Taranto, crolla solaio in una palazzina: calcinacci sfiorano una culla. Bimbo di pochi mesi salvo per miracolo

In una palazzina a Taranto la notte scorsa è crollato il solaio nella stanza da letto di un appartamento al secondo e ultimo piano, dove vive da solo un anziano di 75 anni.

L’uomo, a quanto si è appreso, si è salvato perché era andato in bagno, altrimenti sarebbe stato travolto dalle macerie. A cascata è crollata anche una parte del solaio nell’appartamento sottostante.

Calcinacci di grandi dimensioni hanno sfiorato una culla con all’interno un bimbo di pochi mesi e i genitori del piccolo. Tutti i residenti della palazzina, che di trova in via Capecelatro angolo via D’Alò Alfieri, si sono riversati per strada e non potranno rientrare nelle loro abitazioni prima delle verifiche strutturali. Non si registrano feriti.

Le immagini dall’alto documentano quanto accaduto con la stanza priva di soffitto, completamente invasa dai detriti. Ingenti i danni anche all’appartamento al primo piano.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per le operazioni di messa in sicurezza, i carabinieri, la polizia locale, i tecnici del Comune e il personale dei Servizi sociali che si è attivato per trovare una sistemazione provvisoria agli sfollati. La zona è stata transennata e chiusa al traffico. Sono in corso accertamenti per stabilire le cause esatte del crollo ed eventuali responsabilità.

Bari, scricchiolii prima del crollo: tre operai e famiglia con due bimbi salvi per miracolo. Dubbi sui lavori avviati

“Quello che è successo è che il palazzo è crollato dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione, il che fa pensare che questi lavori non siano stati fatti a regola d’arte. Ma questo lo vedranno i tecnici. C’è un nesso di causalità da verificare”. A dirlo è il dirigente del Comune di Bari, Davide Pellegrino.

“Da un punto di vista amministrativo la pratica è stata fatta regolarmente – aggiunge -. L’ordinanza del febbraio 2024 dava 7 giorni di tempo per puntellare e mettere sicurezza, il 29 febbraio era stato accertato che il palazzo era stato puntellato, recintato ed era stato inibito l’accesso alle persone. Ci sono state frizioni, non sappiamo se tra i condomini o tra il condominio e le ditte che avrebbero dovuto fare i lavori”.

Secondo quanto emerso, alcune persone sono salve per miracolo. Tra loro tre operai che erano al lavoro nel cantiere e una famiglia con due bambini. Il crollo è stato preceduto da alcuni scricchiolii che sono stati avvertiti da chi era dentro il palazzo. Tutto è stato confermato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Si cerca ancora la 74enne dispersa Rosalia De Giosa, ancora sotto le macerie. Sul posto anche i figli.

La Procura di Bari ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di crollo colposo, al momento nei confronti di ignoti, dopo il cedimento del palazzo che si è verificato ieri sera tra via Pinto, via De Amicis e via De Robertis nel quartiere Carrassi. Nella serata di ieri la Scientifica della Polizia, intervenuta sul posto, ha raccolto i primi elementi con rilievi e fotografie che potranno essere utili per i successivi approfondimenti.

In giornata saranno ascoltati i primi testimoni e si comincerà ad acquisire la documentazione relativa alla situazione della palazzina, a partire dall’ordinanza di sgombero firmata il 24 febbraio dall’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, mentre sono stati già acquisiti i filmati delle videocamere di sorveglianza comunali installate nella zona. Il cantiere era stato aperto dalla ditta Dell’Aera Costruzioni di Casamassima, a cui il condominio di via De Amicis aveva affidato lavori per 570mila euro.