Mancano operai, il barone Colucci torna alla carica: “Alla Plastic Puglia cerchiamo personale”

Siamo tornati a Monopoli alla Plastic Puglia dal Grand’Uff. Barone Vitantonio Colucci. L’azienda cerca personale e non riesce a trovarlo. “Non ci sono operai specializzati e manovali – esordisce -. C’è una carestia, una difficoltà nel trovare lavoratori di ogni genere”. Abbiamo cercato di capire cosa si nasconde dietro a questo fenomeno. La Plastic Puglia cerca operai specializzati, meccanici, elettrotecnici, elettromeccanici, idraulici, plasticisti e operai generici. Chi vuole candidarsi può inviare un’email a [email protected].

Soldi, lavoro e pranzi in cambio di commesse, 14 arresti: tra loro dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta

In cambio di denaro, consulenze, lavori edilizi nelle proprie abitazioni, pranzi e percorsi benessere, alcuni dirigenti della Provincia Barletta-Andria-Trani (Bat), uno dei quali è stato arrestato, avrebbero affidato commesse a professionisti turbando ripetutamente la libertà degli incanti e omettendo di segnalare casi di conflitto di interesse.

È quanto emerge dalle indagini della Guardia di finanza che oggi ha arrestato 14 persone con le accuse, a vario titolo, di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra le nove persone finite in carcere ci sono, oltre al dirigente della Provincia Bat, due dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta e un ingegnere. Le altre cinque persone sono agli arresti domiciliari. In una conferenza stampa in procura di Trani è stato evidenziato che le indagini riguardano la discarica di rifiuti speciali non pericolosi Cobema, di Canosa di Puglia. Gli indagati sono complessivamente 17, tra imprenditori anche della provincia di Salerno ed enti. E il denaro erogato dai professionisti che beneficiavano delle commesse pubbliche veniva drenato, in alcuni casi, da una società tra professionisti riconducibile a uno dei dirigenti indagati, in altri casi veniva dato personalmente.

Secondo quanto emerso, i lavori di chiusura definitiva e delle attività di post-gestione della discarica erano stati affidati dalla Provincia Bat con gara ad evidenza pubblica, senza comunicare l’inizio dei lavori al Comune di Canosa di Puglia, alla proprietà del sito o all’amministratore giudiziario, nonostante sulla discarica pendesse un procedimento penale per reati ambientali. I lavori erano stati preceduti da indagini ambientali fatte da un professionista che ha retrocesso parte dei compensi corrisposti dall’ente verso l’impresa del coniuge del dirigente competente all’affidamento dell’incarico. “Il patto corruttivo – evidenzia la Guardia di finanza – si è consumato con il silenzio del dirigente sull’affidamento fraudolento e sulla parziale indagine conoscitiva afferente allo stato dell’impianto e alle matrici ambientali”.

Lavoro al sole nei settori edile e florovivaistico: in Puglia stop dalle 12.30 alle 16 nei periodi a rischio

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato oggi un’ordinanza urgente per il divieto di attività lavorativa nei cantieri edili e nel settore florovivaistico, in condizioni di esposizione prolungata al sole.

“A decorrere dalla data odierna – si legge nell’ordinanza – e fino al 31 agosto 2024 è vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16.00, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore florovivaistico e nei cantieri edili, nei soli giorni in cui la mappa del rischio pubblicata alla pagina web www.worklimate.it/scelta-mappa/soleattivita-fisica-alta/, riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.

“L’innalzamento – è scritto nel documento firmato dal Presidente – delle temperature tipico dell’estate renderà rischioso lo svolgimento dell’attività lavorativa, soprattutto nei settori per i quali il lavoro viene svolto prevalentemente in ambiente esterno. L’elevata temperatura dell’aria, l’umidità e la prolungata esposizione al sole rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali”.

L’ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica arriva dopo un incontro che si è tenuto lo scorso 8 luglio durante il quale il Segretario Generale della Presidenza, Roberto Venneri, ha informato le Organizzazioni sindacali e datoriali di quanto segnalato da Dipartimento “Promozione della Salute e del Benessere Animale” sui rischi da stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori in condizioni di esposizioni prolungate al sole, con riferimento ai settori dell’edilizia e florovivaistico e conseguentemente della necessità di disporre, fino al 31 agosto 2024, il divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole tra le ore 12:30 e le ore 16:00, limitatamente ai giorni a rischio.

L’ordinanza segue quella dello scorso 18 giugno, che vieta analogamente i lavori nel settore agricolo nei periodi più a rischio.

Restano tuttavia salvi i provvedimenti sindacali, riferiti al territorio comunale, che non contrastano con la presente ordinanza e gli obblighi gravanti sul Datore di lavoro a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei lavoratori. La mancata osservanza degli obblighi derivanti dall’ordinanza determina le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 codice penale, se il fatto non costituisce più grave reato. (ordinanza in allegato)

Lavoro irregolare nei lidi del Salento, segnalati 35 imprenditori: sanzioni per 300mila euro

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) di Lecce, in collaborazione con i colleghi dell’Arma territoriale e dell’Ispettorato del lavoro di Lecce, hanno proceduto a una serie di controlli nei lidi e nei terreni agricoli del Salento riscontrando numerose violazioni in materia di tutela del lavoro e sicurezza. Le ispezioni hanno interessato in primo luogo i territori di Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, Presicce-Acquarica, Gallipoli e Castro dove si registrano già le maggiori presenze turistiche .

Sono state controllate 43 aziende e 253 posizioni lavorative, di cui 169 sono risultate irregolari per inosservanza dell’orario di lavoro, riposi settimanali e mancato godimento delle ferie. Sono stati scoperti 9 lavoratori in nero, di cui 1 minorenne. 4 le attività sospese per gravi irregolarità in materia di sicurezza e 6 per lavoro nero. Elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 60mila euro. Diverse sono state le violazioni accertate in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui la mancata sottoposizione dei lavoratori alla sorveglianza sanitaria, formazione dei dipendenti sui rischi presenti sul luogo di lavoro, inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro e violazione in materia di prevenzione incendi. Comminate sanzioni amministrative per un totale di oltre 242mila euro con conseguente segnalazione all’autorità giudiziaria di 35 datori di lavoro.

Inoltre, nell’ambito dell’attività di vigilanza è stata scoperta un’azienda del settore servizi di noleggio veicoli senza conducente che ha falsamente dichiarato l’assunzione anche di familiari in modo da far percepire loro le varie indennità a sostegno del reddito come malattia, disoccupazione, maternità e indennità Covid per un importo di circa 20mila euro e procurato un debito contributivo all’Inps di circa 100mila euro.

Per strada con due figli, Alvaro: “Va meglio. Non cerco elemosina ma un lavoro serio”

Siamo tornati a fare visita nella Casa di Quinto Potere a Domy e Alvaro per fare un po’ il punto della situazione. Un imprenditore si è fatto avanti per offrire lavoro ad Alvaro, non lo hanno riconosciuto perché aveva già prestato servizio nell’azienda. Per questo non c’erano le condizioni per proseguire insieme.

Ci stiamo attivando e impegnando per trovare anche un lavoro giornaliero nel suo settore, Alvaro ha una grande voglia di rimettersi in gioco e lavorare. Per questo ci ha tenuto a parlare anche del reddito di inclusione percepito tramite Domy.