Numerose segnalazioni degli allevatori della Murgia barese e tarantina, in provincia di Foggia e di Lecce, con l’ultimo caso a Noci dove una decina di pecore sono state azzannate a morte in un allevamento proprio a ridosso del centro abitato.
Continue readingTerrore a Palo, 3 lupi avvistati in campagna: hanno tentato di sbranare un cane – VIDEO
Terrore a Palo per la presenza di tre lupi nella zona Auricarro e di via Palombaio. Ad immortalarli, in un video diffuso da BIT Live, un agricoltore.
Continue readingLupi a passeggio, scoppia il panico nel Barese. NOGEZ: “Mantenete la calma non attaccano l’uomo”
Dopo il caso di Bitetto, ci sono state due segnalazioni prima al San Paolo e poi a Carbonara. Noi di Quinto Potere vi abbiamo mostrato in esclusiva le immagini di un avvistamento serale in via Luigi Ranieri.
Continue readingPaura a Bitetto, accertata la presenza di due esemplari di lupo. La Sindaca: “Cani uccisi fate attenzione”
L’annuncio è del sindaco Fiorenza Pascazio in una nota trasmessa all’intera cittadinanza
Continue readingAlberobello, asini al pascolo aggrediti da lupi. Coldiretti Puglia lancia l’allarme: “Serve un piano nazionale”
“Occorre salvare le centinaia di pecore e capre sbranate, mucche e agnelli sgozzati e asinelli uccisi in Puglia, dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono di pascoli”. È quanto afferma in una nota Coldiretti Puglia, in riferimento all’ultimo attacco di lupi agli asini al pascolo in un bosco ad Alberobello.
“Agli animali a volte feriti o uccisi si aggiungono – precisa Coldiretti – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti. Sono essenziali -misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l’allevamento è l’attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora ‘Gentile’ di Altamura o la ‘Moscia’ leccese”. Oltre recinzioni e cani da pastori, dunque, sono necessarie, ritengono da Coldiretti “nuove modalità di azione” in difesa di una specie, quella dei lupi, “non più in via d’estinzione”.
Ed i numeri sembrano confermare che il “lupo ormai, non è più in pericolo”. Anche in ragione di queste circostanze, l’associazione degli agricoltori le istituzioni dovrebbero “definire un Piano nazionale che guardi a quello che hanno fatto altri Paesi Ue come Francia e Svizzera”. “Il rischio vero oggi è – denuncia la Coldiretti regionale – la scomparsa della presenza dell’uomo dalle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore”.