Indetto un nuovo appalto da 400 mila euro per adeguarle. I tempi saranno più lunghi e slitterà anche l’attivazione del servizio.
Continue readingCorruzione in Puglia, tangenti all’ex capo della Protezione Civile: processo rischia marcia indietro
Il procedimento nei confronti di Lerario e Leccese rischia una marcia indietro per quanto sollevato dagli avvocati difensori dei due.
Continue readingCorruzione in Puglia, il processo sul sistema Lerario ripartirà da zero: Regione si costituisce parte civile
Il processo per corruzione in cui è coinvolto l’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, dovrà ripartire da zero. A stabilirlo la Prima sezione collegiale del Tribunale di Bari che ha accolto l’eccezione formulata dai legali di Donato Mottola, l’imprenditore di Noci arrestato insieme a Lerario per una delle due tangenti pagate in cambio di appalti secondo quanto sostenuto dalla Procura.
Il Tribunale ha restituito gli atti alla Procura perché dall’arresto alla richiesta di giudizio immediato è cambiata la contestazione, da corruzione impropria a corruzione propria. Secondo i legali è stato così leso il diritto di difesa con Mottola che non ha potuto rispondere della nuova contestazione.
Il Tribunale ha rimandato gli atti al pm che ora dovrà notificare l’avviso di conclusione delle indagini e chiedere poi il rinvio a giudizio con le procedure ordinarie. Una vicenda in cui sono coinvolti anche Lerario e l’altro imprenditore Luca Leccese, che avevano optato per il rito abbreviato fissato all’8 luglio davanti al gup Marco Galesi.
“La vicenda ingenera un grave calo di fiducia e una perdita di prestigio dell’istituzione pubblica dinanzi ai cittadini che assistono a un tale sperpero di risorse pubbliche”, si legge nell’atto di costituzione come parte civile della Regione Puglia depositato nella prima udienza del processo nei confronti dell’imprenditore di Noci.
La Regione si è costituita parte civile prima però che il Tribunale dichiarasse la nullità del decreto di giudizio immediato. L’atto dovrà essere riproposto quanto nei prossimi mesi si tornerà davanti ad un giudice. La Regione Puglia ritiene di aver ha subito un danno patrimoniale di quasi 5 milioni di euro euro, pari all’importo delle gare d’appalto ritenute “alterate e illegittimamente affidate” in un “mercimonio dell’ufficio pubblico, sfruttato ai fini privati”.
Corruzione in Puglia, il caso Lerario blocca tutto: sedi 112 non pronte e assunzioni ferme
Sotto la lente di ingrandimento sono finite anche le sedi che dovranno ospitare le Centrali uniche di emergenza.
Continue readingCorruzione in Puglia, il sistema Lerario e l’hub agricolo nella Fiera del Levante: dubbi sull’appalto da 5,2 milioni
I dubbi riguardano sia alla legittimità delle procedure seguite sia agli obiettivi da raggiungere. A setaccio gli atti firmati da Lerario e dall’ingegnere Mercurio.
Continue readingPunteggi cambiati alle ditte amiche nelle gare: “Lerario non ha agito da solo ma con l’aiuto dei funzionari regionali”
L’ex capo della Protezione Civile pugliese avrebbe cambiato alcuni punteggi attribuiti ad alcune ditte nelle procedure di gara, grazie anche all’aiuto di un sistema di complicità.
Continue readingBari, il futuro del Kursaal è un rebus: Regione verso la gestione diretta ma salta parte del progetto
La Regione Puglia, dopo aver lanciato nel 2019 un concorso di idee che ha visto la partecipazione di una decina di società del settore, sembrerebbe intenzionata a propendere per la gestione diretta. Un’ipotesi che ha spiazzato in molti.
Continue readingCovid Hospital in Fiera e sistema Lerario, i conti non tornano. Amati: “Regione non può sprecare tanti soldi”
Emergono nuovi retroscena su alcuni atti firmati dall’ex dirigente della Protezione Civile sui costi dell’affitto dei padiglioni, della manutenzione delle aree verde e della ristrutturazione di alcuni edifici.
Continue readingCorruzione in Puglia, accolto l’appello della difesa: Lerario esce dal carcere e va ai domiciliari
Il Tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione, sostituendo la detenzione in carcere con gli arresti domiciliari, per Mario Antonio Lerario, l’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia, in cella dal 23 dicembre scorso per corruzione.
Continue readingESCLUSIVO – Il neo direttore sanitario Asl Bari sapeva delle cimici nella stanza di Lerario
C’eravamo lasciati con un punto interrogativo in sospeso. Chi era la terza persona, attuale dirigente dell’Asl di Bari, presente nella stanza lo scorso 3 settembre 2021 con l’ex capo della Protezione Civile pugliese, Mario Lerario, arrestato il 23 dicembre scorso per corruzione e Nico Lorusso, il giornalista che gli avrebbe confidato la presenza di alcune cimici nel suo ufficio?
Secondo le carte dell’inchiesta si tratta di Donato Sivo, detto Denny e neo direttore sanitario dell’Asl di Bari. È la prima volta che viene alla luce la sua presenza in quella stanza e, stando a quanto si legge, non sarebbe stata taciturna e avrebbe partecipato alla discussione, con interventi sul numero delle cimici o sul loro possibile nascondiglio.
“Quattro, quattro ti assicuro io che sono quattro“, è la frase detta da Lorusso e ripetuta ridendo da Danny Sivo, alla presenza di Mario Lerario, mentre si parla dell’istallazione dei microfoni negli ambienti della Regione Puglia.
“Che ti posso dire, giusto, sono attività che diciamo i corpi dello Stato…“, continua il neo direttore sanitario dell’Asl di Bari prima di essere interrotto dagli altri due.
“Non ho capito in quale altra stanza le hanno messe, perché il decreto riguardava altre due stanze. Stanno qua sicuramente da qualche parte“, si domanda il giornalista Nico Lorusso. “Tipo quel pannello lì, vedi“, suggerisce ridendo Sivo che, raggiunto al telefono, ha dichiarato di non saperne nulla.