Con Mollica o Senza, Porzio e L’Antico Vinaio. Scusa se insisto: i gusti dei baresi con Silvio Sisto

Come di consueto torna la rubrica del venerdì con Silvio Sisto. Il Bomber questa volta ha chiesto ai baresi cosa ne pensano dell’apertura dei nuovi locali in città. Dall’Antico Vinaio, Porzio, Da Michele, Capuano e Con Mollica o Senza. Bari continua ad essere una forte meta attrattiva e di investimento.

Topi e scarafaggi nel bar dell’Inps chiuso da anni: “Pronti a ristrutturalo ma nessuno risponde”

Questa volta ci troviamo in piazza Disfida di Barletta a Bari, abbandonata da tempo nel degrado. Qui sorgeva un bar, ormai chiuso da anni, e i locali, di proprietà dell’Inps, sono completamente abbandonati e invasi da topi e scarafaggi.

I proprietari della macelleria situata all’angolo da tempo chiedono all’Inps di poter entrare in possesso dell’immobile, rimetterlo in piedi e ristrutturarlo. Hanno provato in tutti i modi a farlo, senza successo. Nel video allegato il loro appello.

Aree a tutela elevata o semplice, dall’Umbertino a Poggiofranco: ecco le nuove regole per aprire i locali a Bari

Chi vorrà aprire un locale o un’attività di somministrazione di cibi e bevande a Bari dovrà seguire un iter autorizzativo ben definito. Questa è l’idea del Comune che sarà trasmessa ai 5 Municipi per il parere prima dell’approvazione in Consiglio comunale.

A seguito di una mappatura, saranno distinti aree a tutela elevata (come l’Umbertino, via Mazzitelli a Poggiofranco, viale Amendola) e aree a tutela semplice. L’obiettivo è qualificare l’offerta ricettiva e la vivibilità di alcune zone, oppresse forse da un’eccessiva presenza di persone, e allo stesso tempo promuovere uno sviluppo omogeneo della città, supportando l’apertura di attività in nuove zone

Chi farà domanda per aprire un’attività in queste aree dovrà rispettare dunque dei target e sarà attribuito un punteggio. Le attività dovranno sempre rispettare le prescrizioni, le condizioni e gli impegni fissati all’inizio dell’iter.

Bari, occupazioni di suolo pubblico non autorizzate: chiusi 4 locali nel Municipio I per 5 giorni

Nel corso delle attività di controllo del territorio svolte dalla Polizia locale – settore Annona, con apposite ordinanze è stata disposta la chiusura temporanea, per la durata di cinque giorni, di quattro esercizi commerciali di somministrazione di cibi e bevande per irregolare occupazione di suolo pubblico in zone di pregio nel territorio del Municipio I.

Nello specifico, due delle attività sanzionate utilizzavano uno spazio eccedente rispetto a quello autorizzato per il posizionamento di tavoli e ombrelloni, ingombrando anche giardini pubblici attigui, mentre le altre due posizionavano tavoli e sedie sui marciapiedi antistanti i locali senza averne titolo. Il provvedimento si è reso necessario in quanto i titolari degli esercizi, già richiamati al ripristino dei luoghi nel rispetto di quanto autorizzato, non avevano dato seguito alle prescrizioni.

Il dispositivo delle ordinanze prevede, perciò, che i titolari provvedano a proprie spese all’immediato ripristino dello stato dei luoghi, in modo che cessi l’indebita occupazione di suolo pubblico rilevata dai verbali di accertamento della Polizia locale, e dispone la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni, a partire dal settimo giorno successivo alla notifica del provvedimento.

“I controlli sul territorio sono diffusi e costanti – spiega l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone – e i primi ad essere rammaricati delle sanzioni e della chiusura delle attività siamo noi. L’obiettivo dell’amministrazione, infatti, non è certamente ostacolare le attività economiche ma assicurare il rispetto delle regole e la cura dei luoghi che, se gestiti con ordine, sono motivo di attrattività per gli stessi locali. Mi preme ricordare che l’ordinanza di chiusura arriva dopo diverse sanzioni e solleciti da parte della Polizia locale o dell’Annona e che, quindi, i trasgressori sono perfettamente consapevoli di non stare rispettando le regole. Nel caso poi di occupazioni del tutto illegittime, siamo di fronte alla totale inosservanza anche delle regole minime del vivere civile. Questo nonostante tutti gli strumenti semplificati che l’amministrazione ha messo in campo per andare incontro ai titolari delle attività economiche. A questo si aggiungono i controlli sulle attività ricettive, in cui l’amministrazione comunale è impegnata da tempo per contrastare forme di abusivismo nel settore

Movida selvaggia a Bari, Leccese come Decaro. Ecco l’ordinanza: locali chiusi alle 24 e alle 2 nel weekend

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, è pronto a firmare un’ordinanza per placare la movida selvaggia in città. Negli ultimi giorni sono stati intensificati i contatti con il Prefetto, mentre il collega notturno Leonetti (il Sindaco della notte) e l’assessore allo Sviluppo Locale Pietro Petruzzelli lo hanno aiutato nel tentativo di riassumere i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno. Sono stati individuati più focolai in città, non solo in centro.

L’ordinanza sarà simile a quella del predecessore Decaro, mai firmata. L’obiettivo è quello di disciplinare la movida, tutelando così i residenti, senza però avere ripercussioni sul commercio e penalizzare le attività. Dalla domenica al mercoledì la chiusura dovrà avvenire non oltre la mezzanotte, da giovedì a sabato alle 2 di notte. Regole che saranno estese anche ai food truck presenti sul lungomare. Nei prossimi giorni sono in programma altri incontri con i comitati dei residenti e con le associazioni di categoria dei ristoratori e si discuterà del provvedimento finale.