Un 57enne di Carosino nel Tarantino è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri per maltrattamenti e percosse nei confronti della moglie. Secondo quanto riferito dalla vittima, gli episodi di violenza duravano ormai da diversi anni. L’altra sera l’uomo, appena rientrato a casa, al culmine dell’ennesima lite, avrebbe aggredito la moglie, colpendola al volto con un pugno, per poi stringerle la gola come per soffocarla. La donna, scalza, è riuscita a fuggire e a rifugiarsi dai vicini, dove ha potuto chiedere l’intervento dei carabinieri. E’ stato così ricostruito il lungo calvario della donna, costretta a subire con frequenza quasi giornaliera violenze e aggressioni fisiche e verbali.
Stefano Tacconi ricoverato a San Giovanni Rotondo, migliorano le condizioni. La moglie: “Qui per Padre Pio”
Continua a migliorare circondato dall’affetto della sua famiglia e delle tante persone che gli vogliono bene. Da ieri sera è ricoverato nell’ospedale Casa sollievo della sofferenza, a San Giovanni Rotondo, dove proseguirà la riabilitazione fino a settembre. L’ex portiere della nazionale e della Juventus, Stefano Tacconi, a più di un anno dall’emorragia cerebrale che lo ha colpito durante un evento benefico, mandandolo in coma, si conferma un campione anche nella vita. E suo figlio Andrea, conversando con l’ANSA, spiega che il sogno, appena possibile, è quello di “portarlo allo stadio per fare un giro di campo, così almeno saluta tutte le persone che gli sono state vicine in questo periodo”.
Tacconi, 66 anni, “è molto determinato”. E a sostenerlo nel cammino verso la totale guariglione ci sono “milioni di persone anche dall’estero: amici, tifosi, ex calciatori – sottolinea Andrea – con un affetto incredibile che non ci aspettavamo e che ci aiuta molto”. I traguardi raggiunti sono notevoli: “Cammina sempre con un supporto, però è migliorato molto. Ultimamente – racconta suo figlio – mi ha detto ‘me la sono vista brutta’, ha capito che è stata una cosa grave quella che ha avuto”. E il fatto che sia uno sportivo sicuramente gli sta dando una mano: “Essere abituato ad allenarsi lo aiuta ad affrontare la riabilitazione.
Anche i dottori – riferisce Andrea – dicono che la sua fortuna è aver sempre giocato a calcio, il suo fisico è diverso da quello degli altri pazienti. Ci vorrà del tempo, però ci sta mettendo la buona volontà come quando giocava”. Quanto alla decisione di venire in Puglia, dopo le cure al don Gnocchi di Milano, è sua moglie Laura a spiegare che “la scelta di essere qui, nell’ospedale di Padre Pio, è stata fortemente voluta da Stefano e dalla mia famiglia per il legame che ci ha sempre unito. Abbiamo la consapevolezza che per Stefano sia stata la decisione migliore. Il tragitto sarà ancora lungo ma essere in questo posto ci dà molta forza e molto coraggio”
Monopoli, 54enne travolta e uccisa dal padre. Mariangela nel 2014 ai Carabinieri: “È un uomo violento”
La moglie di Vincenzo Formica, l’86enne di Monopoli che il 2 giugno ha investito e ucciso la figlia 54enne Mariangela al termine di una lite, lo aveva denunciato per maltrattamenti.
Continue readingPicchia con schiaffi e calci la moglie davanti ai figli: arrestato marito violento nel Tarantino
Intervenuti in seguito a una richiesta d’aiuto arrivata al 112, i militari hanno appurato che la vittima, che presentava evidenti lesioni al volto, sarebbe stata da tempo oggetto di ripetute violenze e vessazioni da parte dell’uomo.
Continue readingGetta alcol sul volto della moglie e le dà fuoco: caccia all’uomo. Grave 32enne al Perrino di Brindisi
Una donna di 32 anni è ricoverata in gravi condizioni al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi dopo che il marito, di nazionalità marocchina, le ha gettato sul volto alcol dandole fuoco.
Continue readingTragedia a Torre Canne, malore mentre fa il bagno: turista tedesco muore davanti alla moglie
Tragedia a Torre Canne dove un turista tedesco di 80 anni si è sentito male mentre era in acqua. Alcuni bagnanti, allertati dalle urla della moglie, lo hanno portato a riva dopo averlo visto galleggiare. I bagnini hanno iniziato a massaggiarlo, sul posto poi è intervenuta l’automedica Mike della postazione 118 di Fasano. I disperati tentativi di rianimarlo e salvarlo non sono andati a buon fine, l’uomo è deceduto. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e la Guardia Costiera in attesa del magistrato.
Duplice omicidio a Torremaggiore, la moglie del killer: “Mio marito non era da solo spariti 6mila euro da casa”
La rivelazione di Tefta Malaj, la 39enne che la notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi nella sua abitazione a Torremaggiore, in provincia di Foggia, è stata ferita dal marito Taulant, il killer di sua figlia Jessica e del 51enne Massimo De Santis, il vicino di casa che riteneva avesse una relazione con sua moglie.
Continue readingDuplice omicidio a Torremaggiore, la moglie dell’assassino: “Con Massimo solo un’amicizia mio marito era possessivo”
“Mio marito era un uomo possessivo, talmente geloso che mi impediva di avere contatti esterni e di uscire da casa per andare a prendere un caffè con le amiche”. Sono le parole rilasciate da Tefta Malaj, la donna accoltellata dal marito Taulant Malaj, nel corso dell’audizione che si è tenuta in giornata in ospedale. La moglie dell’assassino ha confermato la dinamica del duplice omicidio della figlia Jessica e di Massimo De Santis, emersa precedentemente sia dal racconto dello stesso uomo che dalla visione dei filmati registrati dalle telecamere. Tefta ha negato la relazione con De Santis, parlando invece di una semplice amicizia. Sull’arma del delitto ha affermato di non aver mai visto quel coltello e che probabilmente il marito se l’era procurato precedentemente. La donna ha poi raccontato di aver preteso l’installazione delle telecamere in casa, nel soggiorno e in camera da letto, per controllare l’uomo dopo aver saputo delle molestie sessuali che sua figlia Jessica ha subito da quando aveva 14 anni. I suoi funerali potrebbero essere celebrati in Albania.
“Grasso e sfigato”, 40enne di Corato assolto dalle accuse di maltrattamento: “La vera vittima della moglie era lui”
Viene assolto dalle accuse di stalking, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, violazione degli obblighi di assistenza familiare e, durante il processo, si scopre che la vera vittima in famiglia era lui. Protagonista dell’assurda vicenda un 40enne di Corato, assolto con formula piena dalle accuse dal giudice del Tribunale di Trani perché “il fatto non sussiste”. La richiesta del pm era di 3 anni di reclusione.
Durante il processo è emerso che in più di un’occasione la moglie, anche davanti a parenti e figlio piccolo, lo avrebbe chiamato “grasso e sfigato”. La donna viene descritta come una figura che “aveva sempre assunto comportamenti scorretti anche nelle occasioni conviviali, ogniqualvolta non era stata accontentata dal marito, dimostrando di non accontentarsi mai, malgrado il marito facesse di tutto per accontentarla”. La giudice ha inoltre evidenziato il buon comportamento del 40enne, un buon lavoratore, un buon padre e un buon marito. La donna avrebbe anche detto al figlio di “non mangiare la pasta altrimenti sarebbe diventato grasso e brutto come il padre”, oltre a dire al suo ex marito che si sarebbe rifatta una vita perché bella, al contrario di lui che portava sfortuna.
Duplice omicidio a Torremaggiore, la moglie dell’assassino: “Sono viva perché mio marito mi credeva morta”
Sono le parole rilasciate in un’intervista a La Stampa da Tefta Malaj, la donna che è riuscita a sfuggire alla furia omicida del marito Taulant Malaj. L’uomo ha ucciso a coltellate il suo presunto amante, il pasticciere 51enne Massimo De Santis, e la figlia 16enne Jessica.
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