Siamo tornati a trovare Giovanni in ospedale e con lui abbiamo affrontato alcuni temi delicati inerenti alla sua vita privata.
Continue reading“Sei una scansafatiche”, rimprovera e picchia la figlia 16enne adottata: mamma indagata per maltrattamenti
La ragazzina ha confermato le accuse nei confronti della madre davanti alla giudice per le indagini preliminari. La prossima udienza è stata fissata il 9 aprile, intanto la ragazza è stata allontanata dalla casa familiare.
Continue readingOrrore ad Altamura, mamma e tre cuccioli gettati in un pozzo: “Aiutateci a capire chi è stato” – VIDEO
Grazie all’intervento degli attivisti della Sezione Lega Del Cane Altamura e dei Vigili del Fuoco, una mamma con 3 cuccioli sono stati salvati dopo essere stati abbandonati in fondo a un pozzo.
Continue readingDenuncia il marito violento, Elena tradita dal codice rosso: “Umiliata due volte salvate mia figlia”
Un tema a noi particolarmente caro è quella della lotta contro la violenza sulle donne. Recentemente abbiamo parlato della prima applicazione nel Barese del doppio braccialetto elettronico per stalker e vittima, ma purtroppo non sempre la legge tutela le vittime. Vi raccontiamo la storia di Elena, una donna greca ingannata dal codice rosso. “Voglio precisare subito che credo nella legge e nella giustizia – esordisce la donna -. Il 20 maggio ho presentato denuncia per i maltrattamenti ricevuti in casa da mio marito. Sono stata costretta a farlo perché altrimenti ci sarebbe stato un caso di omicidio e suicidio”. Sono parole forti quelle di Elena, ma ancora di più lo sono quelle dell’uomo in uno dei tanti audio inviati alla donna e che vi proponiamo nel servizio per inquadrare il più possibile il contesto.
La donna, madre di due figlie colpite da una malattia genetica, riprende a raccontare la vicenda. “La Polizia mi ha detto di stare tranquilla, ci hanno portato in una casa rifugio e detto che tutto sarebbe finito presto. La verità è che io e mia figlia maggiorenne, dal primo giorno della denuncia, siamo state lasciate al nostro destino. Hanno preso subito in carico invece il caso di mia figlia minore, in 15 giorni si è tenuta l’udienza nel Tribunale dei minori e ho scoperto di essere colpevole io stessa perché come genitore ho ricevuto botte davanti alle mie figlie. Noi mamme siamo umiliate due volte e dobbiamo combattere per dimostrare di essere buone madri. Fortunatamente la legge lo ha riconosciuto”.
Il codice rosso viene riconosciuto, ma il problema resta l’applicazione. “Per due mesi ho pianto chiedendo aiuto per mia figlia di 18 anni, per la legge è adulta e mi rispondevano che non potevo fare niente. Doveva fare la maturità , nessuno mi ascoltava, solo per mia figlia minore si sono mossi. Siamo stati lasciati soli, da affrontare i maltrattamenti ci siamo ritrovate ad affrontare l’assoluta povertà e la fame. Sotto la tutela del codice rosso ci siamo ritrovate in un posto dove non curano niente. Parliamo di un luogo chiuso, in cui sei prigioniera. Non ti comprano niente, neppure per le bambine. Mia figlia è stata chiusa in una stanza di questa casa rifugio, in piena estate e senza ventilatore. Senza televisore, senza pane e con quantità di cibo limitate. Mia figlia ha perso due chili, ora pesa 38 chili e deve affrontare un’operazione anche”.
Elena si è trasferita dalla casa rifugio ad una casa famiglia. Lavora per mantenere le sue figlie. La legge le permette di uscire per andare a lavorare, ma non la tutela. Elena insomma corre da sola il rischio di essere raggiunta dal marito sul posto di lavoro o durante il tragitto ed essere uccisa. “Se non mi danno niente, cosa devo fare? Devo far morire mia figlia di fame?”.  E non finisce qui perché da tempo ha diritto di entrare nell’abitazione dove si trova il marito riconosciuto violento. L’ordine del Giudice però non viene ancora rispettato, Elena aspettava di rientrare a casa. Sono passati diversi mesi e nessuno è ancora intervenuto. Il 1° dicembre è stato notificato l’allontanamento dell’uomo e come scadenza sono state fissate 48 ore. Sono passati 15 giorni e il marito è ancora lì, in casa. Elena è disperata e invoca aiuto, per lei stessa, per le due figlie e anche per il marito violento. “Sono viva solo perché mio marito non ha fatto quello che aveva detto, non grazie alla legge”, è la chiosa di Elena. Una frase che sicuramente fa impressione.
Cisternino, neonata muore dopo parto in casa: 35enne indagata per interruzione colposa di gravidanza
Sarà effettuata mercoledì 13 dicembre l’autopsia sul corpo della neonata, tragicamente scomparsa martedì scorso a Cisternino pochi minuti dopo essere venuta alla luce in casa.
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La versione sarebbe stata confermata anche dai familiari e dal compagno della 34enne che sarà dimessa domani.
Continue readingScuola, bimbo di 7 anni descrive il papà : “Fa male alla mamma”. Il tema finisce negli atti del processo
Il tema di un alunno della seconda classe di una scuola elementare pugliese è finito tra gli atti del processo in cui un uomo è accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie, aggravati dalla presenza proprio del figlio
Continue readingOmicidio a Francavilla, 6 persone rinviate a giudizio: tra loro c’è anche la mamma di Paolo Stasi – I NOMI
La gup del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore ha rinviato a giudizio sei persone al termine dell’inchiesta sull’omicidio di Paolo Stasi, compiuto a Francavilla Fontana il 9 novembre del 2022, e sulla presunta rete di spaccio di droga scoperta nel corso delle indagini.
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Il racconto alla nostra redazione: “I bambini tornano a casa con i lividi. Abbiamo parlato con la Preside, ma ci è stato detto che dobbiamo tenercelo”.
Continue reading“Nascosta 104 del bimbo sordo”, niente trasporto scolastico a mamma sola di 5 figli: “Non è giusto”
Rivolgiamo un appello al sindaco Decaro, all’assessore Romano e ai dirigenti della ripartizione della Pubblica Amministrazione affinché si possa intervenire subito e risolvere questa spiacevole situazione.
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