Tragedia nel Leccese, bimbo di 2 mesi muore in culla: aperta inchiesta. Si indaga per omicidio colposo

La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta sulla morte del bimbo di due mesi trovato privo di vita in culla dai genitori a Campi Salentina. Il reato ipotizzato a carico di ignoti è quello di omicidio colposo, un passaggio necessario per effettuare l’autopsia sul corpo della piccola vittima. Il conferimento dell’incarico è previsto nella giornata di domani.

A lanciare l’allarme sono stati i genitori dopo aver trovato il piccolo privo di sensi. La giovane mamma ha preso il figlio e ha raggiunto l’abitazione di un medico di famiglia per chiedere aiuto, sul posto sono poi intervenute un’ambulanza e due auto mediche del 118. Le operazioni di rianimazione sono durate per circa un’ora, ma il cuore del piccolo ha smesso di battere. Sul posto sono poi intervenuti anche i Carabinieri. Il corpo del bambino è stato trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. La vittima già da qualche giorno non stava bene per un raffreddore, tanto da essere andato in ospedale con i genitori per un consulto. Potrebbe essersi soffocato con lo stesso suo muco.

Terzo mandato per tutte le città, Decaro ci spera ancora grazie alla Lega. Leccese: “Farei passo indietro”

Decaro ci spera ancora. Nei giorni scorsi la Lega ha presentato nella commissione Affari Costituzionali del Senato un emendamento che si pone come obiettivo quello di portare da due a tre il limite di mandati sia per i presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città, anche per quelle con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. Questo infatti è il limite per il quale è stato concesso l’aumento a tre mandati.

“Se dovesse passare, come ha sempre detto Decaro, il sindaco vorrà continuare la sua esperienza per questo grande rapporto con la città. E a quel punto farei un passo indietro”, ha commentato Vito Leccese, il candidato scelto dal PD per le prossime amministrative di Bari e per raccogliere l’eredità di Decaro.

Sassuolo-Bari U16, indossa la sciarpa biancorossa per tifare il figlio: 47enne picchiato da tre ultras leccesi

Un 47enne che indossava una sciarpa del Bari è stato aggredito questa mattina a Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, al termine della partita di calcio tra il Sassuolo e il Bari, nell’ambito del torneo under 16 per il Trofeo Caroli Hotels. L’uomo, padre di un giovane calciatore del Bari, al termine della partita persa dai biancorossi per 3-1, é stato avvicinato nell’area parcheggio e aggredito da tre sconosciuti che poi si sono dileguati a bordo di due auto.

Si tratterebbe di tre ultras del Lecce. Soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale Panico di Tricase, il 47enne è stato medicato e giudicato guaribile in cinque giorni. Le indagini dei carabinieri avrebbero portato già all’individuazione dei tre presunti responsabili. Da chiarire se l’aggressione sia avvenuta perché l’uomo indossava una sciarpa del Bari calcio o per eventuali contrasti nati tra le due tifoserie ieri, quando le due squadre, Bari e Lecce, si sono incontrate sul campo del Parabita con il Lecce uscito sconfitto per 2-0 ed eliminato dal torneo.

Paura nel Leccese, edificio in fiamme nella notte: salvate 12 persone. Rogo partito da una stufa elettrica

Un incendio è divampato la notte scorsa in un edificio a tre piani nel Comune di Monteroni (Lecce), in via Archita da Taranto, nella zona 167. Dodici le persone messe in salvo, non si registrano feriti. Le fiamme, originate probabilmente da un corto circuito a una stufa elettrica, si sono sviluppate in particolare al piano rialzato dell’immobile. All’arrivo delle squadre dei vigili del fuoco i due occupanti dell’abitazione coinvolta, un uomo di 33 anni e la sorella di 41, erano già riusciti in maniera autonoma ad uscire dall’edificio. A causa dell’effetto camino, fenomeno che comporta la salita verso l’alto dei fumi generati dalla combustione, i dieci occupanti degli altri cinque appartamenti situati ai piani superiori erano rimasti invece bloccati all’interno dello stabile, trovando rifugio sui balconi. Soccorsi dai vigili del fuoco sono stati messi in salvo con l’aiuto di un’autoscala. Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza si sono protratte per oltre quattro ore. Dopo le verifiche tecniche è emerso che l’appartamento interessato dall’incendio e altri tre risultano inagibili. Sull’accaduto indagano i carabinieri.