Terremoto politico a Taranto, finisce l’era Melucci. Prefetto sospende il Consiglio comunale: arriva commissaria

Il prefetto di Taranto, Paola Dessì, ha sospeso il Consiglio comunale del capoluogo in attesa dell’emanazione del decreto di scioglimento da parte del presidente della Repubblica e ha nominato commissario per la provvisoria gestione dell’ente fino a nuove elezioni Giuliana Perrotta, che “ha ricoperto – è detto in una nota – numerosi incarichi nell’amministrazione civile dell’Interno, sia come Prefetto in sede che presso il Ministero”.

Il provvedimento si è reso necessario a seguito delle dimissioni contestuali di 17 consiglieri comunali su 32, “circostanza che – viene spiegato – ha determinato il venir meno dell’integrità strutturale minima” dell’assise.

Successivamente si sono dimessi ulteriori due consiglieri. Termina in anticipo, così come era accaduto nella consiliatura precedente, il secondo mandato del sindaco Rinaldo Melucci, che era stato eletto a giugno 2022 in quota Pd, sostenuto da un’alleanza di centrosinistra, con il 60 per cento dei voti.

Dopo l’apertura del primo cittadino a Italia Viva la maggioranza è mutata e diversi consiglieri hanno lasciato i partiti di appartenenza diventando civici per rimanere accanto al sindaco.

Terremoto politico a Taranto, sciolto il Consiglio Comunale. Fine del secondo mandato di Melucci: cosa accade ora

Sono state depositate all’ufficio protocollo del Comune di Taranto le dimissioni contestuali di 17 consiglieri su 32 che determineranno lo scioglimento anticipato del consiglio comunale e comportano la fine del secondo mandato del sindaco Rinaldo Melucci.

Il documento con le firme sarà trasmesso al segretario generale del Comune che a sua volta lo invierà al prefetto di Taranto Paola Dessì per le successive determinazioni.

Sarà nominato un commissario fino alle nuove elezioni che saranno fissate tra maggio e giugno. La raccolta firme è avvenuta in tempo utile per consentire ai tarantini di tornare alle urne tra poche settimane e non attendere la scadenza del 2027. Melucci fu eletto in quota Pd nel giugno del 2022, supportato da un’alleanza di centrosinistra, con il 60 per cento dei voti.

Dopo l’apertura del primo cittadino a Italia Viva la maggioranza è mutata e diversi consiglieri hanno lasciato i partiti di appartenenza diventando civici per rimanere accanto al sindaco. Le fibrillazioni sono proseguite e si è giunti alla raccolta di 17 firme, 8 del centrodestra e 9 eletti nelle fila del centrosinistra.