Cellamare, batterio della legionella rilevato in due scuole: plesso chiuso e bonifica immediata

A Cellamare, dopo il rilevamento del batterio della Legionella nelle condotte idriche di due istituti scolastici, il Sindaco Gianluca Vurchio ha prontamente disposto un’azione urgente per tutelare la salute pubblica. L’incarico è stato affidato a Servizi Speciali Srl, azienda con oltre 15 anni di esperienza nella bonifica di impianti aeraulici, sistemi idrici e ambienti confinati, che sta intervenendo in queste ore con una squadra altamente specializzata per sanificare gli impianti e ripristinare condizioni di sicurezza ottimali.

La Legionella è un batterio che si sviluppa in ambienti umidi e si diffonde tramite particelle d’acqua nebulizzate, rappresentando un serio rischio per la salute. Sebbene l’esposizione possa inizialmente causare sintomi lievi, simili a quelli dell’influenza (Febbre di Pontiac), se non trattata tempestivamente può evolvere in legionellosi, una malattia grave e potenzialmente letale.

L’intervento tempestivo attuato dal Comune di Cellamare non solo aderisce alle normative vigenti, come le Linee Guida Nazionali del 2015 per la prevenzione della Legionellosi, ma dimostra anche un impegno concreto verso la salute della comunità. Questo rappresenta un esempio virtuoso, in linea con le azioni già intraprese da altre amministrazioni locali, tra cui quelle di Bari, Palo, Cassano, Rutigliano, Modugno e Bitetto. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. È fondamentale coinvolgere il maggior numero possibile di attori per adeguare le strutture pubbliche alle prescrizioni di legge. Non vi è dubbio che un’ispezione delle condotte idriche, soprattutto in aree dove non è mai stata effettuata, evidenzierebbe la presenza di Legionella in tubazioni e cisterne, come è purtroppo emerso in circa il 70% degli impianti da noi esaminati. La prevenzione e la manutenzione regolare non solo salvaguardano la salute della comunità, ma consentono anche di evitare i costi elevati derivanti dalla gestione di emergenze sanitarie, molto più onerosi rispetto agli interventi preventivi.

Lecce, secondo caso di legionella all’ospedale Fazzi: positivo paziente in Oncologia

Secondo caso di legionella al Vito Fazzi di Lecce. Dopo quello di un paziente ricoverato a Malattie infettive risultato positivo ma asintomatico il secondo caso si è registrato in un paziente ricoverato nel reparto di Oncologia. Da quanto si apprende da fonti mediche, questa volta sintomatico sebbene le sue condizioni dal punto di vista dell’invenzione non destino preoccupazione.

Inoltre, in una nota la Asl smentisce che, riguardo al caso riportato su un articolo di stampa di oggi, di una paziente deceduta al Fazzi per legionella, “la paziente si sia contagiata in ospedale. I sintomi e i referti radiologici di polmonite grave, che hanno poi condotto alle analisi specifiche, erano difatti già presenti al momento del ricovero”. Nel Reparto di Oncologiamedica – viene fatto sapere – viene regolarmente e giornalmente effettuato il flussaggio dell’acqua, come da Protocollo della Direzione medica, con controllo periodico ed eventuale sostituzione dei filtri antibatterici da parte di ditte specializzate e incaricate dalla Direzione medica.

Allarme legionella al Fazzi di Lecce, bonifica nei reparti di Psichiatria e Malattie Infettive. La nota dell’Asl

Allarme legionella nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce nei reparti di Malattie Infettive e Psichiatria. A lanciare l’allarme è stato il sindacato Fsi-Usae che ha comunicato nei giorni scorsi, attraverso una nota, il divieto di utilizzare l’acqua calda sanitaria in alcune unità a causa della contaminazione batterica.

“La presenza del batterio in un ospedale, e in particolare in unità come quelle di malattie infettive e psichiatria, dove sono ricoverati pazienti particolarmente vulnerabili rappresenta un rischio sanitario estremamente grave – si legge -. È fondamentale che l’azienda sanitaria metta in atto un piano di controllo rigoroso e trasparente per garantire la sicurezza di tutti”.

L’Asl di Lecce, dopo i risultati arrivati dal laboratorio degli esami effettuati lo scorso 1° agosto, ha fatto il punto della situazione. “Occorre prima di tutto fare chiarezza sulle date e sull’iter di bonifica che, nel caso in questione, avviene nel rispetto delle linee guida e a tutela dei pazienti – si legge nella nota -. I campionamenti per legionella vengono effettuati periodicamente, nel caso di reparti con pazienti fragili, ogni 90 giorni, come da Linee guida”. Nessuno dei pazienti al momento presenta sintomi da legionella e non emerge al momento alcun cluster, in attesa dei nuovi esami.

La Direzione Medica del Fazzi ha chiesto comunque agli Uffici dell’Area Tecnica e alla Ditta incaricata “di procedere con estrema urgenza alla bonifica dell’impianto idrico dell’intera palazzina ed alla sostituzione di tutti i terminali con contaminazione. Contestualmente è stato comunicato al Reparto Malattie Infettive il divieto di utilizzare l’acqua calda sanitaria, raccomandando l’uso dell’acqua in bottiglietta per il lavaggio dei denti e le salviettine umidificate per l’igiene personale. Nella mattinata di sabato 24 agosto sono stati avviati i lavori di bonifica dell’impianto idrico e per le prossime ore è previsto l’intervento di disinfezione con iperclonazione per cui è stato disposto il blocco dei ricoveri”.