Il Garante regionale dei minori della Puglia, Ludovico Abbaticchio: “Si tratta di una misura di tutela che può trasformarsi in misura eccesiva e pericolosa”.
Continue readingCoronavirus, green pass un lontano ricordo: stop alle mascherine all’aperto
Da oggi, primo maggio, il green pass non sarà più obbligatorio, salvo l’ingresso nelle Rsa. In cinema, teatri, ristoranti e locali non si dovrà più esibire la certificazione verde, come anche per il lavoro.
Continue readingLockdown 2020, rincari fino al 4100% sulle mascherine: a Bari 5 imprenditori rischiano il processo – I NOMI
Avrebbero speculato sull’emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture centinaia di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari dal 41 al 4.100%. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque imprenditori per i reati, a vario titolo contestati, di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. Rischiano il processo Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Miliano con sede operativa a Surbo; Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara; Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl di Bari; Elio Rubino, legale rappresentante di Aesse Hospital srl di Bari. L’udienza preliminare inizierà il 20 maggio dinanzi alla gup del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis.
Stando alle indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore Roberto Rossi, sarebbero stati applicati sovrapprezzi via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, arrivando a vendere mascherine del valore di poche decine di centesimi fino a oltre 20 euro ciascuna. La Guardia di finanza ha accertato, per quanto riguarda la Sterimed, che la società avrebbe stipulato con la Asl di Bari un contratto per la fornitura di 500mila «mascherine e analoghi dispositivi di protezione individuale – si legge nell’imputazione – senza avere la materiale disponibilità dei dispositivi al momento dell’offerta, cosiddetta vendita allo scoperto», tanto è vero che ne furono consegnate solo 50mila, «con ricarichi sul prezzo via via crescenti nel corso dei diversi passaggi della filiera commerciale, in tal modo imponendo sul mercato un prezzo progressivamente maggiorato e largamente superiore a quello ordinario di vendita praticato prima dell’emergenza, applicando prezzi fuori mercato e ricarichi sino al 41,38%», «approfittando delle necessità di protezione sanitaria nel tempo di emergenza epidemiologica».
Per quanto riguarda la società Servizi Ospedalieri, il contratto con la Asl di Bari prevedeva la vendita di 1 milione di mascherine Ffp2 (poi effettivamente ne furono consegnate 199 mila) con rincari sino al 62,5% e un «danno all’ente – scrive la Procura – rappresentato dall’averlo privato dei presidi individuali di protezione, merci di prima necessità a causa dell’emergenza Covid». Le accuse rivolte agli imprenditori Canosino e a Rubino riguardano vicende collegate legate all’acquisto di mascherine dalla Cina pagate 36 centesimi dalla 3MC, poi rivendute a circa 6-7 euro alla Penta, la quale, a sua volta, le avrebbe vendute alla Aesse Hospital al doppio, con rincari complessivi superiori al 4mila%. Un ulteriore soprapprezzo del 49% sarebbe stato applicato dalla società barese alle Asl di Bari, Taranto, Lecce, Brindisi e al Policlinico di Foggia, per l’acquisto di circa 38 mila mascherine al costo di 18-20 euro cadauna, per oltre 730 mila euro complessivi.
Antonio e Tino rischiano di restare a Firenze: sul treno regionale la mascherina Ffp2 è a piacere
Come sempre, all’italiana, le regole non vengono rispettate e il rispetto di queste dipendono sempre di più solo dai controlli, che non sempre ci sono, e non dall’etica morale e civile di ognuno di noi.
Continue readingCoronavirus, green pass e mascherine: ecco le nuove regole
Il 31 marzo finisce lo stato di emergenza. Dal primo aprile nuovi allentamenti per il ritorno alla normalità.
Continue readingMascherine scadenti e banchi rotanti. La preside: “Accumulati ovunque uno spreco colossale”
“Continuano ad arrivare e non le possiamo neanche buttare perché sono state mandate al Ministero”. La lamentela arriva da una preside di un liceo barese, ma come lei tante altre scuole hanno la stessa problematica: montagne di cartoni pieni di mascherine chirurgiche. “Oltre al fatto che sono quelle scomode, ma nelle scuole adesso sono obbligatorie le FFP2 e quindi queste non servono a nulla”.
Data la quantità di cartoni, che crediamo sia uguale in ogni scuola italiana, è chiaro che siamo davanti a uno spreco di soldi pubblici ingiustificato. “Anziché mandare le mascherine, sarebbe meglio spendere in sanificatori d’aria per evitare che si possa scatenare un’altra pandemia”.
Oltre alle mascherine, c’è anche la questione dei famosi banchi con le rotelle. “Questi, a differenza delle mascherine, li abbiamo ordinati noi e li usioamo nei laboratori e nell’auditorium per garantire il distanziamento, ma nelle classi sono inutilizzabili. Qualsiasi ragazzo vedrebbe in questi un motivo di distrazione e quindi è impensabile poterli usare in luoghi dove ci vuole concentrazione”.
Bari 118, rifiuti pericolosi in quantità dpi contati: topi e disagi nelle postazioni disastrate
Mentre l’Italia si prepara dal 31 marzo a salutare lo stato di emergenza, purtroppo c’è da fare i conti con le condizioni pietose in cui si ritrovano le postazioni 118 nel Barese.
Continue readingCoronavirus, stop alle mascherine all’aperto: obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo
Da oggi, 11 febbraio, stop alle mascherine all’aperto e riaprono le discoteche. Dal 10 marzo sarà possibile far visita ai parenti in ospedale
Continue readingCoronavirus, dall’11 febbraio stop mascherine all’aperto in tutta Italia: Speranza firma l’ordinanza
Bisognerà indossarle solo in caso di assembramenti mentre restano obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo, data che per ora coincide con la fine dello stato di emergenza.
Continue readingCoronavirus, quarta ondata al capolinea. L’annuncio: “Basta mascherine all’aperto in tutta Italia dall’11 febbraio”
Ad annunciarlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “I cittadini da due anni rispettano le restrizioni, è arrivato il momento di dare un segnale positivo”.
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