Monopoli, marijuana dalla California pagata in bitcoin e spacciata tramite Telegram: un arresto

Acquistava sostanze stupefacenti, in particolare marijuana, dalla California e la faceva arrivare fino a Monopoli, in provincia di Bari, pagandola con i bitcoin per poi smistarla sul territorio nazionale organizzando le consegne al dettaglio attraverso canali Telegram.

Il responsabile, residente a Monopoli, è stato arrestato dalla guardia di finanza di Bari in esecuzione di una misura cautelare in carcere disposta dal tribunale per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Contestualmente è stato eseguito il sequestro di circa 80mila euro, derivanti dall’attività illecita, finalizzato a una confisca allargata.

Le indagini hanno permesso di fare luce su un’organizzazione dedita al traffico internazionale di droga. L’indagato aveva infatti individuato un canale di approvvigionamento negli Stati Uniti, che faceva capo a una società della California attiva nel commercio di ricambi per moto. Destinataria dei pacchi con all’interno la droga era invece una persona vicina all’indagato, ma inconsapevole del suo coinvolgimento. L’indirizzo indicato per la consegna era, infatti, falso.

Il corriere contattava il numero telefonico riportato nelle informazioni di tracciamento, accordandosi con l’indagato su un luogo di consegna improvvisato al momento. Le utenze sono risultate intestate a cittadini stranieri non censite all’anagrafe. Una volta ricevuta la merce, questa veniva smistata attraverso corrieri nazionali. L’uomo è stato portato nel cercare di Bari.

Un milione di ricavi non dichiarato, blitz della Finanza a Monopoli: sequestrati 350mila euro a una società

Beni per 350mila euro, tra saldi di conti correnti, quote societarie, auto e immobili, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a una società di Monopoli operante nel settore di installazioni di vetrate e infissi.

L’azienda, secondo la tesi della Procura, non avrebbe presentato le dichiarazioni annuali negli anni tra il 2016 e il 2020, e avrebbe anche occultato parte delle scritture contabili.

In totale la società non avrebbe dichiarato oltre un milione di euro di ricavi, evadendo così direttamente circa 350mnila euro tra imposte dirette e Iva. Gli amministratori della società sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili.

Monopoli, travolge e uccide la figlia dopo lite: l’88enne Vincenzo Formica è morto e il processo viene chiuso

L’88enne di Monopoli Vincenzo Formica, che si trovava a processo davanti alla corte d’Assise di Bari con l’accusa di aver ucciso la figlia Mariangela, investendola con l’auto, la sera del 2 giugno 2023, è deceduto lo scorso 28 dicembre, mentre si trovava agli arresti domiciliari in una struttura assistenziale siciliana.

Nella giornata di ieri la Corte d’Assise ha dunque dichiarato l’estinzione del processo per “morte del reo”. Secondo l’accusa quella sera, al termine di un violento litigio con la figlia relativo alle cure da prestare alla moglie malata di Alzheimer, Formica sarebbe salito sulla sua Seat Ibiza e avrebbe investito la donna, 54enne, passandole sopra con l’auto.

Dopo l’investimento si sarebbe allontanato dalla villa, nella contrada Laghezza di Monopoli. A chiamare i soccorsi, allarmati dalle urla della donna e dai rumori, furono alcuni vicini. I carabinieri, intervenuti intorno alle 20, fermarono subito Formica, nel frattempo rientrato a casa. La vicenda è apparsa più complicata, lo stesso uomo era stato denunciato dalla figlia e della moglie nel corso degli anni per maltrattamenti in famiglia.

 

 

Inquinamento ambientale, sequestrato stabilimento industriale a Monopoli di 10mila metri quadri: c’è un indagato

La Guardia costiera di Bari ha sequestrato uno stabilimento industriale “insalubre”, di circa 10mila metri quadri, nella periferia di Monopoli. La struttura era adibita principalmente a trattamenti e finiture di alluminio e semilavorati. Una persona è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di inquinamento ambientale, le condutture infatti compromettono la qualità dell’acqua e dell’aria della zona, ma anche di esercizio non autorizzato e dunque abusivo relativo allo scarico di acque reflue industriali, abbandono e gestione illecita di rifiuti, oltre all’emissione di sostanze pericolose.

Tutte condizioni che avrebbero consentito un oggettivo vantaggio economico per l’attività dello stabilimento. Le indagini sono state avviate nel 2021, quando molti residenti della zona hanno manifestato malesseri per il cattivo odore.

Andrea Esse dal carcere alla musica, online “La mia storia”: la droga e le truffe (1)

Dal carcere alla musica, il riscatto dopo una vita dannata e alcuni errori pesanti. Vi raccontiamo la storia del rapper Andrea Esse. Siamo andati a trovarlo a Monopoli. Nella prima parte della lunghissima intervista, divisa in tre parti, ci parla degli inizi della sua vita da strada e di come si è avvicinato al mondo della criminalità dall’età di 13/14 anni nonostante avesse alle spalle una famiglia estranea a queste dinamiche. Le prime canne, la ricerca costante del rischio, l’ingresso nel mondo dello spaccio, il consumo di sostanze stupefacenti, il primo reato all’età di 16 anni, il primo arresto, gli altri guai, il carcere e i primi passi con la musica.

Monopoli, tragedia sfiorata sulla ss16. Auto abbatte pompa di benzina e provoca incendio: donna ferita – FOTO

Tragedia sfiorata nella notta in una stazione di servizio sulla ss16, all’altezza di Monopoli Sud, dove un’auto si è schiantata contro una colonnina, sradicando la pompa della benzina. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco per soccorrere la donna e spegnere l’incendio creatosi dopo l’impatto. Fortunatamente solo ferite lievi e tantissimo spavento per la donna al volante.

Dalla Francia a Monopoli, scompare alla vigilia del matrimonio del figlio: Armando ricoverato in ospedale a Roma

Armando, il 57enne di Monopoli che aveva fatto perdere le tracce da giorni, si trova ricoverato nell’ospedale Santo Spirito a Roma. L’uomo, che lavora in Francia, il 10 dicembre è partito per raggiungere i familiari nel paese barese in vista del matrimonio del figlio che abbiamo raggiunto e intervistato per diffondere il loro appello. Dopo aver perso la coincidenza a Milano, ha comunicato di trovarsi alla stazione Tiburtina di Roma. La cella del suo telefono è poi risultata agganciata alla stazione Tiburtina intorno alle ore 9:10. Da quel momento, le comunicazioni con il figlio e con i familiari si sono interrotte e non si sono più avute notizie di lui.