Torniamo ad occuparci della condanna inflitta a Loris Attolini, il 21enne ritenuto colpevole di aver violentato, picchiato e derubato due turiste francesi di 17 e 18 anni in un appartamento del quartiere Libertà nella notte tra l’8 e il 9 agosto 2022. Il giovane è stato condannato alla pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione dal gup del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista. La sentenza è stata pronunciata a luglio al termine del processo celebrato con rito abbreviato. In Appello la condanna è stata ridotta a 7 anni di reclusione, la difesa ha rinunciato a quasi tutti i motivi d’appello e la Corte ha confermato le responsabilità per tutte le accuse. Le motivazioni verranno depositate entro 15 giorni.
Attolini, che si trova ai domiciliari con il permesso di uscire due pomeriggi a settimana per frequentare un centro di ascolto dove collabora con l’associazione di volontariato che gestisce la struttura, è stato dichiarato colpevole di tutti i reati contestati: duplice violenza sessuale aggravata dalla minore età di una delle vittime, sequestro di persona, lesioni, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. “Una violenza sessuale in danno di due persone, consumata per un considerevole lasso di tempo e con modalità ripugnanti”, la ricostruzione dei giudici. “Attolini è meritevole delle attenuanti generiche in ragione della giovane età, dell’assenza di precedenti penali e delle problematiche vicende esistenziali che, se pure non sono idonee a incidere sulla sua imputabilità, vanno prese in considerazione quali fattori oggettivamente criminogeni”, si legge nelle carte.
Le due ragazze, in vacanza in Puglia, avevano conosciuto il 21enne quella sera stessa. “Certamente è superfluo rimarcare che l’approccio apparentemente disponibile delle ragazze e il consenso mostrato alle prime avance non scriminano minimamente le condotte successive”, la ricostruzione della magistratura nella prima condanna. Le vittime sono state violentate, picchiate, derubate, minacciate, spogliate, fotografate e riprese in video a turno. Attolini avrebbe poi “sbattuto una delle due contro la porta di ingresso colpendola al volto con almeno cinque gomitate”.
“La circostanza che alle ragazze fosse stato impedito di uscire è confermata dal fatto che esse avevano persino offerto del denaro per guadagnare la libertà. D’altronde, il fatto che si fossero letteralmente catapultate in strada seminude, lascia chiaramente intendere che approfittarono di un momento di distrazione di Attolini per allontanarsi, mentre in precedenza era stato loro impedito di farlo, lasciandole andare solo dopo aver picchiato una di loro, più volte colpita al volto con gomitate anche al fine di indurla a non porre ulteriore resistenza alla violenza sessuale”, si legge ancora nelle carte. Alle due vittime è stato anche riconosciuto il risarcimento danni, da quantificare in un processo civile, con provvisionali immediatamente esecutive di 10mila euro per ognuna.