Abbiamo incontrato Fabrizio, 10 anni fa ha perso uno dei due gemelli che aspettava la moglie al termine di una gravidanza particolare. Ci ha raccontato il suo calvario. A distanza di anni il ginecologo e l’Asl sono stati condannati al risarcimento, a far discutere è stato però anche il lungo silenzio dell’Ordine dei Medici di Lecce.
Continue readingRissa per gelosia, accoltella 19enne nel centro storico di Lecce: arrestato 17enne. Ferite a pochi centimetri dal cuore
La vittima, grave, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, in prognosi riservata.
Continue readingIl presidente Mattarella a Lecce per i 70 anni di UniSalento e per l’inaugurazione dell’anno academico
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha visitato il centro congressi Ecotekne di Lecce e ha partecipato alle celebrazioni per i 70 anni di UniSalento e all’inaugurazione del nuovo anno accademico. Al suo arrivo il presidente Mattarella è stato accolto dal rettore Fabio Pollice.
Nella sala il coro Polifonico dell’Università del Salento, diretto dal Maestro Luigi De Luca, ha eseguito l’inno d’Italia e dall’Inno alla Gioia. Il presidente della Repubblica ha preso poi posto in sala vicino alla sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone e alla presidente del consiglio Regionale, Loredana Capone e al vicepresidente della Giunta regionale, Raffaele Piemontese. La lectio magistralis è stata tenuta dal direttore generale della Treccani, Massimo Bray.
“Il presidente Sergio Mattarella esprime al meglio il senso del valore umano, per quello che dice, per come le dice, per il garbo che ha, per la capacità che ha di mettere tutti insieme, tutti dalla stessa parte. Credo che sia venuto qui oggi non soltanto per celebrare i 70 anni di questa università, ma per la storia di questa università, perché penso che il Salento rappresenti il meglio del Paese, non perché siamo migliori di altri territori ma perché esprimiamo al meglio le qualità degli italiani. Siamo un ponte tra le culture”. Lo ha detto il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice prima dell’arrivo nella sala Congressi di Ecotekne del presidente della Repubblica.
Giro d’Italia 2025, svelato il tracciato. Quarta tappa in Puglia: il 13 maggio la Alberobello-Lecce per 187 km
Ventuno tappe per 3.413 km da Durazzo, in Albania, fino ad arrivare a Roma per il gran finale. E’ stato svelato all’Auditorium Parco della Musica il tracciato della 108ma edizione del Giro d’Italia, che prenderà il via il prossimo 9 maggio per concludersi nella Capitale il 1 giugno. Due le crono, sei le tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna. Circa trentotto, invece, i chilometri di sterrato, trenta di strade bianche nel finale della tappa di Siena e otto sul Colle delle Finestre che per la terza volta nella sua storia sarà anche La ‘Cima Coppi’ con i suoi 2.178 metri (penultima tappa). La Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo, mentre la ‘Tappa Bartali’ sarà la Gubbio-Siena con arrivo in Piazza del Campo.
Tappa 1: 9 maggio, Durazzo-Tirana da 164 km e un finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia.
Tappa 2: 10 maggio, a Tirana in scena subito la prima delle due crono del Giro con una distanza di 13,7 km.
Tappa 3: 11 maggio, frazione di Valona da 160 km con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri.
Tappa 4: 13 maggio, dopo un giorno di riposo la carovana si sposta in Puglia per il tratto Alberobello-Lecce da 187 km.
Tappa 5: 14 maggio, si risale la penisola con altre due tappe da volata, la prima tra Ceglie Messapica e Matera (144 km).
Tappa 6: 15 maggio, la ‘Corsa Rosa’ arriva alle pendici del Vesuvio con il tratto Potenza-Napoli, il più lungo del Giro (226km).
Tappa 7: 16 maggio, primo arrivo in salita a Tagliacozzo (Abruzzo), partendo da Castel di Sangro per un totale di 168km.
Tappa 8: 17 maggio, frazione Giulianova-Castelraimondo (197 km) con un dislivello da 3800m. Tappa 9: 18 maggio, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo.
Tappa 10: 20 maggio, la seconda settimana riparte dalla Toscana dopo il giorno di riposo con la seconda e ultima crono Lucca-Pisa (28,6 km).
Tappa 11: 21 maggio, torna nel Giro la salita di San Pellegrino in Alpe all’interno della tappa Viareggio-Castelnovo ne’ Monti (185 km).
Tappa 12: 22 maggio, tappa in volata quella tra Modena e Viadana (172 km).
Tappa 13: 23 maggio, 180 i km da percorrere tra Rovigo e Vicenza con chiusura sullo strappo di Monte Berico.
Tappa 14: 24 maggio, circuito transfrontaliero da 186 km Treviso-Nova Gorica/Gorizia.
Tappa 15: 25 maggio, la settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita (214km totali).
Tappa 16: 27 maggio, dopo l’ultimo giorno di riposo si arriva in Trentino. Piazzola sul Brenta-San Valentino (199 km) con cinque salite, compreso l’arrivo sul Monte Baldo.
Tappa 17: 28 maggio, nella tappa da 154 km San Michele all’Adige-Bormio è compresa la Montagna Pantani.
Tappa 18: 29 maggio, l’arrivo a Cesano Maderno dopo 144 km partendo da Morbegno precede due tappe per gli uomini di classifica.
Tappa 19: 30 maggio, Biella-Champoluc sono 166 km per il dislivello più alto (4950m).
Tappa 20: 31 maggio, da Verrès a Sestrière, è lunga 203 km e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière.
Tappa 21: 1 giugno: 141 km per il gran finale a Roma.
“Essere tappa/partenza del Giro d’Italia 2025 inorgoglisce l’intera Comunità e offre lo spunto per comunicare che Alberobello, oltre ad essere una Città matura per ospitare eventi di portata internazionale (sfilata D&G, G7), parla un linguaggio che esprime valori universali riconducibili a sostenibilità, qualità della vita, benessere e inclusione sociale, decoro urbano, cultura. Il ciclismo, in particolare, è un simbolo di sostenibilità e alleato prezioso nella lotta contro il cambiamento climatico in linea con gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile globale”, le parole del sindaco di Alberobello, Francesco De Carlo.
Maltempo in Puglia, neve sul Gargano e sui Monti Dauni: scuole chiuse. A Bari non smette di piovere
Ancora nevicate in provincia di Foggia nel corso della notte e questa mattina. Imbiancati anche i comuni garganici, non interessati ieri dalla neve scesa sui Monti Dauni. Nevica a Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e San Giovanni Rotondo. Ancora neve nei comuni dei Monti Dauni. In molti centri del Foggiano, soprattutto quelli in cui la neve è caduta copiosamente, i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Temperature crollate in tutta la provincia. Disagi anche alla viabilità, soprattutto lungo le strade interne percorribili solo con pneumatici da neve o catene “Come da previsioni – sottolinea il presidente della provincia Giuseppe Nobiletti – il gelo e la neve sono arrivati. Sulle strade provinciali da questa notte stanno lavorando ininterrottamente i mezzi spazzaneve per assicurare strade libere. Ma la prudenza non è mai abbastanza. Il consiglio è quello di evitare spostamenti se non strettamente necessari”.
A Bari la pioggia incessante non dà tregua ormai da diverse ore consecutive. Disagi anche nel Salento (5 gli interventi dei vigili del fuoco, di cui quattro per caduta alberi e uno per un palo pericolante) e nel Tarantino.
Lecce, blitz della Finanza nel magazzino del negozio: sequestrate 8,4 tonnellate di fuochi d’artificio
La Guardia di Finanza di Lecce ha sequestrato 8,4 tonnellate di fuochi d’artificio nel magazzino di un negozio di articoli per la casa e di abbigliamento alla periferia di Lecce.
Si tratta di oltre un milione e quattrocentomila pezzi pronti per essere venduti. La merce era custodita illegalmente ed in condizioni di pericolosità per l’incolumità pubblica. Il titolare del negozio è stato denunciato a piede libero.
Follia a Lecce, afferra studenti dalla gola e li sbatte contro l’armadietto: “Vi spacco e metto sotto con la macchina”
Afferra uno studente per la gola, lo sbatte contro l’armadietto e lo minaccia. “Ti spacco la testa, ti metto sotto con la macchina”. Pochi istanti dopo si ripete, con le stesse modalità, con il suo compagno di banco. Protagonista un professore di musica, supplente a tempo determinato, in una scuola secondaria di primo grado di Lecce. A denunciare l’episodio alle Forze dell’Ordine è stata la mamma di uno dei due 13enni, ma anche la Dirigente Scolastica ha avviato indagini interne per vederci chiaro. Il ragazzo ha anche problematiche comportamentali e necessita di un insegnante di sostegno in determinate ore.
Il docente, secondo quanto denunciato, ha rimproverato i due alunni sorpresi a chiacchierare e dalle parole è passato in poco tempo ai fatti. “È un fatto ingiustificabile, quando mio figlio è arrivato a casa non voleva dirmi nulla, ma ha avuto una crisi di nervi – le parole della mamma a La Repubblica -. E ha iniziato a piangere. Siamo andati immediatamente in ospedale. Se fossimo qui a parlare di minacce solo verbali o di provvedimenti disciplinari non avrei mai pensato di presentare una denuncia ma su un’aggressione fisica non potevo sorvolare. Da due giorni non va a scuola ma lui vuole tornare e temo che se dovesse incontrare il professore l’istinto violento prenderebbe il sopravvento. Ci sentiamo sconfortati. Speravamo che nostro figlio potesse fare dei passi in avanti in questo percorso ma così tutto diventa difficile”. Parallelamente anche la dirigente scolastica ha avviato approfondimenti interni prima di adottare eventuali provvedimenti nei confronti dell’insegnante.
Omicidio a Lecce, ucciso il barese Giuseppe De Giosa: in azione due sicari. Ipotesi rapina finita male
Erano determinati – secondo le prime ipotesi d’indagine – ad intimidire o a sottrarre la droga al 43enne barese Giuseppe De Giosa i killer che ieri pomeriggio, alla periferia di Lecce, hanno ucciso il presunto corriere di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato assassinato con due colpi di pistola dei cinque esplosi da almeno due sicari, uno dei quali impugnava un kalashnikov dal quale sono partiti due proiettili che sono andati a vuoto.
Questo è quanto viene ipotizzato da fonti investigative che, pur non escludendo altre ipotesi, sembrano privilegiare al momento l’ipotesi della rapina finita male durante un incontro concordato per trattare la cessione di droga. Quindi, stando a questo ragionamento, quello di De Giosa sarebbe un omicidio non premeditato. L’indagine è affidata agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce.
La circostanza che induce a pensare che l’omicidio non fosse premeditato è – secondo gli investigatori – ricavabile dal fatto che i killer sono fuggiti lasciando sul luogo del delitto il borsone della vittima, con all’interno circa sette chili di hascish. Inoltre, nell’abitacolo della Panda del 43enne, sono rimasti i soldi che De Giosa aveva con sé, probabilmente il provento di precedenti consegne di droga. Resta da capire se nella Panda o nella disponibilità della vittima, oltre all’hashish, ci fosse dell’altro stupefacente, di maggior valore, che era il vero l’obiettivo (divenuto bottino) della rapina.
Schianto moto-furgone: muore a 63 anni l’allenatore delle giovanili del Lecce Women Antonio Camastra
La tragedia sulla bretella Merine-Cavalleria, alla periferia di Lecce. Sul posto 118, Carabinieri e Polizia Locale.
Continue readingOmicidio De Giosa a Lecce, il 43enne di Adelfia era tornato libero da poco. Sottoposto a stub 24enne del posto
La vittima rimase coinvolta circa dieci anni fa in un blitz antidroga ed era tornato in libertà di recente. Subito rientrato nel giro, bisogna capire perché l’affiliato del clan Di Cosola si trovasse a Lecce. S’indaga nel mondo della droga, effettuate diverse perquisizioni. Portato in Questura un 24enne che però non è indagato.
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