Malamovida a Bari, riflettori puntati sull’Umbertino: nuovi controlli dell’Arpa sull’inquinamento acustico

Il Comune di Bari ha rinnovato la convenzione con Arpa Puglia per la campagna di rilevamento del livello di inquinamento acustico legato alle zone principali della movida della città.

Secondo quanto filtra, l’Amministrazione Comunale sarebbe intenzionata a eseguire nuovi e ulteriori monitoraggi per la verifica del clima acustico nella zona Umbertina, tornata nuovamente al centro delle polemiche dopo lo sfogo di alcuni residenti.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, aveva firmato nei mesi scorsi un’ordinanza per disciplinare la movida nell’Umbertino sulla base proprio del risultato delle analisi condotte da Arpa con le centraline posizionate nelle vie della zona. 

Malamovida a Bari, tornano le polemiche e il “far west” all’Umbertino: il Comune valuta nuove ordinanze

Ritorno al passato? L’amministrazione comunale di Bari sta valutando l’ipotesi di adottare nuove contromisure dopo quanto accaduto nello scorso weekend nelle zone della movida della città, se nei prossimi giorni la “musica” non cambierà.

I residenti dell’Umbertino sono tornati a lamentarsi sui social, parlando di un ritorno al “Far West” e puntando il dito contro i gestori delle attività. Al centro della polemica dei residenti la mancata applicazione del patto di autoregolamentazione con il quale i gestori si erano impegnati al rispetto di alcune regole.

E non sono da escludere dietrofront da parte del Comune che potrebbe già nelle prossime ore pensare di rispolverare le ordinanze che hanno regolamentato la movida barese. Non solo l’Umbertino, osservati speciali anche i quartieri Poggiofranco, Libertà e Murat.

Malamovida all’Umbertino, follia a Bari: commerciante tenta di fermare una rissa e finisce in ospedale

Il titolare dell’Alma Vineria di Bari, locale situato in centro nella zona del Teatro Petruzzelli, è finito in ospedale dopo aver tentato di sedare una rissa scoppiata a pochi passi dalla sua attività.

A raccontare l’episodio sui social è il responsabile del comitato umbertino, Michele Maranghino. “Uno dei miei ragazzi del comitato salvaguardia Umbertino impegnato come Noise Ambassador, è stato portato in ospedale in ambulanza solo perché si è messo mezzo per fare da paciere in una discussione a mezzo isolato dalla sua attività, il suo intervento non era neanche dovuto in quanto gestore, è intervenuto per buon senso e civiltà, oltre che appartenenza alla città”, si legge nel post.

“Questo a dimostrazione che noi non possiamo e non riusciamo a sostituirci alla pubblica sicurezza per riconoscimenti e autorità. Ci abbiamo provato, lo abbiamo voluto noi per lavorare, cercando anche di sostituirci alle autorità ma mi rendo conto oggi che non possiamo – aggiunge -. Da presidente del comitato chiedo che la nostra forma di autoregolamentazione, sia comunque supportato dalla sicurezza che lo Stato, la regione, il comune devono fornire in ogni zona, e maggiormente in una zona che è considerata attenzionata”.

Bari, stop alle ordinanze antimovida all’Umbertino. Leccese: “Voglio dare fiducia ma prevalga il buon senso”

Basta strette e ordinanze per regolamentare la malamovida barese nel quartiere Umbertino di Bari. Ad annunciarlo il sindaco di Bari, Vito Leccese, nel corso dell’incontro “Costruiamo insieme le politiche della notte”, promosso dall’assessora alle culture Paola Romano in collaborazione con il “sindaco della notte”, Lorenzo Leonetti.

“Voglio dare fiducia sperando che prevalga il buon senso”, le parole del primo cittadino dopo i due mesi di sperimentazione e le due ordinanze firmate che hanno scatenato il dibattito tra commercianti, residenti, forze politiche e non solo. “Non volevo colpire i commercianti, ora ripartiamo insieme”, ha poi aggiunto.

Malamovida a Bari, l’ordinanza spacca in due l’Umbertino. La controproposta: “Mettiamo steward fuori dai locali”

Le associazioni di categoria che rappresentano le attività di food and beverage hanno proposto l’impiego di steward a loro carico, per contrastare il dilagare della malamovida nel quartiere Umbertino di Bari, cercare di mitigare gli assembramenti e il disturbo alla quiete pubblica e anche per allertare in tempo reale le forze dell’ordine al verificarsi di episodi significativi di pericolo per la sicurezza.

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Malamovida a Bari, l’ordinanza spacca in due l’Umbertino: incontro in Comune tra residenti e commercianti

Si è tenuto questa mattina, a Palazzo di Città, un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Vito Leccese, il comitato di residenti del quartiere Umbertino e le associazioni di categoria che rappresentano le attività di food and beverage interessate dal provvedimento a contrasto degli effetti negativi della movida nel quartiere.

La riunione, cui hanno partecipato anche l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli, l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, il direttore generale Davide Pellegrino, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo e il direttore del settore Polizia annonaria e Attività produttive Michele Cassano, è stata utile per un confronto sereno tra le parti interessate a poco meno di due settimane dall’emanazione dell’ordinanza sindacale.

Il sindaco di Bari, che ha inteso ribadire la connotazione sperimentale del provvedimento, ha voluto ascoltare le parti in causa per raccogliere le opinioni sull’ordinanza la cui architettura – ha ricordato – è stata in gran parte frutto di una proposta congiunta delle parti.

Mentre i residenti hanno espresso un giudizio positivo sui primi effetti del provvedimento, i rappresentanti degli esercenti hanno manifestato preoccupazione per un calo degli incassi, pur comprendendo la necessità di intervenire per limitare i fenomeni di aggregazione rumorosa dello spazio pubblico.

Sono stati esaminati anche altri provvedimenti analoghi adottati in diverse realtà urbane, nei quali l’oggetto delle restrizioni ha avuto come obiettivo il contenimento dell’asporto e il consumo su spazio pubblico di bevande alcoliche in orario notturno.

Nel corso dell’incontro, le associazioni di categoria dei pubblici esercizi hanno tuttavia richiesto un allentamento delle regole sugli orari, proponendo nel contempo l’impiego di steward a loro carico, per cercare di mitigare gli assembramenti e il disturbo alla quiete pubblica e anche per allertare in tempo reale le forze dell’ordine al verificarsi di episodi significativi di lesione alla sicurezza.

Nella consapevolezza che ogni attività di sicurezza privata non può porsi in contrasto con la libertà dei cittadini, l’amministrazione comunale ha chiesto alle associazioni di categoria di definire con maggiore precisione i contorni di tale proposta e il livello concreto di adesione da parte degli esercenti. Sul punto i rappresentanti di categoria si sono riservati di approfondire la questione.

Il sindaco ha anche annunciato che una prima stesura della bozza di regolamento sulle aree da sottoporre a tutela (per introdurre l’autorizzazione alle aperture di pubblici esercizi) sarà disponibile per gli incontri partenariali entro il mese di novembre.

Fino al termine di validità dell’ordinanza sindacale, l’amministrazione ha anche chiarito che il confronto con esercenti e residenti, aperto al contributo di chiunque abbia interesse, sarà svolto in modo permanente.

Malamovida a Bari, Gioventù Nazionale contro l’ordinanza di Leccese nell’Umbertino: “Città spenta dopo le 23”

“Gioventù Nazionale Bari esprime forte critica verso l’ordinanza del sindaco Leccese e del “sindaco della notte” Leonetti, che dallo scorso 16 ottobre ha imposto nuove limitazioni alla vita notturna barese. Il provvedimento non solo soffoca le opportunità di crescita e socialità per i giovani e le attività commerciali, ma compromette anche la vivacità del centro cittadino, che si spegne a partire dalle 23.00, costringendo i giovani a spostarsi fuori Bari, lasciando il centro deserto e non risolvendo il problema degli schiamazzi”. Inizia così il comunicato stampa di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, attivo su tutto il territorio nazionale con più di 50.000 iscritti.

Altre città italiane, pugliesi (es. Giovinazzo) ed europee sono riuscite a valorizzare il fenomeno della movida integrandola in zone più periferiche, dove le attività possono svolgersi in sicurezza senza penalizzare i residenti. Bari può seguire lo stesso modello, rafforzando e investendo in quartieri come Palese e Santo Spirito, dotati di spazi che potrebbero trasformarsi in poli di attrazione sicura e regolamentata per giovani e turisti.

Proponiamo inoltre la creazione di una “Consulta Comunale del Vivere Notturno” in cui siano coinvolti tutti i soggetti interessati: dalle associazioni dei commercianti e dei residenti dell’Umbertino alle associazioni giovanili, fino ai rappresentanti del turismo e delle forze dell’ordine. Una tavola di confronto permanente potrebbe finalmente aprire un dialogo serio e trovare soluzioni condivise che rispettino il diritto dei residenti alla tranquillità e il desiderio dei giovani di vivere la propria città.

Un’ulteriore misura fondamentale è il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL) notturno nei fine settimana. Una rete di trasporti attiva nelle ore serali non solo garantirebbe maggiore sicurezza, ma contribuirebbe anche a ridurre il rischio di incidenti, assicurando una mobilità sostenibile e sicura per chi vuole godere della vita notturna barese in modo responsabile.

Gioventù Nazionale Bari invita il sindaco Leccese a rivedere queste restrizioni e a immaginare insieme a noi una città diversa, capace di valorizzare il suo potenziale di attrattiva turistica e sociale, senza cedere a misure limitanti. La nostra città merita una movida vivace e inclusiva, rispettosa di tutti e lontana da regolamentazioni illiberali.

Malamovida a Bari, dall’Umbertino a Poggiofranco. Punto X sotto assedio: “Sindaco vogliamo dormire anche noi”

L’ordinanza contro la malamovida, applicata per il momento solo nell’Umbertino, sembra non aver risolto del tutto i problemi a Bari. Da dieci giorni è entrata in vigore e in effetti qualcosa sembra essere cambiata nella zona, ma i flussi di giovani si sono spostati ora in altre aree della città. Tra queste il quartiere Poggiofranco.

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