Tragedia nel Foggiano, schianto tra due auto sulla provinciale 45: un morto e due feriti

È di un morto e due feriti il bilancio di un incidente avvenuto lungo la strada provinciale 45, in provincia di Foggia. Secondo la ricostruzione dell’accaduto, sono due le auto coinvolte.

Sul posto stanno operando i carabinieri e le ambulanze del 118 che hanno trasportato in codice rosso i due feriti all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. La vittima aveva 42 anni.

Tragedia a Ceglie Messapica, frontale tra due auto: muore 34enne. Un ferito grave

Christian Caramia, 34enne di Cisternino, è morto in seguito ad un incidente stradale che si è verificato poco fa a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.

L’uomo è stato soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale a Brindisi, ma è morto pochi minuti dopo il suo arrivo in pronto soccorso.

Nell’impatto frontale tra una mini Cooper ed una Hyundai è rimasto ferito anche un altro uomo condotto in codice rosso nella stessa struttura sanitaria del capoluogo messapico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale per i rilievi.

Macabra scoperta a Lecce: 48enne toscano trovato morto in un b&b del centro storico

Macabra scoperta a Lecce dove, nella giornata di ieri, il corpo senza vita di un 48enne di origini toscane è stato rinvenuto dai vigili del fuoco in un b&b del centro storico in via delle Bombarde.

La vittima abitava da qualche tempo in città, a lanciare l’allarme i familiari. Il 48enne non rispondeva da giorni. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi e resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per tutti gli accertamenti del caso.

Macabra scoperta a Bari, barboncino senza vita in mare: la proprietaria rischia multa e fino a 18 mesi di carcere

Un barboncino è stato trovato sabato sera senza vita nelle acque del lungomare di Bari, nel tratto antistante l’Albergo delle Nazionali. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale che ha allertato subito il reparto veterinario dell’Asl, per l’animale però non c’è stato nulla da fare. È stato recuperato dalla battigia già morto.

L’autopsia ora stabilirà le cause del decesso e se il barboncino è morto in acqua o prima. Tramite il microchip è stata identificata la proprietaria. La donna rischia una multa, dai 5 ai 30 mila euro, e una reclusione da 3 a 18 mesi per l’articolo 544ter del Codice penale.

Le sanzioni sono previste per “chi, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”.

Tragedia nel Foggiano, schianto frontale tra due auto sulla provinciale 25: muore 45enne. Un ferito

È di un morto e un ferito il bilancio di un incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la strada provinciale 45 che unisce San Giovanni Rotondo a Foggia.

Stando a quanto si apprende, la vittima è un uomo di 45 anni originario del Kosovo. Due le autovetture coinvolte, che si sarebbero scontrate frontalmente.

Sul posto stanno operando vigili del fuoco e carabinieri, per la ricostruzione precisa della dinamica. I sanitari del 118 hanno trasportato in ospedale, nella cittadina di San Pio, la persona rimasta ferita.

Gravina, donati gli organi dell’operaio morto. Una poesia per Michele: “Non possiamo che dirti grazie”

La Direzione dell’Ospedale Miulli ha reso noto nei giorni scorsi che sono stati donati gli organi dell’operaio di Gravina di Puglia, venuto a mancare prematuramente all’età di 59 anni, dopo essere stato coinvolto in un incidente di lavoro nel Palazzetto dello Sport di Santeramo.

Debora Cirasola, sua concittadina, ha voluto dedicare una poesia a Michele Mandolino. Grazie al suo consenso per la donazione degli organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone.

Di seguito la poesia:

Il tuo, un gesto d’amore
e un abbraccio alla Vita.
Il tuo, un gesto eroico….
una fiammella di luce e speranza,
il dono di una rinascita.
Il tuo, un atto di generosità e altruismo.
Una mano protesa verso il prossimo.
Un’ancora di salvezza altrui.
Un nobil gesto che,
vale più di mille parole al vento.
Tu, della porta accanto,
hai donato nuova Vita.
Uno spiraglio di luce in un vicolo cieco.
Un raggio di sole in una buia notte.
Una scia luminosa di umanità.
E, noi, non possiamo che, dirti grazie.
Ciao Michele.

Neonato trovato morto a Bari: dalla culla termica non è partita chiamata a don Antonio Ruccia

La chiamata dalla culla termica della chiesa san Giovanni Battista di Bari e diretta al cellulare del parroco non è mai partita quando è stato lasciato il neonato poi trovato senza vita la mattina del 2 gennaio scorso.

Il neonato, che aveva circa 20 giorni, sarebbe stato lasciato vivo. È quanto emerso dagli ultimi accertamenti svolti dagli inquirenti che indagano per abbandono di minore a carico di ignoti e omicidio colposo nei confronti del parroco don Antonio Ruccia, e del tecnico Vincenzo Nanocchio che installò la culla nel 2014 e lo scorso 14 dicembre ne cambiò l’alimentatore in seguito ad alcuni blackout.

Il parroco, sin dall’inizio, aveva detto come la chiamata al suo cellulare – l’unico collegato con la culla – non fosse mai arrivata, e la circostanza ha trovato riscontri nelle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dalla pm Angela Morea e condotte dalla squadra mobile di Bari. Dall’analisi dei tabulati telefonici è infatti emerso come la chiamata, probabilmente per un malfunzionamento dei sensori della culla, non sia mai partita.

Sulle apparecchiature del locale in cui si trovava la culla sono stati svolti degli accertamenti che hanno dimostrato alcune criticità. La prima riguarda proprio il materassino della culla i cui sensori, normalmente attivati dal peso, non sono risultati perfettamente funzionanti. La seconda riguarda il climatizzatore della stanza, che emetteva aria fredda – e non calda – probabilmente a causa di una perdita di gas. Il piccolo, da quanto emerso dall’autopsia, sarebbe morto per ipotermia. La relazione finale dei consulenti nominati dalla Procura sulle apparecchiature del locale verrà depositata entro venerdì.

Neonato morto nella culla termica a Bari, Leccese non riesce a voltare pagina: “Martirio di una comunità sconfitta”

“Nel celebrare oggi San Sebastiano martire, sento di dirvi che di fronte a quel corpicino esanime, ho pensato al martirio di una comunità sconfitta, ferita al cuore per non essere riuscita a cogliere il disagio di una mamma né a offrire una speranza di vita”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, nel corso della messa per la ricorrenza di San Sebastiano, patrono della Polizia locale, officiata nella Basilica di San Nicola di Bari. Il primo cittadino ha voluto ricordare il neonato trovato senza vita lo scorso 2 gennaio nella culla termica che si trova vicino alla chiesa di San Giovanni Battista e di cui sabato scorso sono stati celebrati i funerali.

“Oggi non voglio nascondervi la commozione che ho provato – ha dichiarato Leccese – quando ho pregato davanti alla piccola bara bianca di Angelo”, nome scelto per il piccolo, morto quasi certamente per ipotermia a causa di un guasto al tappetino della culla termica, che non ha fatto scattare gli allarmi, e al climatizzatore della stanza, dal quale è uscita aria fredda.