Acquaviva, troppa attesa in Pronto Soccorso. Aggredisce medico e guardia giurata: arrestato 17enne

Una nuova aggressione si è verificata nella serata di ieri al Pronto Soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva. Un ragazzo minorenne di una comunità di recupero ha aggredito prima il medico e poi la guardia giurata intervenuta per calmare gli animi.

La guardia è stata spinta ed è caduta. Sul posto sono intervenute due auto dei carabinieri, il 17enne è stato arrestato a 48 ore di distanza dal suo 18esimo compleanno.

Si trovava in ospedale con il tutore, ha iniziato a perdere la pazienza a causa dell’attesa e ha deciso poi di prendersela con il personale medico e la guardia giurata.

 

Acquaviva, prima resezione epatica con il robot Da Vinci Single Port: primato italiano per l’ospedale Miulli

Già nella prima settimana di attività con il nuovo sistema, cinque pazienti hanno potuto beneficiare delle straordinarie potenzialità della piattaforma: tre interventi di tipo oncologico in ambito urologico e due interventi oncologici nella chirurgia epatobilio-pancreatica, mostrando immediatamente le enormi potenzialità e vantaggi offerti dalla tecnologia avanzata.

In particolare, per la prima volta in Italia, l’equipe di Chirurgia Epatobiliopancreatica, Mininvasiva e Robotica del Miulli, guidata dal Prof. Riccardo Memeo, ha eseguito con successo una complessa resezione epatica utilizzando il Da Vinci Single Port. L’intervento, altamente innovativo e delicato, è stato realizzato su una paziente di 50 anni affetta da neoplasia della colecisti, trattata radicalmente attraverso resezione epatica e colecistectomia. La paziente ha potuto essere dimessa dopo soli due giorni, in condizioni generali ottime e senza complicanze post-operatorie.

Il sistema Da Vinci Single Port rappresenta un autentico passo avanti nella chirurgia robotica mininvasiva: grazie a un unico braccio robotico multi-snodato che opera attraverso una singola incisione, la procedura riduce sensibilmente l’invasività rispetto alla chirurgia robotica tradizionale, che normalmente richiede fino a quattro incisioni. Questo innovativo approccio consente ai pazienti un recupero estremamente più rapido, una degenza ospedaliera significativamente abbreviata, una riduzione del rischio di infezione ospedaliera e un precoce ritorno alle normali attività quotidiane.

Anche l’U.O.C. di Urologia del Miulli diretta dal prof. Giuseppe Mario Ludovico, che vanta una consolidata esperienza nella chirurgia robotica da Vinci fin dal 2005, ha beneficiato in maniera determinante dall’arrivo del Single Port. La configurazione unica di questo sistema, con un solo accesso chirurgico, rende possibili interventi altamente precisi ed efficaci su prostata e reni, organi che richiedono una particolare abilità chirurgica, data la loro specifica conformazione anatomica e gli spazi ridotti in cui si opera.

Dal 2009 ad oggi, l’Ospedale Miulli ha eseguito ben 6.305 interventi chirurgici con la tecnologia robotica Da Vinci avvalendosi di tutte le generazioni di questa tecnologia innovativa, dimostrando una continua evoluzione e un impegno costante nella cura dei pazienti.

Acquaviva, aggressioni al Miulli. Infermieri minacciati e picchiati dalla figlia di una paziente: scatta la denuncia

Attimi di panico e tensione ieri al Pronto Soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva dove due infermieri, di 29 e 34 anni, sono stati aggrediti dalla figlia di una paziente.

La donna è arrivata in ospedale in condizioni non preoccupanti, la figlia ha però iniziato ad alzare la voce e a minacciare un’infermiera. Poi ha rifilato uno schiaffo al collega, intervenuto per calmarla, prima di lasciare la madre sul posto e fuggire a bordo di un’auto.

L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri. Tre giorni di prognosi per l’infermiere colpito, solo uno per l’infermiera.

Intervento chirurgico in ritardo di un mese, 62enne muore: primario e due medici del Miulli a processo

Il direttore del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) e due dirigenti medici sono stati rinviati a giudizio, a Bari, con l’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario in relazione alla morte del 62enne barese Paolo de Scisciolo, avvenuta nella struttura lo scorso 23 aprile. La decisione è stata presa oggi dal gup Francesco Vittorio Rinaldi.

A processo – che inizierà il 2 febbraio 2026 davanti alla giudice Valentina Tripaldi – sono dunque finiti il direttore del reparto, Francesco Decembrino, e i medici Nicola Castellaneta e Domenica Firenti, avvicendatisi nei turni di servizio durante la degenza di de Scisciolo, come si legge nel capo d’imputazione.

Secondo quanto ricostruito dalla pm Silvia Curione, che ha coordinato le indagini, nonostante la colonscopia di controllo (il paziente era affetto da colite, ndr) avesse evidenziato la necessità di un intervento chirurgico quale unica alternativa terapeutica possibile alla luce del fallimento della terapia farmacologica, i medici avrebbero omesso ‘di dare indicazione di intervento di colectomia, poi effettuato ‘inutilmente il 19 aprile, ‘proseguendo il trattamento farmacologico.

In questo modo, avrebbero determinato ‘un grave e progressivo peggioramento clinico, sino all’insorgenza del megacolon tossico che determinava la morte, avvenuta per ‘shock settico secondario a megacolon tossico correlato ad una malattia infiammatoria del colon’.

La necessità dell’intervento chirurgico sarebbe stata nota ‘quantomeno a partire dal 26 marzo scorso, ma l’intervento fu appunto eseguito quasi un mese dopo. I fratelli della vittima sono assistiti dall’avvocato Mario Malcangi.

Evento raro ad Acquaviva, due sorelle partoriscono lo stesso giorno: il Miulli festeggia i cuginetti Matilde e Giovanni

Nonostante i dieci anni di differenza, due sorelle di Toritto hanno vissuto un’esperienza straordinaria ieri all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Entrambe hanno partorito lo stesso giorno e nello stesso reparto. Protagoniste Angela e Grazia Casamassima. Alle 9.49 è nata Matilde, figlia di Angela e Mimmo, alle 18.39 è nato Giovanni, figlio di Grazia e Pasquale. I due cuginetti sono nati nello stesso giorno, mese e anno e si trovano nella stessa stanza. Un evento che ha provocato grande emozione in tutto l’ospedale.

Premio Covid non percepito dai dipendenti del Miulli, la denuncia di FIALS e NURSIND: “Sacrosanto diritto”

“Le segreterie territoriali di Bari delle OO.SS. FIALS e NURSIND con la presente sono a segnalare che il personale dipendente dell’E.E.F. Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba), a tutt’oggi non ha ancora percepito gli emolumenti economici rivenienti dal c.d. premio covid relativo al periodo marzo – maggio 2020, un ristoro economico regolarmente percepito da personale in servizio presso gli enti sanitari pubblici”. Inizia così il comunicato congiunto dei sindacati FIALS e NURSIND.

“Giova rammentare che in piena emergenza pandemica, proprio l’E.E. F. Miulli, per il tramite della abnegazione e professionalità del proprio personale dipendente, ha contribuito in maniera tangibile, a far fronte a tutte le quotidiane ed urgenti richieste assistenziali del territorio – si legge nella nota -. A tal proposito e a più riprese, la stessa Regione Puglia, ha riferito che proprio per gli Enti Ecclesiastici (e a tra questi l’E.E. F. Miulli), erano state destinate risorse economiche maggiorate destinate alla remunerazione del personale dipendente impegnato nell’emergenza Covid. Poiché ad oggi e nonostante i numerosi solleciti proposti dalle scriventi OO.SS. territoriali, l’E.E. F. Miulli, non ha ancora provveduto a quanto di competenza ovvero a liquidare le competenze economiche relative al premio covid in favore del proprio personale dipendente, con la presente si chiede con la massima urgenza la convocazione di un incontro congiunto finalizzato a superare eventuali criticità che ostano ad adempiere a soddisfare un sacrosanto diritto del personale del predetto nosocomio che ribadiamo debba essere considerato alla STESSA stregua del personale dipendente degli enti sanitari pubblici”.