Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, oggi si chiude il cantiere: sarà attivato entro la prima metà del 2025

Si chiude oggi il cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, in provincia di Bari, anche se per l’attivazione servirà ancora tempo per l’acquisto di arredi e attrezzature. “Oggi è il giorno del fine lavori per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano – commenta il commissario di Azione in Puglia, Fabiano Amati – c’è un’enorme soddisfazione per il lavoro fatto, spesso da visionari, scansando tutto lo scetticismo. C’è qualche dispiacere per ritardi ingiustificati, realizzati senza un minimo di capacità d’immedesimarsi nella vita di migliaia di persone, prive di un ospedale per malattie gravi e tempo-dipendenti nel raggio di 130 chilometri, da Bari a Brindisi. Ora avanti con arredi e attrezzature, nella speranza di vederli in funzione entro i primi sei mesi del 2025”.

Adesso “che l’edificio è concluso – conclude Amati – c’è la prima parte dei grazie, a chi ha collaborato con me sin dalla proposta di prima delibera della Giunta regionale e a chi – sino a oggi – ha fronteggiato, nei limiti del possibile, gli effetti più dannosi di qualche magagna che ancora deve essere giustiziata: il fine lavori non coincide con l’amnistia”.

Nuovo ospedale Monopoli-Fasano in ritardo, verifica ogni mese. Amati: “Doppio turno in orari notturni e festivi”

“Come ripetuto spesso, c’è un leggero ritardo rispetto al cronoprogramma con termine di ultimazione dei lavori al 25 aprile 2023. E di tale ritardo ha preso atto il responsabile unico del procedimento, che in tal senso ha emesso un ordine di servizio per lavori su più turni e in orari notturni e festivi. Poiché siamo nelle fasi finali, dunque, la Commissione procederà con verifiche mensili e non più bimestrali.” Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati, passando nei giorni scorsi dal PD ad Azione. “Gli stati d’avanzamento lavori di settembre e ottobre segnalano un ritardo di produzione oscillante tra 1 e 1,5 milioni di euro. Al netto delle più varie motivazioni, comprese quelle meramente dialettiche, il motivo più rilevante è l’attuale organico medio della forza lavoro, attestata a 170 unità; obiettivamente insufficienti per raggiungere l’obiettivo. In questo senso mi sembra opportuna la decisione di ordinare all’impresa appaltatrice doppi turni, lavoro notturno e festivo, con la conseguente possibilità di irrigare penali in caso di mancato adeguamento. In ogni caso, da questo momento le nostre verifiche non avranno più la scadenza bimestrale ma mensile, così da intervenire prontamente per collaborare nel rimuovere i problemi o sanzionare i ritardi”