L’uomo, che si trova in carcere, risponde di omicidio aggravato dall’aver agito per futili motivi e con premeditazione, in danno del coniuge e alla presenza dei figli di sei e 12 anni, che erano in casa nel momento del delitto ed è accusato anche di maltrattamenti in famiglia e lesioni colpose.
Continue readingFemminicidio ad Andria, Luigi poteva soccorrere Vincenza ma non lo ha fatto: “Non mi interessa”
“Non mi interessa soccorrerla”. Una frase agghiacciante ripetuta per tre volte all’operatore 118 dopo aver accoltellato sua moglie, la 42enne Vincenza Angrisano. Sono queste le parole proferite al telefono da Luigi Leonetti, il 51enne arrestato dopo aver ucciso la moglie, mentre l’operatore del 118 ha provato ad indicargli cosa fare in attesa dell’arrivo sul posto dell’ambulanza. È quanto si legge nell’ordinanza della gip di Trani che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.
La donna è stata colpita al petto e al torace e ha continuato a respirare distesa sul pavimento. Luigi non ha voluta soccorrerla, è rimasto “noncurante disinteressandosi se fosse o meno ancora in vita”. L’uomo ha confessato l’omicidio, “senza palesare il benché minimo segno di pentimento”. Il giudice sottolinea la sua “fredda lucidità nel penetrare la condotta omicidiaria, la sua pervicacia nell’infliggere plurimi colpi in parti vitali”. “Evidente si pone l’intento omicidiario, alla luce della traiettoria dei colpi, inferti alla vittima, stante anche l’altezza degli stessi e le parti del corpo”, come se avesse già in mente di ucciderla. Alla base del femminicidio la volontà di Vincenza di lasciare la casa e di porre fine al matrimonio con il marito dopo aver intrapreso una relazione con un altro uomo. Luigi non lo ha accettato e questo “denota la sua incapacità ad accettare le libere scelte degli altri, dimostrando così una sua irrefrenabile volontà di controllo”, conclude il gip.
Femminicidio ad Andria, domani l’autopsia sul corpo di Vincenza. Il marito Luigi resta in carcere
La gip del Tribunale di Trani, Anna Lucia Altamura, ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i gravi indizi di colpevolezza dell’omicidio della moglie
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I rapporti tra i due si erano incrinati nell’ultimo periodo, martedì pomeriggio Vincenza era tornata a casa per accompagnare il più piccolo dei loro due figli. Dopo essere andata in bagno, è stata colpita dall’uomo per almeno tre volte al torace e all’addome.
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Vincenza gli aveva comunicato negli ultimi giorni di avere un’altra relazione e aveva manifestato la volontà di andare a vivere con l’altro uomo. Tornava a casa tardi per evitare di incrociare il marito, il 23 novembre ad esempio era stata aggredita e colpita da due schiaffi.
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Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri coordinati dalla Procura di Trani, il delitto sarebbe avvenuto al culmine dell’ennesima lite tra la coppia.
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I figli della coppia sono stati assistiti dalla psicologa del centro traumi della Asl Bat, trovata e sequestrata l’arma del delitto. Vincenza a fine settembre aveva postato sui social una foto del loro matrimonio di 14 anni fa.
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