Malamovida a Bari, riflettori puntati sull’Umbertino: nuovi controlli dell’Arpa sull’inquinamento acustico

Il Comune di Bari ha rinnovato la convenzione con Arpa Puglia per la campagna di rilevamento del livello di inquinamento acustico legato alle zone principali della movida della città.

Secondo quanto filtra, l’Amministrazione Comunale sarebbe intenzionata a eseguire nuovi e ulteriori monitoraggi per la verifica del clima acustico nella zona Umbertina, tornata nuovamente al centro delle polemiche dopo lo sfogo di alcuni residenti.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, aveva firmato nei mesi scorsi un’ordinanza per disciplinare la movida nell’Umbertino sulla base proprio del risultato delle analisi condotte da Arpa con le centraline posizionate nelle vie della zona. 

Malamovida a Bari, tornano le polemiche e il “far west” all’Umbertino: il Comune valuta nuove ordinanze

Ritorno al passato? L’amministrazione comunale di Bari sta valutando l’ipotesi di adottare nuove contromisure dopo quanto accaduto nello scorso weekend nelle zone della movida della città, se nei prossimi giorni la “musica” non cambierà.

I residenti dell’Umbertino sono tornati a lamentarsi sui social, parlando di un ritorno al “Far West” e puntando il dito contro i gestori delle attività. Al centro della polemica dei residenti la mancata applicazione del patto di autoregolamentazione con il quale i gestori si erano impegnati al rispetto di alcune regole.

E non sono da escludere dietrofront da parte del Comune che potrebbe già nelle prossime ore pensare di rispolverare le ordinanze che hanno regolamentato la movida barese. Non solo l’Umbertino, osservati speciali anche i quartieri Poggiofranco, Libertà e Murat.

Aree a tutela elevata o semplice, dall’Umbertino a Poggiofranco: ecco le nuove regole per aprire i locali a Bari

Chi vorrà aprire un locale o un’attività di somministrazione di cibi e bevande a Bari dovrà seguire un iter autorizzativo ben definito. Questa è l’idea del Comune che sarà trasmessa ai 5 Municipi per il parere prima dell’approvazione in Consiglio comunale.

A seguito di una mappatura, saranno distinti aree a tutela elevata (come l’Umbertino, via Mazzitelli a Poggiofranco, viale Amendola) e aree a tutela semplice. L’obiettivo è qualificare l’offerta ricettiva e la vivibilità di alcune zone, oppresse forse da un’eccessiva presenza di persone, e allo stesso tempo promuovere uno sviluppo omogeneo della città, supportando l’apertura di attività in nuove zone

Chi farà domanda per aprire un’attività in queste aree dovrà rispettare dunque dei target e sarà attribuito un punteggio. Le attività dovranno sempre rispettare le prescrizioni, le condizioni e gli impegni fissati all’inizio dell’iter.

Movida a Bari: Leccese riceve codice di autoregolamentazione per esercenti e attività commerciali dell’Umbertino

Questa mattina il sindaco ha ricevuto, tramite nota ufficiale, una proposta di codice di autoregolamentazione sottoscritta da 57 titolari di attività commerciali presenti nel quartiere Umbertino e dalle principali associazioni di categoria CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFARTIGIANATO e CNA, presenti anche al tavolo di monitoraggio che si è riunito a Palazzo di Città durante i mesi di sperimentazione dell’ordinanza sindacale emessa a seguito di una serie di controlli sull’inquinamento ambientale svolti con la collaborazione di Arpa Puglia.

Nel progetto di autoregolamentazione i gestori dei locali hanno condiviso l’obiettivo di creare e mantenere un ambiente sicuro, rispettoso e accogliente per tutti i clienti, i turisti e i cittadini residenti della zona Umbertina. Gli esercenti aderenti si impegnano, quindi, a rispettare le normative vigenti, promuovere la sicurezza pubblica, il rispetto delle persone e la qualità della vita nell’area interessata. L’adesione al “codice di autoregolamentazione” è stata volontaria e, ad oggi, vede la partecipazione della quasi totalità degli esercenti operanti nella zona.

“Il rispetto di queste linee guida – si legge nel documento presentato – contribuirà al miglioramento della qualità della vita nella zona Umbertina, rafforzando il senso di responsabilità collettiva e la collaborazione tra cittadini e commercianti. L’adozione di questo codice è un passo fondamentale per favorire la sicurezza, la serenità e il benessere di tutti, contribuendo a rendere nuovamente la zona Umbertina un luogo dove vivere e lavorare possa essere un piacere per tutti”.

“Ho consegnato al prefetto il documento che mi è stato trasmesso dai commercianti della zona Umbertina e dai loro rappresentanti con una proposta di codice di autoregolamentazione che li impegna alla tutela e alla salvaguardia dei diritti di tutti, operatori, residenti e cittadini che vivono nell’Umbertino – dichiara il sindaco Vito Leccese -. Innanzitutto, apprezzo questa loro disponibilità perché non era un atto scontato e perché credo questo sia un segnale di maturità offerto da un pezzo di città che è stato oggetto di pesanti critiche e restrizioni. Credo che questo codice sia anche il frutto del dialogo che abbiamo portato avanti in questi mesi, anche durante la sperimentazione dell’ordinanza che limitava le aperture. Non abbiamo mai rinunciato al confronto e abbiamo fortemente voluto la presenza di tutte le parti interessate intorno al tavolo, a dimostrazione che il nostro obiettivo non era punitivo ma conciliativo delle parti. Dal primo momento ho chiesto a tutti di ispirarci al buon senso affinché si potesse trovare un equilibrio per la salvaguarda e la tutela dei diritti di tutti i protagonisti di questa vicenda. Credo che l’assunzione di impegni e responsabilità, con una partecipazione anche nei costi, da parte degli operatori economici, sia un segnale che va nella direzione giusta. Per questo crediamo si possa oggi avviare una nuova fase di sperimentazione, dove le regole sono dettate non da un’ordinanza ma dalla partecipazione di ognuno alle regole della convivenza civile della comunità. Oggi si delinea un patto di fiducia, che richiederà il rispetto degli impegni assunti spontaneamente con l’obiettivo condiviso di veder crescere una Bari più bella e più giusta. Dal canto nostro, proseguiremo con i controlli, nel rispetto delle regole nazionali che erano e restano in vigore e con una nuova attività di monitoraggio dell’inquinamento acustico nelle principali vie dell’Umbertino con la collaborazione di Arpa, così da monitorare costantemente la zona e garantire che il diritto alla salute dei residenti sia sempre rispettato. Dopo anni di dispute e di conflitti, potrebbe aprirsi una nuova stagione nella quale il futuro delle attività economiche è anzitutto nelle mani degli esercenti. Sono certo che i residenti sapranno cogliere questo importante cambio di prospettiva. Gli esiti del monitoraggio, che resterà collettivo, orienteranno le scelte future”.

Nello specifico il “Codice” proposto si articola 6 articoli che riportano le azioni che le attività economiche si propongo di attuare:

Articolo 1: Collaborazione con le Autorità

1.1 Gli esercenti aderenti al presente codice si impegnano a collaborare attivamente con le autorità competenti per la promozione della sicurezza e della legalità.

1.2 I locali commerciali aderiranno ai progetti realizzati dalle associazioni di categoria con il Ministero degli Interni per il collegamento delle telecamere di sorveglianza, già collegate con i Carabinieri, anche con la Questura e la Polizia Locale.

1.3 Il sistema di monitoraggio ha lo scopo di fungere da deterrente contro atti delinquenziali, contribuire a migliorare la sicurezza pubblica e favorire una risposta tempestiva in caso di necessità.

1.4 Le telecamere contribuiranno, inoltre, a monitorare le zone a rischio di sovraffollamento e a garantire la sicurezza dei locali e delle aree circostanti.

Articolo 2: Street Controllers

2.1 Nell’ambito del progetto di sicurezza di cui all’art. 1, è altresì prevista la presenza di un numero non inferiore a quattro “Street Controllers”, ovvero figure professionali di riferimento operanti nella zona Umbertina, per garantire e la tranquillità e la vivibilità dell’area.

2.2 Questi controllori saranno operativi 7 giorni su 7, dalle ore 22:00 alle ore 03:00, con l’obiettivo di monitorare la situazione nelle ore serali e notturne, prevenendo atti di vandalismo e comportamenti incivili.

2.3 Gli “Street Controllers” saranno dotati di un distintivo riconoscibile e saranno formati per interagire con i clienti, con i commercianti e con le forze dell’ordine, contribuendo a mantenere un ambiente tranquillo e sicuro.

Articolo 3: Noise Regulation Ambassadors

3.1 Ogni locale commerciale si impegna ad individuare tra i propri dipendenti ed a nominare un “Noise Regulation Ambassador” (anche, più brevemente, “N.R. Ambassador”).

3.2 II “Noise Regulation Ambassador” avrà il compito di monitorare livelli di rumorosità all’interno e nei pressi del locale, sensibilizzando ed educando i clienti in modo amichevole, cortese ed informale al rispetto delle normative sul rumore

3.3 II “Noise Regulation Ambassador” sarà facilmente identificabile tramite un apposito cartellino di riconoscimento e riceverà una formazione specifica da parte della Questura, come stabilito dagli accordi tra la FIPE e la Questura di Bari.

3.4 In caso di situazioni che possano generare disturbo o che vadano oltre i limiti consentiti dalla legge, il “Noise Regulation Ambassador” interverrà in modo discreto e professionale per segnalare tempestivamente alle autorità competenti eventuali comportamenti inappropriati.

Articolo 4: Promozione dei principi di Civile Convivenza

4.1 Gli esercenti si impegnano a promuovere la cultura della civile convivenza all’interno dei propri locali e nelle aree adiacenti, adottando comportamenti responsabili e rispettosi.

4.2 I locali commerciali affiggeranno cartelli ben visibili che incoraggino i clienti a mantenere un comportamento reciprocamente rispettoso, evitando atti di disturbo, atti di vandalismo o qualsiasi altro comportamento che possa ledere la tranquillità pubblica.

4.3 Nell’ipotesi in cui i locali commerciali dispongano, a qualsiasi titolo, di un patio, dehor o plateatico, il cartello dovrà indicare anche la superficie in metri quadrati (mq) e il numero massimo di persone consentite.

Articolo 5: Rispetto delle Normative di Somministrazione

5.1 Gli esercenti si impegnano a rispettare rigorosamente la legislazione nazionale e locale in materia di somministrazione di alimenti e bevande.

5.2 In particolare, gli esercenti garantiranno il rispetto degli orari di apertura e chiusura, nonché delle modalità di somministrazione, sia per quanto riguarda il consumo in loco che per l’asporto.

5.3 Gli esercenti verificheranno che i propri dipendenti siano adeguatamente formati riguardo le normative sulla somministrazione di alcolici, con particolare attenzione alla vendita ai minori e al consumo responsabile.

5.4 Saranno adottate specifiche misure per evitare il sovraffollamento all’interno dei locali, in modo da garantire la sicurezza dei clienti e il rispetto delle normative in materia di sicurezza e salute pubblica.

Articolo 6: Interventi di Prevenzione e Monitoraggio

6.1 Gli esercenti si impegnano a collaborare con le forze dell’ordine e le altre autorità locali per monitorare l’efficacia delle misure di autoregolamentazione.

6.2 Ogni sei mesi, gli esercenti parteciperanno a incontri di aggiornamento e valutazione, per verificare l’efficacia delle misure adottate e per proporre eventuali miglioramenti.

6.3 Sarà istituito un canale di comunicazione tra i commercianti e le autorità locali, attraverso il quale sarà possibile segnalare tempestivamente eventuali problematiche o situazioni di rischio.

Movida a Bari, il 15 gennaio assemblea pubblica all’Officina degli Esordi: “Insieme per le politiche della notte”

Il Sindaco Vito Leccese e gli assessori della giunta comunale invitano cittadini, operatori economici e culturali, associazioni, comitati, studenti e tutti i portatori di interesse al primo incontro pubblico dedicato alla costruzione del nuovo programma di politiche per la notte della città di Bari. L’appuntamento è fissato per mercoledì 15 gennaio, alle ore 18, nell’Officina degli Esordi, in via Crispi 5. L’incontro, al quale interverranno il sindaco Vito Leccese, i componenti della giunta e il sindaco della notte Lorenzo Leonetti, è aperto a tutti e il programma è in continuo aggiornamento. Chiunque voglia portare il proprio contributo è invitato a farlo: per ragioni organizzative è necessario prenotare l’intervento in assemblea compilando questo form.

UNA POLITICA PER LA NOTTE?

La notte è uno spazio-tempo essenziale per la vita urbana, fatto di incontri, lavoro, cultura, svago, ma anche di riposo e sicurezza. Le politiche per la notte mirano a bilanciare queste dimensioni, valorizzando l’economia notturna e al tempo stesso garantendo benessere e qualità della vita per tutti i cittadini. L’economia della notte rappresenta un settore chiave che include attività culturali, creative, turistiche, gastronomiche e logistiche, contribuendo alla vitalità della città e creando opportunità di lavoro. Ma gestire la notte significa anche affrontare questioni come la sicurezza, la mobilità, la riduzione dell’impatto ambientale e acustico e il rispetto delle esigenze dei residenti, a cominciare dalla tutela della salute pubblica. Per questo l’amministrazione comunale vuole costruire una visione condivisa per una notte inclusiva, dinamica e sostenibile. L’assemblea pubblica sarà occasione per presentare gli obiettivi e il metodo del percorso partecipativo che il Comune intende avviare, raccogliendo le istanze e le sollecitazioni di chi vuole farne parte attivamente, anche a partire dalla condivisione di esperienze innovative già sperimentate in altre città. Tutti sono invitati a dare il loro contributo in termini di idee, proposte e necessità, per dare forma a un programma di iniziative con l’obiettivo di valorizzare e rendere sostenibile la vita notturna di Bari.

Nasce il comitato pro movida all’Umbertino: “Una città europea non dorme dalle 24 la zona perde vita e socialità”

Nasce il comitato pro movida dei residenti dell’Umbertino. È in programma una raccolta firma nei prossimi giorni, l’obiettivo è quello di salvaguardare gli interessi economici e sociali della zona, “ridimensionata” nelle ultime settimane dalla doppia ordinanza contro la mala movida. Claudia Attimonelli è una docente universitaria, sociologa, residente dell’Umbertino.

“La notte non è un problema da criminalizzare. Pensare che alle ore 24 tutti debbano andare a dormire non è da città europea. Con questa ordinanza è calato il buio, le strade sono diventate pericolose. Che cosa stiamo offrendo ai nostri ragazzi che non hanno più spazi per la loro socialità? – le sue parole a La Gazzetta del Mezzogiorno -. Qui stiamo assistendo a un grave problema economico per le attività, nonché di cultura della socialità. È agghiacciante pensare che il dibattito sul futuro dell’Umbertino si riduca solo al tema del chiasso. Un conto è ragionare su problemi che vanno affrontati come lo spaccio o altro, ma qualcuno si è realmente documentato e chiesto se le attività commerciali sono soddisfatte dell’ordinanza? Noi vogliamo solo offrire soluzioni per evitare lo spegnimento della zona. Molti locali stanno licenziando personale, gli incassi sono crollati di circa il 60%. Un locale non è solo convivialità, ma anche produzione di cultura e di eventi. Non dimentichiamo che a Bari alcuni locali hanno scritto la storia di alcune battaglie sociali. In altre città europee il sindaco della notte ha veri poteri, incentiva soluzioni come il rafforzamento notturno del trasporto pubblico locale. Non fa solo passeggiate prima della pubblicazione dell’ordinanza”. 

Movida a Bari, nuova ordinanza: da lunedì paninoteche e food-truck aperti dalle 12 fino a mezzanotte

“Grazie al costante lavoro di mediazione con le parti coinvolte nella movida, siamo riusciti, con questa nuova ordinanza, a trovare una soluzione che soddisfa le esigenze di tutti che in precedenza erano costretti a chiudere alle ore 23:00. Da lunedì, i truck-food dell’area interessata dall’ordinanza anticipano la loro apertura alle 12 e resteranno attivi fino a mezzanotte”. Ad annunciarlo è il consigliere comunale e il sindaco della Notte, Lorenzo Leonetti.

“In questo processo, sono particolarmente felice di vedere che il nostro storico punto di ristoro Zia Maria sarà pioniere di questo nuovo orario, lavorando in perfetta sintonia con la strategia di anticipare la movida della città, per rendere il nostro centro ancora più vivo e accogliente – si legge nella nota -. Questo è un passo importante che dimostra come la collaborazione tra commercianti, residenti e istituzioni stia portando risultati concreti. Il mio impegno come “Sindaco della notte” sta cominciando a dare frutti, e vedere la fiducia dei commercianti e dei residenti crescere è per me una grande soddisfazione. Ma non è finita qui! Lavoreremo per rendere questa zona sempre più strutturata e vivibile, migliorando l’offerta e la qualità della vita per tutti”.

Movida selvaggia a Bari, via libera dei commercianti all’ordinanza. Il sindaco Leccese: “In arrivo nei prossimi giorni”

Si è tenuto questa mattina, a Palazzo di Città, un incontro tra l’amministrazione comunale – rappresentata dal sindaco Vito Leccese, la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, gli assessori allo Sviluppo economico e alla Polizia Locale, Pietro Petruzzelli e Carla Palone, e diversi responsabili degli uffici tecnici – e i referenti delle associazioni di categoria delle attività economiche – Confcommercio, Confesercenti, CNA e FIPE – per discutere sulla questione “movida” che in alcune aree cittadine sta generando disservizi, oltre a pregiudicare la vivibilità dei luoghi. Maggiore attenzione è stata riservata alle questioni legate alla zona Umbertina.

Le associazioni di categoria si sono dimostrate consapevoli delle criticità che la difficile gestione della movida sta determinando anzitutto a danno dei residenti, considerando che, in prospettiva, anche la maggior parte delle attività commerciali potrebbe subire un pregiudizio legato al fenomeno riscontrando danni d’immagine e, a lungo andare, alla loro stessa attrattività.

Durante la discussione le associazioni hanno convenuto con l’amministrazione che l’innesco del fenomeno è causato in particolare dall’asporto di bevande alcoliche e si sono dichiarate disponibili a sperimentare eventuali provvedimenti di contingentamento degli orari legati alle attività del consumo all’esterno dei locali. Le parti si sono anche confrontate sulla possibile estensione territoriale di un provvedimento sindacale.

“Come avevo annunciato – ha commentato Vito Leccese -, in pochi giorni ho ascoltato sia i residenti sia le associazioni di categoria nella prospettiva di intervenire a breve con un provvedimento. Gli incontri sono stati molto utili perché ho registrato, grazie anche al prezioso lavoro preliminare svolto dall’assessore Petruzzelli e dalla nuova figura del sindaco della notte, Lorenzo Leonetti, consapevolezza e senso di responsabilità tra gli attori in campo. Ho addirittura colto alcuni significativi punti di contatto tra gruppi che sembravano distanti anni luce. I pubblici esercizi con le loro attività sono una grande opportunità di riqualificazione della città, ma richiedono una regolamentazione. Solo così l’intrattenimento può rappresentare un punto di forza e non una criticità. Con un quadro che si va chiarendo, nei prossimi giorni saranno definite le linee di un’ordinanza localizzata, che avrà carattere sperimentale e temporaneo, per poi capire insieme i prossimi passi”.

Movida selvaggia a Bari, Leccese come Decaro. Ecco l’ordinanza: locali chiusi alle 24 e alle 2 nel weekend

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, è pronto a firmare un’ordinanza per placare la movida selvaggia in città. Negli ultimi giorni sono stati intensificati i contatti con il Prefetto, mentre il collega notturno Leonetti (il Sindaco della notte) e l’assessore allo Sviluppo Locale Pietro Petruzzelli lo hanno aiutato nel tentativo di riassumere i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno. Sono stati individuati più focolai in città, non solo in centro.

L’ordinanza sarà simile a quella del predecessore Decaro, mai firmata. L’obiettivo è quello di disciplinare la movida, tutelando così i residenti, senza però avere ripercussioni sul commercio e penalizzare le attività. Dalla domenica al mercoledì la chiusura dovrà avvenire non oltre la mezzanotte, da giovedì a sabato alle 2 di notte. Regole che saranno estese anche ai food truck presenti sul lungomare. Nei prossimi giorni sono in programma altri incontri con i comitati dei residenti e con le associazioni di categoria dei ristoratori e si discuterà del provvedimento finale.