Ascolti record per Lolita Lobosco: il Madonnella guest star della quarta puntata su Rai 1

Un altro grande successo per la seconda stagione di “Le indagini di Lolita Lobosco”: la quarta puntata, in onda su Rai 1 in prima serata ieri 29 gennaio, si è presa la prima posizione nella classifica dei dati Auditel con oltre 5 milioni di spettatori e il 27,7% di share. Come sempre è Bari a fare da protagonista, questa volta però la vera guest star è stata la zona del Madonnella, dove per altro sono stati ricostruiti gli interni della Questura dove lavora proprio Lolita Lobosco. La chiesa di San Giuseppe è stata infatti scelta come luogo dell’omicidio su cui il vicequestore è chiamato ad indagare, mentre piazza Carabellese, con la scuola Balilla sullo sfondo, si è offerta per una lunga passeggiata. Immancabile anche l’inseguimento finale tra via Valona. via Carulli e le traverse delle case popolari.

Bari, uccise la ex e nascose il corpo: confermata condanna a 22 anni per Marco Basile

Confermata la condanna a 22 anni di carcere per Marco Basile, il 35enne barese imputato per l’omicidio volontario e l’occultamento del cadavere dell’ex compagna, la 48enne Donata De Bello. Lo ha deciso la Corte di Cassazione. Il corpo della donna fu ritrovato il 13 luglio 2017 nella casa al quartiere Madonnella di Bari dove la coppia aveva convissuto

Secondo quanto ricostruito nelle indagini, Basile avrebbe ucciso la ex compagna al termine di un violento litigio, culminato con una coltellata alla giugulare. Ricostruzione condivisa dai giudici dei tre gradi di giudizio.

Il corpo presentava ferite di arma da taglio e fu trovato chiuso in un armadio nella camera da letto, avvolto in un cellophane e poi in un tappeto e legato con delle corde. Il cadavere fu trovato il giorno dopo la morte, dopo la segnalazione del padre dell’imputato che si era insospettito per i comportamenti del figlio, detenuto da allora, e decise di rivolgersi alle forze dell’ordine.

Nel processo si sono costituiti parte civile i quattro fratelli e l’ex marito con il figlio minorenne della vittima, rappresentati dagli avvocati Nicola Quaranta, Giuseppina Maritato, Pasquale Loseto e Maria Cristina Iandolo, che già in primo grado avevano ottenuto il risarcimento dei danni.