Truffa delle orecchiette, Magistà senza vergogna: “Direttore fiero di non essere come te”

Il servizio andato ieri in onda su TeleNorba, sempre sulla storia delle orecchiette, è uno scempio. Non può essere definito in maniera diversa, anche perché è un duro attacco al lavoro di Quinto Potere e al nostro modo di fare giornalismo. In tantissimi ce lo avete segnalato. Ci ha pensato poi il direttore Magistà ad intervenire in studio e a peggiorare ancora di più la situazione. Diverse le ricostruzioni che ci lasciano senza parole e ci mortificano, a partire dal “piano studiato a tavolino” da chi ha dato il via all’inchiesta. Mai nessun nome, ma il chiaro riferimento è a noi di Quinto Potere.

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Dal giudice Mariano alla pm Ruggiero, minacce anche al direttore Magistà di Telenorba: “Ti ammazzo”

È Pancrazio Carrino, 42 anni presunto appartenente alla Sacra Corona Unita, l’uomo raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto responsabile e mandante di una serie di atti di violenza e minaccia, aggravati dal metodo mafioso, ai danni della giudice Maria Francesca Mariano e della pm Carmen Ruggiero, sotto scorta da settembre dopo aver firmato gli atti dell’inchiesta The Wolf contro la Sacra corona unita. Le minacce sarebbero state anche rivolte al giornalista Vincenzo Magistà, direttore di Telenorba. Il 42enne di San Pancrazio Salentino si trovava già detenuto nel carcere di Terni.

La gip presso il tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano e la pm antimafia Carmen Ruggiero nei mesi scorsi sono state destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte, e anche di tentativi di aggressione durante gli interrogatori. A Mariano lo scorso settembre venne recapitata anche una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto su cui era scritto ‘Così’: la testa dell’animale fu lasciata davanti alla porta della sua abitazione.

Secondo quanto ricostruito dalla Dda, Carrino il 21 novembre scorso avrebbe inviato una lettera direttore di Telenorba, Enzo Magistà, “al fine condizionare la sua attività professionale e di dissuaderlo dal dare ulteriore pubblicità ai fatti a suo carico fra cui la vicenda dello stupro della compagna del presunto mafioso”, si legge nelle carte.

“Sei sul tiro. Il vaso è colmo per inteso, fai cadere un ‘altra goccia e ti ammazzo. Oppure ammazzo chi ti è caro, o ancora un tuo collega del tuo T.G.”, o ancora “Ti spappolo il cervello”, “La vostra vita non mi costa niente”, “Per ora la priorità ce l’hanno i Magistrati, non posso avere tutto e subito, nella vita. Per ora campa e rifletti, prega Dio che la mia sete di vendetta si plachi con la sorte della Mariano e Procuratore Carmen Ruggiero, di solito sono uno che non si accontenta mai degli obiettivi che raggiunge”, le minacce riportate.