Non accetta l’omosessualità del figlio, picchia e minaccia di morte lui e la moglie: arrestato papà medievale a Foggia

Minacciava di morte la moglie e il figlio ventenne, in particolare da quando il giovane aveva rivelato la propria omosessualità, e contestava alla donna di sostenere la scelta di vita del figlio. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia un uomo è stato arrestato a Foggia sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura. La Polizia sottolinea come “la misura cautelare sia stata adottata all’esito di diversi interventi da parte del personale della squadra volanti della Questura di Foggia che hanno consentito agli investigatori della squadra mobile di ricostruire una situazione familiare particolarmente allarmante, poiché caratterizzata da diversi episodi di violenza fisica e psicologica ai danni della moglie e del figlio ventenne”. Stando a quanto ricostruito dalla polizia, già in passato l’uomo avrebbe dimostrato una tendenza ad assumere atteggiamenti iracondi durante litigi sorti per futili motivi.

Cocaina in auto per incastrare l’amante della moglie: a processo gli avvocati baresi Loprieno e Filograno

Il primo, papabile candidato del centrodestra come sindaco di Bari alle prossime amministrative, ha chiesto di essere processato con il rito abbreviato. Gli altri due invece con rito ordinario. Loprieno, eletto nel 2019 con la lista Decaro, è consigliere comunale in carica e punta alla ricandidatura.

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Saldatore specializzato affamato a 50 anni: in viaggio verso il Nord

La storia di Nicola, il saldatore specializzato senza cibo e senza lavoro, ha commosso tutta la nostra community. In redazione sono arrivate diverse offerte di aiuto e proposte di lavoro, ma in giro di poche ore siamo qui per fornirvi subito novità importanti. Nicola ha deciso di partire per il Nord, dopo aver riallacciato i rapporti con l’azienda e aver riflettuto sulla nostra proposta di aiuto. Ci siamo presi carico infatti di accudire sua moglie fino a quando non troverà una sistemazione adeguata anche per lei. “Non vedo l’ora di andarmene”, dice un carico Nicola. Gli abbiamo consegnato 50 euro per le prime spese che dovrà affrontare durante il viaggio, lo abbiamo salutato con la promessa di sentirci al più presto non prima di avergli augurato buona fortuna.

Colpisce la moglie con un pugno e poi tenta di soffocarla: arrestato 57enne nel Tarantino

Un 57enne di Carosino nel Tarantino è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri per maltrattamenti e percosse nei confronti della moglie. Secondo quanto riferito dalla vittima, gli episodi di violenza duravano ormai da diversi anni. L’altra sera l’uomo, appena rientrato a casa, al culmine dell’ennesima lite, avrebbe aggredito la moglie, colpendola al volto con un pugno, per poi stringerle la gola come per soffocarla. La donna, scalza, è riuscita a fuggire e a rifugiarsi dai vicini, dove ha potuto chiedere l’intervento dei carabinieri. E’ stato così ricostruito il lungo calvario della donna, costretta a subire con frequenza quasi giornaliera violenze e aggressioni fisiche e verbali.

Stefano Tacconi ricoverato a San Giovanni Rotondo, migliorano le condizioni. La moglie: “Qui per Padre Pio”

Continua a migliorare circondato dall’affetto della sua famiglia e delle tante persone che gli vogliono bene. Da ieri sera è ricoverato nell’ospedale Casa sollievo della sofferenza, a San Giovanni Rotondo, dove proseguirà la riabilitazione fino a settembre. L’ex portiere della nazionale e della Juventus, Stefano Tacconi, a più di un anno dall’emorragia cerebrale che lo ha colpito durante un evento benefico, mandandolo in coma, si conferma un campione anche nella vita. E suo figlio Andrea, conversando con l’ANSA, spiega che il sogno, appena possibile, è quello di “portarlo allo stadio per fare un giro di campo, così almeno saluta tutte le persone che gli sono state vicine in questo periodo”.

Tacconi, 66 anni, “è molto determinato”. E a sostenerlo nel cammino verso la totale guariglione ci sono “milioni di persone anche dall’estero: amici, tifosi, ex calciatori – sottolinea Andrea – con un affetto incredibile che non ci aspettavamo e che ci aiuta molto”. I traguardi raggiunti sono notevoli: “Cammina sempre con un supporto, però è migliorato molto. Ultimamente – racconta suo figlio – mi ha detto ‘me la sono vista brutta’, ha capito che è stata una cosa grave quella che ha avuto”. E il fatto che sia uno sportivo sicuramente gli sta dando una mano: “Essere abituato ad allenarsi lo aiuta ad affrontare la riabilitazione.

Anche i dottori – riferisce Andrea – dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava”. Quanto alla decisione di venire in Puglia, dopo le cure al don Gnocchi di Milano, è sua moglie Laura a spiegare che “la scelta di essere qui, nell’ospedale di Padre Pio, è stata fortemente voluta da Stefano e dalla mia famiglia per il legame che ci ha sempre unito. Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore. Il tragitto sarà ancora lungo ma essere in questo posto ci dà molta forza e molto coraggio”