Liste d’attesa, accordo tra Regione Puglia e privati: priorità a pazienti oncologici e urgenze diagnostiche

Ridurre i tempi di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e prestazioni ambulatoriali. Continuano gli interventi della Giunta Emiliano mirati ad affrontare con la massima priorità il problema delle liste di attesa nella sanità pugliese. Attraverso un nuovo accordo con le strutture private accreditate avranno priorità nell’esecuzione di prestazioni urgenti i pazienti oncologici, già inseriti in percorsi diagnostici e terapeutici, e i pazienti con classe di priorità breve in attesa di effettuare in day service scintigrafie o gli esami endoscopici dell’apparato digerente e respiratorio.

Ieri, al termine di una riunione con il presidente Emiliano, il vicepresidente Piemontese, il capo di dipartimento Montanaro e la struttura tecnica del dipartimento Salute, con i rappresentanti della sanità privata accreditata di AIOP, ARIS, ARSOTA e Confindustria – la Giunta ha varato un provvedimento per l’assegnazione di fondi per le prestazioni aggiuntive che saranno fornite per dare un contributo allo smaltimento delle liste di attesa, in particolari branche di assistenza e diagnostica. L’obiettivo è di avviare l’unificazione delle agende di attesa delle prestazioni del pubblico e del privato accreditato. L’accordo prevede uno stanziamento complessivo di 30 milioni di euro: 20 milioni di euro dovranno essere erogate per i ricoveri e i day service, mentre per le prestazioni ambulatoriali e quelle di radiodiagnostica sono stati assegnati alle strutture private accreditate 10 milioni con l’impegno di attivare procedure di recall per i cittadini in lista di attesa. Le strutture private accreditate procederanno entro i mesi estivi con la chiamata attiva dei pazienti dalle liste fornite dalle aziende sanitarie regionali sulla base dell’ordine cronologico della data di prenotazione fornita dal CUP.

“Quello delle liste di attesa è uno dei problemi di dimensione nazionale del nostro Paese più urgenti da risolvere – dichiara il presidente Emiliano – in Puglia stiamo mettendo in campo tutte le forze di cui disponiamo per abbattere le liste e per recuperare le prestazioni. Per offrire ai cittadini pugliesi un servizio sanitario migliore, stiamo impiegando tutti i fondi di cui disponiamo e soprattutto stiamo creando quelle sinergie con i privati accreditati per allineare le prestazioni in lista di attesa del pubblico e del privato. Il lavoro comincia subito per poter sfruttare pienamente anche il periodo estivo”.

“Fare squadra per fornire risposte ai cittadini pugliesi in attesa di un esame, di una visita o di un ricovero. La Regione Puglia ha chiamato il sistema privato accreditato ad uno sforzo di collaborazione comune con le strutture pubbliche. Lo stiamo facendo investendo risorse importanti e sfruttando al meglio le opportunità del piano nazionale di gestione delle liste di attesa. Confido che questa collaborazione porti i risultati previsti e nei tempi previsti, la nostra attenzione su questo sarà massima”, conclude il vicepresidente Raffaele Piemontese.

Oncologico Bari, soldi dai pazienti per saltare le liste d’attesa: chiesto il rinvio a giudizio per Vito Lorusso

L’oncologo è il padre dell’ex consigliera comunale di Bari, Maria Carmen Lorusso, arrestata lo scorso 26 febbraio con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni del 2019. Nell’ambito di questa indagine lui stesso è stato nuovamente arrestato ed è attualmente ai domiciliari perché, per favorire l’elezione della figlia, avrebbe stretto un accordo con Massimo Parisi,

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Liste d’attesa infinite nel Barese, la denuncia di una paziente oncologica: “Uno scempio o paghi o muori”

Torniamo ad occuparci della malasanità barese e dei tempi infiniti delle liste d’attesa. Ieri vi abbiamo documentato la denuncia di una paziente oncologica dal reparto di Endocrinologia del Policlinico di Bari, dove diversi esami sono stati annullati per la mancanza di reagenti. Anche questa volta a scriverci è una paziente oncologica con diverse patologie.

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Esame oncologico da fare entro 10 giorni, l’Asl Bari risponde a paziente su Whatsapp: “NESSUNA data disponibile”

La denuncia è a firma dell’Unione Sindacale di Base-Confederazione di Bari: “Le alternative quindi per questa persona, come per tantissime altre, sarebbero due, tristemente note: non curarsi, o rivolgersi alla sanità privata, tirando fuori soldi di tasca propria, sempre che ne abbia la possibilità”.

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Policlinico Bari, piano per recupero delle liste d’attesa. I sindacati: “Ancora una volta penalizzati i lavoratori della sanità”

“Siamo fortemente contrariati per il piano attuativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico per il recupero delle liste d’attesa”. A puntare il dito sulle scelte della direzione strategica e, al tempo stesso, sul contenuto della delibera della Giunta regionale relativa alle misure di contenimento della spesa per il personale, sono le segreterie territoriali, aziendali e delle rappresentanze sindacali unitarie di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fp, Fials, Nursind ed Rsu. Con una lettera inviata al Direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore e all’Assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, i rappresentanti dei lavoratori si dicono contrariati anche sul metodo adottato per l’adozione del piano aziendale di recupero delle liste d’attesa.

“Il piano così come concepito – sostengono i sindacati della sanità – nella sua attuazione provocherà nei lavoratori un sovraccarico delle loro prestazioni professionali, ai limiti della umana tolleranza e mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti”. I sindacati lamentano di non essere stati mai coinvolti nella discussione per la redazione del piano di recupero delle liste d’attesa e questo ha provocato non poca irritazione anche tra i lavoratori. “Il disagio del personale – si sottolinea nella lettera – nelle condizioni in cui viene a trovarsi il Policlinico, ha raggiunto e superato i limiti di guardia”. Le rappresentanze sindacali chiedono, con urgenza, l’attivazione di un tavolo di confronto per esaminare nel dettaglio il piano per il recupero delle liste d’attesa. “Le scelte che incidono nel rapporto di lavoro del personale, vanno condivise” concludono i sindacati.