello studio di fattibilità sono stati divisi in due stralci funzionali di intervento.

STRALCIO 1 – Tratto costiero tra la spiaggia di Pane e Pomodoro e quella di Torre Quetta.

L’area oggetto di intervento, compresa tra la linea di battigia e corso Trieste, consiste sostanzialmente in due tratti contigui della costa sud a ridosso del nucleo urbano consolidato dei quartieri Madonnella e Japigia. Il progetto prevede il completamento delle infrastrutture di collegamento pedonali e ciclabili tra le due spiagge e il potenziamento della dotazione di aree attrezzate per il relax, la sosta, lo sport e la balneazione, integrato con la sistemazione a verde attrezzato delle aree libere.

STRALCIO 2 – Tratto costiero e viabilità su corso Trieste, via Giovanni di Cagno Abbrescia e Torre Quetta.

Il progetto prevede una sostanziale ridefinizione della viabilità di corso Trieste e di via Giovanni di Cagno Abbrescia mediante la riduzione delle carreggiate con ricollocamento delle aree a parcheggio del Park&Ride di Pane e pomodoro nella ex sede stradale; la riduzione della viabilità di via Di Cagno Abbrescia a ridosso del canale sulla Lama Valenzano con realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale ricompreso nello Stralcio 1; la ridefinizione della viabilità di via Caduti del 28 Luglio 1943 con l’inserimento di parcheggi, pedonalizzazione delle superfici e aree a verde; l’inserimento di due rotatorie per migliorare l’intera viabilità in ingresso e uscita dalla città; il completamento dell’area attrezzata situata all’inizio e alla fine di Torre Quetta in modo da riconnettere queste due zone alle aree già sistemate nel 2002. Di seguito si riporta una descrizione sommaria degli interventi e delle opere da realizzare.

STRALCIO 1

Il primo tratto, denominato Zona 1, riguarda la porzione meridionale della fascia costiera attrezzata denominata “Pane e Pomodoro”; il secondo, denominato Zona 2, riguarda il tratto di costa che unisce la suddetta fascia attrezzata con l’ingresso della spiaggia di Torre Quetta passando la zona del viadotto lungo il torrente Valenzano. L’intervento prevede la realizzazione di circa mq 2.840 destinati alla mobilità ciclabile, mq 5.000 destinati alla mobilità pedonale e alle aree di sosta, mq 4.560 destinati a zone solarium lungo l’arenile, mq 1.600 destinati a zone ludico/sportive, mq 6500 destinati a sistemazioni a verde attrezzato e 11.500 mq a spiaggia libera. Data la conformazione delle aree oggetto di intervento, si è previsto di collocare strategicamente le attrezzature più invasive da destinare allo sport, alle attività ludiche per i bambini e ai servizi prevalentemente in Zona 1. Tale scelta consente di ottimizzare la sistemazione plano-altimetrica delle superfici già livellate e di utilizzare la presenza della duna esistente già sistemata a verde come elemento mitigatore e schermante delle opere a realizzarsi. Il progetto in Zona 2 prevede la riproposizione dello stesso sistema attrezzato da destinare solo a servizio della balneazione (solarium e passerelle) localizzato nella fascia più profonda dell’area ove attualmente è collocata l’area a parcheggio di supporto al Park & Ride. Anche per tale zona si è preferito collocare le strutture da installare in aree già antropizzate al fine di ridurre al minimo gli interventi nelle zone naturali libere. Il confine sud dell’area di intervento per entrambe le zone sarà invece marcato dalla presenza di un nastro infrastrutturale destinato a percorso fitness/pedonale e pista ciclabile che, uniformandosi naturalmente alla conformazione del confine e della linea di costa, ricucirà il percorso pedonale principale della Spiaggia di Pane e Pomodoro alla rotatoria di accesso alla Spiaggia di Torre Quetta.

In tale stralcio sono previsti i seguenti interventi edili ed impiantistici:

· rimozione delle pavimentazioni pedonali e carrabili di qualunque tipologia (betonelle, asfalto, marmette, ecc.) comprensiva dei sottofondi;

· rimozione delle recinzioni e barriere di qualsiasi natura ricadenti nell’area di intervento quali staccionate in legno, guardrail, new jersey, ecc.

· rimozione integrale della pedana in legno e acciaio presente sull’arenile in Zona 1 compresi basamenti di fondazione;

· sistemazione delle superfici dell’intera area di intervento in relazione alle nuove destinazioni d’uso delle zone attrezzate e dei nuovi percorsi pedonali/ciclabili;

· realizzazione di 1 campo da beach soccer e 4 campi da beach tennis/volley in sabbia completi di opere complementari quali recinzioni, panchine prefabbricate, illuminazione, ecc.

· realizzazione di playground in sabbia con aree dedicate a giochi per bambini con disabilità con pavimentazione antitrauma;

· realizzazione di piazzole per lo sport pavimentate in sabbia e complete di idonee attrezzature per esercizi a corpo libero;

· realizzazione di nuovo percorso ciclo/pedonale e di aree di sosta a servizio delle attrezzature in pavimentazione drenante (inerti in pietra locale e legante mono componente) su sottofondo di stabilizzato;

· installazione di piazzole solarium, pontili per l’accesso al mare e camminamenti da realizzare mediante pavimentazione galleggiante in decking di legno composito su orditura in magatelli da posare su apposite strutture metalliche zincate intelaiate, modulari e removibili, poggiate direttamente sulla superficie dell’arenile e sugli scogli,

· realizzazione di area cani in ghiaietto dotata di idonea recinzione;

· realizzazione di area destinata alle associazioni sportive (tipo surf o kitesurf) con pavimentazione drenante (inerti in pietra locale e legante mono componente) su sottofondo di stabilizzato, dotata di moduli prefabbricati che abbiano funzione di stoccaggio attrezzi sportivi;

· realizzazione di 2 aree destinate ad ospitare moduli prefabbricati con funzione di servizi igienici, completi di docce esterne, toilette uomo-donna e persone disabili comprensive dei necessari allacci impiantistici alle reti cittadine per il loro funzionamento;

· realizzazione di nuovo impianto di pubblica illuminazione a servizio dell’intera area di intervento dotato di corpi illuminanti idonei a garantire il controllo dell’inquinamento luminoso e la sicurezza stradale, con sorgenti LED ad alto risparmio energetico;

· sistemazione a verde della duna costiera e di tutte le aree circostanti gli spazi sportivi con macchia mediterranea ed essenze del tipo ad arbusto, tappezzanti già presenti lungo la costa oltre alla messa a dimora di alberi a filari per le schermature e gli ombreggiamenti localizzati;

· sistemazione di elementi di arredo urbano a servizio delle nuove aree pedonali, panche monolitiche da sistemare nelle nuove aree attrezzate e lungo il nuovo percorso pedonale; cestini portarifiuti, postazioni con portabici.

STRALCIO 2

Il progetto prevede una sostanziale ridefinizione della viabilità di corso Trieste, via Giovanni di Cagno Abbrescia e via Caduti del 28 Luglio 1943 e degli accessi al parcheggio di scambio. La prima variazione sostanziale riguarda la dimensione della viabilità di Corso Trieste. Infatti, la strada sarà ridotta a una carreggiata a due corsie (una per senso di marcia) utilizzando come limite la banchina centrale esistente. La banchina esistente su corso Trieste verrà modificata in tre punti ove sono previste le aree di sosta per i bus cittadini che, grazie allo spazio ricavato per la salita e discesa dei passeggeri, non creeranno interferenze con il traffico veicolare stradale, in progetto ridotto ad una sola corsia per senso di marcia. Anche la viabilità di via Di Cagno Abbrescia subirà una riduzione della carreggiata a ridosso del canale sulla Lama Valenzano poiché saranno previste due corsie (una per senso di marcia) mentre il restante spazio sarà destinato al passaggio sulla lama del percorso ciclabile e pedonale ricompreso nello Stralcio 1. Per quanto concerne via Caduti del 28 Luglio 1943, il progetto prevede una riduzione della viabilità carrabile a una carreggiata a due corsie (una per senso di marcia) con l’inserimento di parcheggi in parallelo e a 45 gradi su entrambi i lati della carreggiata. Lo spazio residuo, individuabile nell’area che oggi è occupata dalla banchina centrale sino all’ingresso agli edifici e alla chiesa di San Sabino, sarà destinata alla viabilità pedonale con aree pavimentate e a verde. Per migliorare l’intera viabilità in ingresso e uscita dalla città verranno realizzate due rotatorie:

· una in corrispondenza dell’incrocio tra corso Trieste, via di Cagno Abbrescia e via Anastasio Ballestrero in corrispondenza dell’attuale impianto semaforico a ridosso del canale della Lama Valenzano;

· la seconda in corrispondenza di corso Trieste e via Caduti del 28 Luglio 1943. La rotonda tra corso Trieste, via Di Cagno Abbrescia e via Anastasio Ballestrero andrà ad occupare l’area che oggi vede la presenza dell’impianto semaforico e delle isole di traffico a ridosso del ponte sulla lama Valenzano.

Una terza rotatoria è prevista all’incrocio tra corso Trieste, via dei Caduti del 28 Luglio 1943 e l’uscita dal Park&Ride di Pane e pomodoro.

Park&Ride di Pane e Pomodoro

Il perimetro dell’area destinata a parcheggio viene modificata a seguito della realizzazione della nuova viabilità ciclabile e pedonale e di spazi per lo sport e il fitness a ridosso della duna esistente, interventi tutti ricompresi nello Stralcio 1. Questa riduzione di area viene compensata dalle superfici una volta destinate a viabilità in ingresso alla città di Bari su corso Trieste destinate a stalli di sosta e corsia di manovra. La ridefinizione dell’area di sosta non produrrà una variazione sostanziale in termini di numero di posti auto considerando l’affluenza che tale parcheggio di scambio vede quotidianamente. L’uscita dal parcheggio avverrà direttamente in corrispondenza della seconda rotatoria garantendo così agli utenti di poter scegliere la direzione di marcia da seguire. Per quanto riguarda la sosta degli autobus, le aree destinate sono state tutte portate fuori dal parcheggio lungo la viabilità carrabile, creando tre anse che consentano le operazioni di salita e discesa dei passeggeri in sicurezza e senza creare interferenze con il traffico esistente. Tutta l’area del parcheggio, stalli e corsie di manovra, sarà realizzata in masselli autobloccanti garantendo una superficie completamente filtrante.

Torre Quetta – Area del Fratino

Il progetto dell’area a ridosso della Lama Valenzano prevede una sistemazione tale per cui il fratino non corra alcun rischio e possa continuare a ritenere l’area sicura per la deposizione delle sue uova. Per questi motivi, il progetto definitivo per quest’area non contempla alcun intervento invasivo, ad eccezione della realizzazione di una staccionata in legno che delimiti l’area inibendola all’accesso generalizzato con l’installazione di adeguata segnaletica informativa e divulgativa. Partendo dalla rotonda in prossimità dell’accesso pedonale alla spiaggia (lato nord) il nuovo percorso pedonale rimane in quota e fiancheggia la viabilità ciclabile esistente separandosi fisicamente da essa grazie alla piantumazione di una siepe che garantisca l’incolumità sia dei pedoni che dei ciclisti. Tale percorso giunge alla prima area pavimentata esistente ove verrà installato un chiosco amovibile da destinare a bar/caffetteria garantendo una ricucitura dell’intervento.

Torre Quetta – Riqualificazione area a verde

Il progetto definitivo prevede la realizzazione di un’area verde tra il percorso pedonale e la nuova area pavimentata, le cui geometrie sono riprese dall’intervento esistente. Si è pensato, inoltre, di riprendere il disegno del verde che segna degli archi di circonferenza delimitati da muretti alti 45 cm che possono fungere da sedute. Nell’area terminale verrà installata una struttura prefabbricata amovibile con funzione di chiosco bar per incrementare il ruolo di luogo aggregativo nel rispetto dell’ambiente circostante. Il progetto comprende interventi sulle strutture esistenti che saranno eseguiti con materiali e tecniche analoghe e compatibili con quelle originali, oltre a interventi impiantistici che prevedono la realizzazione di nuove centrali frigorifere per la produzione di acqua refrigerata e acqua calda per i tre edifici (chioschi in muratura), impianti di climatizzazione, riscaldamento, ventilazione e fornitura di aria primaria ai locali, con il recupero delle acque meteoriche e supervisione generale delle utenze, al fine di perseguire un risparmio energetico ed economico per i costi di gestione e manutenzione. Essendo gli edifici sottoposti a vincolo, si è cercato di rendere il meno impattante possibile l’impiantistica a servizio del complesso, prevedendo centrali tecnologiche interrate e interventi di mitigazione per gli elementi tecnologici in vista.