Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, oggi si chiude il cantiere: sarà attivato entro la prima metà del 2025

Si chiude oggi il cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano, in provincia di Bari, anche se per l’attivazione servirà ancora tempo per l’acquisto di arredi e attrezzature. “Oggi è il giorno del fine lavori per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano – commenta il commissario di Azione in Puglia, Fabiano Amati – c’è un’enorme soddisfazione per il lavoro fatto, spesso da visionari, scansando tutto lo scetticismo. C’è qualche dispiacere per ritardi ingiustificati, realizzati senza un minimo di capacità d’immedesimarsi nella vita di migliaia di persone, prive di un ospedale per malattie gravi e tempo-dipendenti nel raggio di 130 chilometri, da Bari a Brindisi. Ora avanti con arredi e attrezzature, nella speranza di vederli in funzione entro i primi sei mesi del 2025”.

Adesso “che l’edificio è concluso – conclude Amati – c’è la prima parte dei grazie, a chi ha collaborato con me sin dalla proposta di prima delibera della Giunta regionale e a chi – sino a oggi – ha fronteggiato, nei limiti del possibile, gli effetti più dannosi di qualche magagna che ancora deve essere giustiziata: il fine lavori non coincide con l’amnistia”.

Baby escort a Bari, da Poggiofranco a Monopoli: la mappa di hotel e b&b. Il personale “chiudeva un occhio”

Dove avvenivano gli incontri e dove venivano consumati i rapporti con le baby escort baresi? I racconti delle 16enni hanno permesso alla Polizia di tracciare la mappa di hotel di lusso e b&b scelti.

“In un albergo di corso Cavour abbiamo avuto rapporti sessuali con un uomo di circa cinquant’anni”, racconta una di loro. Ma non solo, incontri sono stati organizzati anche in un hotel in zona San Francesco, in b&b situati in via Principe Amedeo, in via Abate Gimma, in due appartamenti a Poggiofranco (di proprietà di un’avvocatessa) e in una struttura a Monopoli. Altri incontri sono stati organizzati anche nella Bat, a Lecce e qualche volta addirittura a Roma e Milano.

Il personale delle varie strutture spesso chiudeva un occhio nonostante le ragazzine fossero accompagnate da uomini adulti, anche se in qualche occasione sarebbero state anche fermate. Il proprietario dell’hotel situato nella zona di San Francesco, ad esempio, ha ammesso di non aver mai controllato i documenti delle ragazze. Il motivo? “Per loro garantiva chi pagava la camera”, le sue parole.

Monopoli, 83enne muore in ospedale: donato il fegato. Per l’Asl Bari è il terzo prelievo d’organi del 2024

Si è concluso stanotte alle ore 3,45, nell’Ospedale di Monopoli, il prelievo del fegato da un paziente 83enne in morte cerebrale. È l’esito, coronato da successo, di una giornata di intenso lavoro in cui è stata impegnata l’équipe di Anestesia e Rianimazione del “San Giacomo”, diretta dal dott. Nicola D’Onghia. L’assenso dei familiari del deceduto ha dato il via alla macchina della donazione, una complessa procedura in cui è stato coinvolto il personale del Blocco operatorio e del Centro di Rianimazione (dove il paziente era ricoverato), gli specialisti neurologi e il Laboratorio di Patologia clinica, con la supervisione del coordinatore per la donazione dott. Maximiliano Galizia e il coordinamento della Direzione medica di presidio (diretta dal dott. Alessandro Sansonetti), per eseguire gli accertamenti e le verifiche di idoneità dell’organo finalizzati al prelievo.

Un percorso non semplice, il secondo portato a termine nell’Ospedale di Monopoli da quando – soltanto a dicembre scorso – è entrato ufficialmente nella rete del Coordinamento Regionale Trapianti, reso possibile grazie alla generosità e all’altruismo dei familiari del donatore. A tutti loro va il sentito ringraziamento della Direzione generale della ASL Bari, così come all’impegno del personale coinvolto che, ancora una volta, ha messo in mostra competenza, dedizione e capacità di lavoro d’équipe, caratteristiche e qualità fondamentali per donare una speranza di vita migliore ai tanti pazienti in lista di attesa per un trapianto.

Un modello che va rinforzandosi progressivamente, forte anche di una “cultura della donazione” sempre più matura e diffusa e all’attività di sensibilizzazione del Coordinamento Aziendale per la Donazione Organi e Tessuti e Trapianti. Con quest’ultima donazione, infatti, salgono a tre i prelievi d‘organo portati a termine nel 2024 nei centri abilitati della ASL Bari che, oltre a Monopoli, comprendono gli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari (un prelievo ciascuno nel 2024) e l’Ospedale della Murgia di Altamura.

“La verità su Aesthetic Franco” (2): il chirurgo presentato come un guru e le liposuzioni a crudo

Continuano il racconto del testimone. Ci parla del suo arrivo in clinica e delle operazioni a raffica con anestesie locali, confermando di fatto tutto quello che ci è stato raccontato dalle vittime e il ruolo attivo di altri protagonisti già citati nella nostra inchiesta.

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“La verità su Aesthetic Franco” (1): la clinica Reho, la morte di Alessia e l’arrivo del pagliaccio

Iniziamo a parlare della clinica Reho di Monopoli. Accendiamo i riflettori sulla struttura privata dove l’allegro chirurgo ha effettuato alcuni dei suoi interventi. Il suo “sbarco” avviene poco dopo la tragica scomparsa nella struttura privata dell’influencer biscegliese 37enne Alessia Ferrante.

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