Comunali 2024, Bari al ballottaggio. Intesa tra Laforgia e Leccese: firmato il patto per la legalità voluto dal M5S

Vito Leccese e Michele Laforgia hanno sottoscritto oggi il protocollo per la legalità che il Movimento 5 Stelle ha loro sottoposto. A darne notizia, il coordinatore provinciale del M5S di Bari Raimondo Innamorato, i deputati Gianmauro Dell’Olio e Patty L’Abbate e l’eletto Antonello Delle Fontane.

Leccese è il candidato sindaco del centrosinistra che sfiderà al ballottaggio il candidato del centrodestra Fabio Romito. Laforgia era l’altro candidato del centrosinistra, che si è presentato diviso al primo turno. Con il protocollo, la coalizione si prefigge l’obiettivo di porre in essere “azioni di prevenzione dei fenomeni di condizionamento o infiltrazione nelle attività amministrative da parte di soggetti criminali, e di contrasto ai tentativi di condizionamento, attraverso procedure di controllo, verifica e rafforzamento dei processi di trasparenza”.

Tra le azioni previste si rilevano: la sottoscrizione da parte degli eletti, o di chi viene nominato, della “dichiarazione di responsabilità” contenente gli impegni di trasparenza, correttezza e confronto democratico contenuti nella Carta di Pisa; l’approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (Ptpct) per il 2025-2027, con contestuale revisione del profilo di rischio di tutte le strutture amministrative dell’amministrazione comunale e dei processi di lavoro direttamente connessi. “Saremo al fianco di Vito Leccese in questi giorni di campagna elettorale e nel governare la città. Questa sera – concludono i pentastellati – incontreremo Vito Leccese e Michele Laforgia assieme a simpatizzanti, candidati ed eletti al Comune e Municipi per convergere sui temi che erano già stati condivisi nella prima fase del percorso che il campo giusto progressista aveva avviato a settembre del 2023. Saremo finalmente uniti, per l’attuazione del programma e per i baresi”.

Truffa sui bonus edilizi in oltre 500 cantieri nel Leccese: 12 indagati. Maxi sequestro da 67 milioni

I finanzieri della Compagnia di Maglie, alle dipendenze del comando provinciale di Lecce, hanno scoperto una presunta frode che sarebbe stata attuata con le agevolazioni del superbonus al 110% e sequestrato beni e liquidità per oltre 67 milioni di euro in esecuzione di un decreto emesso dal gip del tribunale salentino su richiesta della Procura.

In tutto sono 12 gli indagati che rispondono di indebita percezione di erogazioni pubbliche, falsità ideologica in certificati commessa da persone che esercitano un servizio di pubblica necessità ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Nove di essi sono accusati anche di associazione per delinquere. Nei confronti di un imprenditore, rappresentante legale della società al centro dell’inchiesta, anch’essa sottoposta a vincolo, è stata applicata la misura interdittiva di divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare attività professionali e imprenditoriali per la durata di un anno In particolare il provvedimento di sequestro preventivo è stato eseguito all’interno di numerosi istituti bancari e postali ‘terzi cessionari del credito’ per un importo quantificato in 25 milioni di euro e presso il ‘cassetto fiscale’ della società inquisita per oltre 42 milioni di euro.

L’indebita percezione di contributi per i bonus edilizi si riferisce a lavori non eseguiti, o eseguiti solo in parte, di ristrutturazione immobiliare in oltre 500 cantieri ricadenti nella provincia di Lecce, per i quali i professionisti abilitati e coinvolti nell’illecito ipotizzato avevano attestato lo stato finale dei lavori, rilasciandone il prescritto visto di conformità. Per tali interventi edilizi sono state emesse e contabilizzate oltre 1.200 fatture per operazioni inesistenti, inserite nel sistema dell’Agenzia delle Entrate, allo scopo di generare i crediti d’imposta e di procedere alla loro monetizzazione.

Corruzione in Puglia, tangenti per appalti della Protezione Civile: ridotta la condanna per Lerario e Leccese

Sono state ridotte in Appello le condanne per le tangenti negli appalti della Protezione civile. Quattro anni e quattro mesi per l’ex capo della Protezione civile della Puglia, Mario Lerario, e 3 anni per l’imprenditore Luca Leccese. È questa la decisione della Corte d’appello di Bari che ha ridotto le pene comminate in primo grado (5 anni e 4 mesi a Lerario e 4 anni a Leccese). La Corte ha riconosciuto ai due imputati le attenuanti generiche. Le due difese hanno rinunciato ai motivi di appello.

Comunali 2024, a Bari si va al ballottaggio. Leccese parla già da Sindaco: “Laforgia con me in questi 14 giorni”

In attesa delle percentuali definitive, la certezza è che si andrà al ballottaggio tra Leccese e Romito. Laforgia ha annunciato che sosterrà la candidatura di Leccese e quindi il centrosinistra si presenterà al ballottaggio, in programma il 23 e il 24 giugno, con il 70% delle preferenze. L’esito è scontato, Leccese ha parlato davanti al comitato accompagnato da Decaro e Emiliano.

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Amministrative a Bari, il sondaggio per il dopo Decaro: Leccese avanti a Romito ma di poco. Tanti gli indecisi

Vito Leccese avanti con il 36,8% delle preferenze. Fabio Romito alle sue spalle, poco distante, con il 35,5%. Michele Laforgia insegue al 25,2%. Questo è l’esito del sondaggio elettorale in vista delle prossime Amministrative a Bari a cura del professor Pietro Iaquinta, docente di demografia di UniCalabria, per l’International Academic Research Center.

Lo studio è stato commissionato da un dirigente del centrodestra e verrà presto pubblicato sul sito sondaggipoliticoelettorali.it. Il civico Sabino Mangano prende il 2,5%, ma c’è da evidenziare l’alta percentuale degli indecisi, pari al 44,3%.

Ecco le modalità del sondaggio:

• Telefonate Valide n° 800 (si intendono per valide quelle in cui l’intervistato risponde a tutte le domande, comprese quelle socio-demografiche poste a fine intervista).
• Telefonate effettuate 4.213, estratte casualmente con metodo CA.TI, svolte fra il 14 ed il 19 maggio
• Età media del Campione intervistato: 41,6 anni
• Numero medio componenti nucleo familiare: 1,44
• Componente di sesso maschile nel Campione intervistato: 36%
• Componente del Campione che non ha espresso preferenza/o non ha indicato un candidato: 44,3%
• I risultati del Campione vanno intesi con un range del +/- 5%