Da oggi, primo maggio, il green pass non sarà più obbligatorio, salvo l’ingresso nelle Rsa. In cinema, teatri, ristoranti e locali non si dovrà più esibire la certificazione verde, come anche per il lavoro.
Continue readingPrimo Maggio, CasAmbulanti: “Non ascolteremo le parole di chi si è costruito pensioni d’oro e parla di precariato”
Il presidente Savino Montaruli: “Alla demagogia e alle chiacchiere contrapponiamo il riconoscimento del Diritto al Lavoro”.
Continue readingTriggiano, al centro commerciale BariBlu arriva McDonald’s: si cercano addetti alla ristorazione – INFO
È il centro commerciale BariBlu di Triggiano la location del nuovo locale di McDonald’s che aprirà prossimamente nel Barese. Selezioni già aperte.
Continue readingBari, Murat senza pace: atto vandalico contro furgone da lavoro. Residenti disperati: “Più controlli di notte”
Ennesimo atto vandalico nel quartiere Murat ai danni di un proprietario di un furgone da lavoro. La vittima ha dichiarato che la refurtiva era del valore di pochissimi euro rispetto al danno subito.
Continue readingNuovi lavori nessuna tutela, Capone (Ugl): “Salario minimo garantito non é la soluzione”
In un’era dove nascono nuove mansioni lavorative, è impensabile prevedere che si possano applicare diritti nati per altri tipi di lavori. Della questione ne abbiamo parlato con il segretario generale della Ugl, Francesco Paolo Capone.
Continue readingNtt Data sceglie Bari, la multinazionale giapponese annuncia nuova apertura entro il 2022: pronti 150 posti
La multinazionale giapponese leader nel settore dell’It conta una presenza globale in oltre 50 paesi. Annunciata nuova apertura anche a Salerno.
Continue readingClochard a 23 anni, Giovanni entusiasta dalla proposta: “Posso avere un futuro”
Giovanni non poteva credere alla sue orecchie quando gli abbiamo detto una delle tante proposte che ci sono arrivate per salvarlo.
Continue readingBari, clochard a 23 anni. Due proposte di lavoro per Giovanni: ti stiamo cercando
La storia di Giovanni, il 23enne che da 6 anni vive in mezzo alla strada, ha scosso tante persone. Sono arrivate due proposte di lavoro, ma non riusciamo a beccarlo per fornirgli tutti i dettagli.
Continue readingL’inferno di Luciano, intrappolato al buio come un topo. Derelitto a 38 anni: “Da solo non ce la faccio”
La separazione, la morte del padre al quale era molto affezionato e il lento declino, fino a diventare un derelitto ad appena 38 anni. Un declino inesorabile sotto gli occhi di tutti. Protagonista dell’incredibile storia è Luciano Sforza, cittadino barese che vive insieme al figlio maggiorenne in una stamberga in via Nicolai, al quartiere Libertà di Bari. Uno di quei tuguri per cui fino a pochi anni fa ci si indignava dopo la nostra inchiesta giornalistica e l’intervento, risoluto ma troppo breve, dell’amministrazione comunale.
Passato il clamore, però, è passata anche la stretta su chi sfrutta la disperazione della povera gente, migranti o italiani che siano. Fin quando Luciano percepiva il reddito di cittadinanza pagava un affitto di 250 euro e tutte le bollette, poi la revoca del sussidio e la picchiata. Gli è stato chiesto di risarcire 15mila euro ingiustamente percepiti.
Da quel momento niente corrente elettrica nel tugurio. Luciano e suo figlio vivono con i pochi aiuti dei familiari – come tutti con i propri guai a cui badare – e la carità che riescono ad avere dalla chiesa. Nel sottoscala di circa 10 metri quadri ci sono due letti sporchi e malconci, un piccolo frigorifero vuoto, i fornelli alimentati da una bombola di gas e il bagno di un metro quadro in condizioni igieniche disastrose. Uno sgabuzzino indecente.
Luciano dopo la separazione dalla moglie si è lasciato andare, chi ci ha segnalato il suo caso giura che fino a pochi anni fa non era in questo stato. Faceva l’imbianchino, lavorava, ora invece cammina a fatica e parla in modo da poterlo appena comprendere. Non abbiamo notizie in merito a quale altro tipo di assistenza abbia, troppo giovane per finire nel dimenticatoio o pensare semplicemente di relegarlo in quel modo ai margini di una società sempre più distratta. Siamo certi che le istituzioni competenti troveranno il modo per tendergli una mano, aiutandolo a venire fuori dall’inferno in cui si è andato a ficcare. Una riabilitazione per quell’uomo, etichettato e deriso, che cattura topi fuori dall’uscio di casa e li lascia liberi dall’altro lato della strada, a pochi passi dal centro.
Crisi del lavoro, don Angelo (Libera): “La povertà dilaga mancano interventi adeguati”
Alla manifestazione di protesta davanti ai cancelli della Bosch abbiamo incontrato Don Angelo: “Temo veramente una crisi sociale più devastante”.
Continue reading