Omicidio a Torre a Mare, sospetti su faida tra i clan Capriati e Strisciuglio: perquisizioni a Carbonara e Adelfia

La pista seguita dagli inquirenti è quella di un regolamento di conti tra clan, mentre viene esclusa al momento la pista di una guerra interna ai Capriati. C’è grande paura in merito alla possibile rottura degli equilibri che possa riaprire una faida tra i clan baresi. 

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Maxi inchiesta a Bari, indagini verso la fine: Olivieri scrive nel carcere di massima sicurezza il suo memoriale

Per Michele Piscitelli e Mirko Massari, accusati di aver venduto il proprio voto all’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la custodia in carcere è stata sostituita con quella ai domiciliari. Nelle prossime ore sono in programma le ultime discussioni sui ricorsi, poi le indagini si chiuderanno.

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Decaro in posa con la sorella del boss Capriati, la foto “dimenticata” e il commento shock: “Roba nostra”

L’editoriale prende vita dalla foto pubblicata sui social da Annalisa Milzi, figlia di Lisetta Capriati, sorella del boss Antonio e moglie del defunto Vincenzo Milzi. Una foto in cui si vede un Sindaco sorridente, assolutamente non imbarazzato e non a disagio dal contesto. Decaro abbraccia le due donne e si mette anche davanti al negozio quasi a “sponsorizzarlo”. Una foto già inquietante, resa ancora più inquietante dal commento di Vincent Capriati: “Roba nostra”.

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Oliveri trasferito nel carcere di massima sicurezza di Lanciano: in cella con un condannato a 22 anni per mafia

La sera prima dell’arresto Olivieri si trovava in tribuna dello stadio Via del Mare di Lecce per assistere alla sfida di Serie A tra la squadra pugliese e l’Inter, ma era sorvegliato già dai poliziotti che alle 3.30 del mattino seguente si sono presentati a casa sua. Da Brindisi è stato trasferito, il carcere di Lanciano è considerato solo un gradino più sotto rispetto al cosiddetto 41bis. 

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Maria Carmen Lorusso resta ai domiciliari, no al sequestro degli stipendi del Comune: “Sono soldi leciti”

Il Riesame ha negato il sequestro dello stipendio di febbraio percepito dall’ex consigliera. La Dda infatti aveva chiesto di sequestrare i circa 1700 euro che il Comune ha riconosciuto il 14 marzo alla Lorusso a titolo di gettoni di presenza di febbraio, prima del suo arresto avvenuto il 26 dello stesso mese.

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