Spia i conti bancari, nei guai ex dipendente Intesa Sanpaolo di Bitonto: tra loro Emiliano e Meloni. Inchiesta a Bari

Un bitontino risulta indagato per aver spiato migliaia di conti bancari, tra qui quelli della premier Meloni, di sua sorella Arianna, del suo ex compagno Giambruno e dei ministri Santanché e Crosetto.

Ma non solo. Nella lista ci sono anche il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, Ignazio La Russa, Raffaele Fitto, Luca Zaia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, i nomi di alcuni sportivi, militari e imprenditori. L’inchiesta è curata dalla Procura di Bari, come riportato dal quotidiano Domani. Lo scorso 8 agosto il funzionario della banca è stato licenziato, ma rischia grosso dopo aver violato nel norme sulla privacy. L’indagine è nata dalla denuncia di un correntista, resta da capire perché lo abbia fatto e se ci sono altre persone coinvolte.

“Neonazista e poveretta”, la premier Meloni ritira la querela e Canfora accetta la rimessione: processo chiuso

La Procura di Bari ha chiesto il proscioglimento del filologo Luciano Canfora, rinviato a giudizio ad aprile per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni. La richiesta è arrivata dopo che la difesa di Canfora (avvocato Michele Laforgia) ha comunicato l’accettazione della remissione di querela, notificata da Meloni lo scorso 30 settembre insieme alla revoca della costituzione di parte civile.

Meloni aveva querelato Canfora dopo che il filologo, nel corso di una conferenza nel liceo scientifico “Fermi” di Bari del 2022, l’aveva definita “neonazista nell’anima”. Ad aprile Canfora era stato rinviato a giudizio. La remissione di querela è stata trasmessa al Tribunale di Bari dalla difesa della presidente Meloni lo scorso 30 settembre e oggi in udienza il legale del professor Canfora, l’avvocato Michele Laforgia, ha depositato l’accettazione della querela. Il giudice si è riservato.

“Neonazista e poveretta”, la premier Meloni ritira la querela contro lo storico Canfora: salta il processo a Bari

Giorgia Meloni fa un passo indietro e ritira la denuncia contro il filologo e storico Luciano Canfora, imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier. I fatti risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica era Mario Draghi.

Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “trattata come una mentecatta pericolosissima”. Il processo si sarebbe dovuto tenere il 7 ottobre dinanzi al giudice monocratico Pasquale Santoro.

Fiera del Levante, Meloni in videomessaggio: “Sud locomotiva dell’Italia”. Emiliano attacca: “Errore non essere qui”

“L’assenza della premier Meloni” alla Fiera del Levante “è dovuta probabilmente anche al fatto che qui in Puglia non trova gente che la applaude senza critica, qui avrebbe trovato la verità. Quando il premier sfugge alla verità danneggia se stesso dal mio punto di vista. E comunque avrebbe avuto una accoglienza rispettosa e collaborativa”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai cronisti arrivando in Fiera del Levante per la cerimonia d’inaugurazione dell’87esima edizione.

“Sfuggire a questo evento così importante per il Mezzogiorno – ha aggiunto – secondo me è stato un errore. Fermo restando, ovviamente, che le giustificazioni per un premier sono infinite, nel senso che il presidente del Consiglio avrà cose importanti da fare, però anche Bari, la Fiera e la Puglia sarebbero state importanti”.

La premier ha poi parlato attraverso un videomessaggio. “Quest’anno il sud è stato la locomotiva economica dell’Italia a differenza degli anni passati quando quasi sempre era il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova e chiara e intendiamo seguirla, cioè dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore”.

“Nel 2023 – ha aggiunto la premier Meloni – il pil del Sud è cresciuto più della media nazionale, l’occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al resto d’Italia, gli investimenti sono cresciuti del 50%. Il mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni permettendo all’Italia di piazzarsi al quarto posto della classifica mondiale dell’export scavalcando prima la Corea del sud e poi il Giappone”.

Il governo ha messo in campo “tanti mattoni di una strategia più ampia per rispondere al protagonismo del Mezzogiorno che non chiede assistenzialismo, sussidi, mancette elettorali, ma chiede di essere messo nelle condizioni di competere ad armi pari con il resto della nazione”. “Troppo spesso – ha evidenziato – il Mezzogiorno in passato è stato considerato una zavorra, ma in realtà è la grande vera opportunità di crescita dell’Italia. A noi spetta il compito di liberare il suo potenziale immenso e inespresso, con investimenti, con la spinta infrastrutturale necessaria per ridurre il divario con il resto d’Italia”.

Fiera del Levante a Bari, la premier Meloni salta l’inaugurazione: ora è ufficiale. Al suo posto il ministro Urso

l ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parteciperà, sabato 28 settembre alle ore 10, alla cerimonia di inaugurazione dell’87esima Fiera del Levante, a Bari. Lo comunica la prefettura in una nota.

Non sarà presente, invece, la premier Giorgia Meloni. La cerimonia sarà preceduta alle ore 9 dalla solenne deposizione della corona di alloro presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari, alla presenza del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.

Fiera del Levante, sabato l’inaugurazione: Meloni verso il forfait. Prima volta per Leccese, l’ultima per Emiliano?

Non è ancora ufficiale, ma la premier Giorgia Meloni non sarà presente all’inaugurazione della 87esima Fiera del Levante in programma sabato 28 settembre a Bari. Nessun riferimento nella sua agenda personale, si tratterebbe della terza edizione di fila senza il premier. L’ultimo Giuseppe Conte nel 2020 in piena epoca Covid. Si attende dunque solo l’ufficialità.

Sarà la prima volta di Leccese, forse l’ultima di Emiliano (resta da sciogliere il nodo sull’ipotesi di un eventuale terzo mandato da presidente della Regione Puglia). La Premier Meloni è attesa a Bari comunque a fine ottobre per la firma del Patto di coesione, a margine del Festival delle Regioni che si svolgerà dal 19 al 22 ottobre al teatro Piccinni.

Comitato per la Palestina: “Contesteremo premier Meloni in Fiera a Bari il governo è complice del genocidio”

Il comitato per la Palestina e contro le guerre manifesterà il 28 settembre davanti all’ingresso della Fiera del Levante a Bari, dalle ore 9, quando ci sarà la cerimonia inaugurale della campionaria alla quale è attesa la premier Giorgia Meloni. Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere sotto il consolato israeliano, ma che è stata spostata poi di fronte al teatro Petruzzelli, il referente del comitato, Bobo Aprile, ha spiegato: “Ieri abbiamo avuto un diniego a stare sotto il consolato israeliano, che non è una presenza neutra ma abbastanza inquietante per i legami che esprime e realizza in Puglia anche con l’aiuto delle istituzioni regionali”.

Con la manifestazione, ha aggiunto Aprile, intendiamo “contestare il governo Meloni perché è ipocrita, appoggia Israele, le guerre in Ucraina, il riarmo e noi siamo fortemente contrari alle loro politiche, è in corso una guerra che mira a decimare il popolo palestinese”. Inoltre, ha evidenziato, “il governo sta varando un decreto sicurezza per cui pensiamo che una manifestazione del genere, quella del 28 settembre, poi non si potrà più fare perché saremo tutti agli arresti. E’ una deriva autoritaria”.

Taysir Hasan, della comunità palestinese di Puglia e Basilicata, ha aggiunto che “c’è un genocidio in atto, molto feroce, riconosciuto dalla maggior parte del mondo a parte qualche paese occidentale. Tra questi c’è l’Italia il cui governo è complice perché continua a mandare le armi a Israele con cui vengono ammazzati i palestinesi. Bisogna fermare il genocidio dopodiché si ragiona e ognuno deve avere i suoi diritti nel rispetto delle leggi internazionali e dei diritti dell’uomo”. Edoardo Del Monte, di Cambiare rotta, ha detto infine che “parteciperemo alla manifestazione con l’obiettivo di rompere la complicità che il nsotro governo e le nostre università intrattengono con l’apparato militare e industriale di Israele che sta compiendo il genocidio del popolo palestinese”.

L’Italia indica il ministro Fitto come commissario europeo, l’annuncio della premier Meloni: “Scelta dolorosa”

Il governo italiano indica il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto come commissario europeo: lo ha annunciato, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri.

“Oggi stesso – ha detto Meloni nel corso del Cdm – comunicherò alla presidente von der Leyen il nome” di Raffaele Fitto come commissario europeo “e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria”.

“Si tratta – avrebbe detto ancora la premier – di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni – ha aggiunto -. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati”.

Vieste, annega per tenere a galla la nipotina. Premier Meloni: “Un pensiero sentito per la coraggiosa Savina”

“Il mare era agitato e la corrente stava trascinando via Savina e la nipotina di tre anni mentre stavano facendo il bagno nelle acque del Gargano, a Vieste. Vedendo la bambina in difficoltà, la nonna non ci ha pensato due volte: l’ha messa al riparo tenendola a galla con la testa fuori dall’acqua. Grazie a quell’atto di amore la bimba ora è salva, ma Savina purtroppo non ce l’ha fatta. Il mio cordoglio ai suoi cari e a tutta la comunità di Vieste, e un pensiero sentito a questa coraggiosa donna che ha sacrificato se stessa per salvare la vita di sua nipote”.

Questo il post pubblicato dalla premier Giorgia Meloni in memoria di Savina Disanti, la 57enne che ha cercato in tutti i modi di tenere a galla la nipotina di tre anni e mezzo che veniva trascinata via dalla corrente. La piccola si è salvata, lei però non ce l’ha fatta ed è morta annegata. Savina era molto conosciuta e apprezzata a Vieste per le sue molteplici attività culturali che l’hanno vista protagonista, oltre che per la sua attività di libraia.

Entrambe erano già in mare insieme – come accertato dalla Capitaneria di porto – con altri tre familiari, due bambini e un ragazzo. All’improvviso il mare si è agitato e la corrente ha trascinato Savina e la nipotina lontano dagli altri. A quel punto Savina ha tenuto la piccola con la testa fuori dall’acqua mentre lei, probabilmente a causa di un malore provocato dallo sforzo, è annegata. Sulla spiaggia c’era anche suo marito che si è tuffato ed è riuscito a raggiungere gli altri tre membri della famiglia che erano più vicini. Mentre Savina e la nipote, portate lontano dalla corrente, sono state recuperate da un uomo a bordo di un gommone allertato da un altro bagnante che aveva notato la donna con la testa sott’acqua. È stato quest’ultimo a praticare alla 57enne un massaggio cardiaco sperando di poterla salvare. Ma la donna non ce l’ha fatta.

 

G7 in Puglia, la soddisfazione della Meloni: “Ho fatto mangiare mozzarelle e panzerotti ai leader del mondo”

“Qui facciamo le polemiche anche quando gli altri ci fanno i complimenti perché siamo abituati così, tutti gli altri ci hanno fatto i complimenti per uno dei G7 meglio riusciti nella storia dei G7”. Così la premier Giorgia Meloni ha elogiato l’organizzazione del G7 che si è tenuto nei giorni scorsi in Puglia.

“Rivendico di avere organizzato un G7 all’altezza della reputazione italiana, rivendico di averlo fatto in una regione del Sud anche per smontare i pregiudizi che abbiamo letto su alcuni media internazionali fino a qualche giorno prima del summit e rivendico di avere fatto mangiare mozzarelle intrecciate a mano e panzerotti ai leader – ha aggiunto -. Volevo un borgo globale e sono contenta che ci siano state le mozzarelle annodate a mano, le signore che facevano i bracciali con i noccioli di ulivi colpiti dalla Xylella”.