Terzo mandato per tutte le città, Decaro ci spera ancora grazie alla Lega. Leccese: “Farei passo indietro”

Decaro ci spera ancora. Nei giorni scorsi la Lega ha presentato nella commissione Affari Costituzionali del Senato un emendamento che si pone come obiettivo quello di portare da due a tre il limite di mandati sia per i presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città, anche per quelle con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. Questo infatti è il limite per il quale è stato concesso l’aumento a tre mandati.

“Se dovesse passare, come ha sempre detto Decaro, il sindaco vorrà continuare la sua esperienza per questo grande rapporto con la città. E a quel punto farei un passo indietro”, ha commentato Vito Leccese, il candidato scelto dal PD per le prossime amministrative di Bari e per raccogliere l’eredità di Decaro.

Patto di cura, pugliesi senza soldi. Romito (Lega): “Subito contributi o garantita la retroattività del sostegno”

“Non possiamo lasciare soli i diversamente abili pugliesi e le loro famiglie per lungaggini burocratiche o inefficienze. La Regione si adoperi perché la misura del Patto di cura per il 2023-2024 sia assicurata in modo certo. Ieri mattina abbiamo assistito alla legittima protesta di numerosi diversamente abili accolti nel palazzo della Regione insieme a tanti caregiver”. Il consigliere regionale della Lega, Fabio Romito, esprime la propria preoccupazione a fronte dei disagi di circa quattromila pugliesi che necessitano di questo tipo di assistenza. “La Regione intervenga per eliminare le lungaggini al giusto sostegno ai diversamente abili – dichiara Romito – per la prima misura, il cosiddetto sostegno alla famiglia, sono previsti settecento euro al mese per un lasso di tempo di venti mesi, da maggio 2023 a dicembre 2024. Nonostante la Regione disponga degli elenchi degli aventi diritto che già in precedenza ricevevano il sostegno, non ha ancora espletato il versamento, obbligandole ad affrontare le spese assistenziali del disabile in un momento di crisi economica come l’attuale”.

La seconda misura è il cosiddetto Patto di cura. “La Regione ha previsto un assegno mensile di 1200 euro anch’esso della durata di 20 mesi, da maggio 2023 a dicembre 2024, a condizione che nel mese di maggio ed entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda le famiglie fosse formalizzato un contratto di lavoro, con un parente o un operatore estraneo alla famiglia Infermiere, educatore, ecc.) al quale per il mezzo del Patto, versare uno stipendio mensile con relativi contributi previdenziali”.

“Ad oggi non sono state ancora elaborate le graduatorie dei vincitori del bando, questo significa che le famiglie in questo momento stanno già pagando stipendi e contributi alle figure assistenziali di tasca propria – conclude -. Chiediamo al governo regionale di adoperarsi con contributi immediati o almeno di garantire la retroattività del sostegno”.