Mafia a Bari, i figli di Lello Capriati ereditano il controllo del clan. La Polizia: “Sabino e Christian nuovi referenti”

Sabino e Christian Capriati, figli di Lello, il 41enne ucciso a Torre a Mare la sera di Pasquetta, sarebbero i nuovi referenti del clan di Barivecchia che sta cercando di estendere il proprio controllo nella città, a discapito dei Parisi-Palermiti, a loro volta decimati dagli ultimi arresti e dalle recenti vicende giudiziarie. Tanto da non temere una faida con gli Strisciuglio. 

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Mafia a Bari, Palermiti Jr in lacrime nell’interrogatorio fiume: confessa due omicidi e chiede scusa alle Istituzioni

Giovanni Palermiti, figlio del boss e capoclan Eugenio, lo scorso 29 gennaio è stato interrogato nel carcere di Secondigliano dove attualmente è detenuto. È stato lui stesso a chiederlo. Un colloquio di 7 ore in cui Giovanni ha confessato gli omicidi di Nicola De Santis e di Walter Rafaschieri, negando però di aver partecipato agli affari illeciti del clan. Non sono mancanti gli attimi di tensione, Palermiti Jr è infatti scoppiato in lacrime e ha chiesto scusa alle Istituzioni. 

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Mafia a Bari, si pente anche “Miki occhi blu”: Michelangelo Maselli fa tremare il clan Palermiti di Japigia

Il 30enne Michelangelo Maselli, vicino al clan Palermiti di Japigia e soprannominato “Miki occhi blu”, si è pentito ed è diventato un nuovo collaboratore di giustizia. È uno degli arrestati della maxi inchiesta “Codice Interno” della Dda di Bari che ha portato in cella 137 persone in cui è emersa l’infiltrazione dei clan mafiosi nel tessuto economico, sociale e politico della città.

“Ho maturato la decisione di collaborare con la giustizia per i fatti di cui io ed i miei familiari sono state vittime e ho deciso di cambiare vita anche per loro”, le parole proferite ai magistrati e riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno. I pm Antimafia lo avrebbero già interrogato nei giorni scorsi e Miki occhi blu avrebe già rivelato alcuni retroscena sugli agguati commessi a Japigia a gennaio e ad aprile 2017 in cui persero la vita i pregiudicati Giuseppe Barbieri e Nicola De Santis. Il primo fu ucciso perché iniziò a comprare la droga da Antonio Busco, rivale dei Palermiti, e non più da Domenico Milella, ex braccio destro del boss Palermiti, provocando così la reazione del clan di Japigia. La risposta di Buscopassò prima dall’omicidio di Giuseppe Gelao, in cui rimase ferito anche il nipote del boss Palermiti, e poi all’omicidio De Santis.

Mafia a Bari, il “re delle rapine” Angelo Falco finisce in carcere: la visita di Olivieri a casa sua mentre è ai domiciliari

L’attività investigativa svolta ha ampiamente dimostrato come il 62enne attinto dal provvedimento giudiziario sia un soggetto dalla notevole caratura criminale, ritenuto contiguo al clan “Parisi”, costantemente impegnato nel tessere relazioni criminali, nonostante stesse scontando una pena in regime di detenzione domiciliare.

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Sparatoria a Japigia, coinvolti 8 giovani: all’origine una lite tra rampolli delle famiglie mafiose baresi – I NOMI

Emergono nuovi dettagli sulla sparatoria avvenuta all’alba di martedì nel quartiere Japigia di Bari, in via Guglielmo Appulo, ai danni di un 20enne, rampollo della famiglia malavitosa dei Lafirenze (vicini ai Parisi-Palermiti). Su una delle due auto anche un 16enne, figlio di un noto boss del clan Strisciuglio.

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