Comunali 2024, Michele Laforgia, contro le primarie: “La criminalità dirige i voti”

“Non sono disponibile a fare le primarie. Penso che la democrazia sia un lavoro e voglio togliere da questa città l’ipoteca che hanno i portatori e compratori di voti. Non si governa una città facendo accordi ai tavolini del bar e firmando cambiali”. A dirlo è il noto avvocato penalista Michele Laforgia che è pronto a candidarsi come sindaco di Bari alle prossime amministrative nella coalizione di centrosinistra.

Per il penalista le primarie sono manovrate da quella criminalità organizzata che domina sui territori. “Lo dimostrano gli atti giudiziari pubblici. C’è qualcuno che ha il coraggio di dire che primarie nel 2024 a Bari sarebbero un esercizio di democrazia?”. Accuse forti che metterebbero in grande difficoltà il Partito Democratico che ha proposto tre nomi, ovvero l’onorevole Marco Lacarra e gli assessori comunali Paola Romano e Pietro Petruzzelli. L’invettiva contro le primarie non sarebbe piaciuta al governatore pugliese Michele Emiliano. Si deciderà tutto al tavolo politico di coalizione convocato tra il 20 e il 22 novembre.

 

Amministrative a Bari, Michele Laforgia si candida per il dopo Decaro: apertura al Pd ma niente primarie

L’avvocato Michele Laforgia candidato sindaco di Bari. L’annuncio del leader della Giusta Causa è arrivato al termine della riunione della Convenzione 2024, assemblea che riunisce associazioni e alcuni partiti del centrosinistra tra cui il M5S, Psi, Verdi, Sinistra Italiana e Italia Viva.

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