Bari, pizzo alle bancarelle abusive dei botti di Natale al Libertà: 4 a processo. Tra loro il figlio del boss – I NOMI

Sono quattro gli imputati a processo per aver chiesto il pizzo (da 100 a 300 euro) alle bancarelle abusive di fuochi d’artificio, allestite al quartiere Libertà per il Natale del 2018, e per aver sparato, nella notte della Vigilia, contro la saracinesca del locale di uno dei venditori dopo il suo rifiuto.

Sono tutti pregiudicati del clan Strisciuglio: il 25enne Ivan Caldarola, figlio del boss Lorenzo, il 25enne Antonio Raggi, soprannominato “Tonino il biondo”, il 34enne Francesco Mastrogiacomo, soprannominato “U’ gree”, e il 36enne Saverio De Santis, soprannominato “Gigione”.

Il pm ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per i quattro che sono stati arrestati nei mesi scorsi. Solo De Santis si trova ai domiciliari mentre Caldarola, Mastrogiacomo e Raggi si trovano in carcere.

Il processo inizierà il 12 marzo, Comune di Bari e la Regione Puglia potranno costituirsi parte civile. All’interno del procedimento sono contestati anche altri episodi di intimidazione mafiosa, tra cui i cinque colpi di pistola esplosi in aria il 25 ottobre 2018 e altri sette colpi sparati il 6 novembre 2018. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.

Bari, luci e allestimenti di Natale fino al 2 febbraio: “Manteniamo alta l’attrattività della città durante i saldi”

L’amministrazione comunale rende noto che tutti gli allestimenti luminosi allestiti, a cura del Comune di Bari, lungo le principali vie dello shopping cittadino e nella città vecchia in occasione delle festività natalizie, resteranno attivi fino al 2 febbraio, festa della Candelora.

“Questa scelta è il nostro piccolo contributo per mantenere alta l’attrattività della città in concomitanza con la stagione dei saldi invernali – spiega l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli -. In queste settimane abbiamo registrato un discreto afflusso di persone che scelgono Bari per trascorrere il proprio tempo libero o effettuare acquisti. Vogliamo provare a mantenere questo trend in attesa di comunicare il prossimo programma di iniziative per la stagione primaverile, che vedrà la città di Bari ancora una volta protagonista di nuove iniziative pensate per favorire l’attrazione turistica”.

Bari, scappa dalla Polizia ma viene sorpreso durante il pranzo di Natale: Palermiti jr arrestato finisce ai domiciliari

Eugenio Palermiti, nipote omonimo del boss del clan Palermiti coinvolto nella sparatoria nella discoteca Bahia Beach di Molfetta del settembre 2024, dove morì la 19enne Antonella Lopez, è stato arrestato il giorno di Natale dalla Polizia per un episodio che risale a settembre 2023, quando il giovane fece irruzione nella scuola dell’allora fidanzata minorenne, l’istituto Lenoci di Bari, aggredendola e portando via il suo cellulare.

Gli agenti della Polizia hanno eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Bari che ha accolto il ricorso della Procura di Bari contro il “no” del gip che non dispose la custodia cautelare. All’origine dell’episodio la gelosia asfissiante di Palermiti che non riuscì ad accettare la fine della relazione con la giovane e la sua nuova storia. Fu fermato da una professoressa e da una collaboratrice scolastica, ma riuscì a scappare via riuscendo a portare con sé il telefonino. Immediatamente dopo fu raggiunto da un equipaggio della Polizia di Stato, al quale oppose resistenza, e per questo fu tratto in arresto, nella flagranza dei reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Palermiti ha chiesto scusa, ma dopo l’emissione del provvedimento cautelare si era reso irreperibile. La Polizia lo ha sorpreso durante il pranzo di Natale.

È importante, tuttavia, sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare, seguirà il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Padri separati, quarto Natale senza figli. Giuseppe: “Non è giusto voglio rifarmi una vita anch’io”

Torniamo a parlare di Giuseppe e della sua storia da padre separato. Nel precedente servizio aveva deciso di metterci la faccia. Lo ricordiamo, è stato condannato a 3 anni per maltrattamenti in famiglia, ma ha trovato il coraggio per incontrarci e raccontare la sua storia. Questa volta ci siamo presentati all’appuntamento con una Nintendo comprata per i suoi figli grazie anche alla bontà di un nostro fan di Torino.

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Follia di Natale: insegue l’ambulanza con la moglie a bordo, la sperona e nello schianto muore la suocera

Emergono nuovi dettagli sulla tragedia consumata nella notte di Natale sulla strada provinciale 30 tra San Severo e Torremaggiore dove un’auto ha speronato un’ambulanza. Nello schianto è deceduta una donna, la madre della paziente trasportata in ambulanza. Alla guida della vettura c’era un uomo, bulgaro, genero della vittima.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, grazie anche alla testimonianza di uno dei soccorritori, l’uomo non voleva che sua moglie fosse trasferita in ospedale e per questo avrebbe tentato di fermare l’ambulanza, perdendo poi il controllo della vettura. Il personale del 118 era intervenuto a Torremaggiore in un’abitazione dopo la segnalazione di un’esplosione. Lo stesso infermiere, appena entrato in casa, ha notato sul tavolo un coltello. La donna era pieni di graffi situata in un angolo.

La donna è stata così caricata in ambulanza per essere trasportata al pronto soccorso di San Severo. Il marito, con la suocera, si è messo alla guida dell’auto e si è lanciato all’inseguimento dell’ambulanza. L’ha speronata facendola finire fuori strada in un fosso, finendo poi a sua volta fuori strada e precipitando in un fossato. Non c’è stato nulla da fare per la donna. I tre soccorritori sono rimasti feriti con prognosi di 4 giorni. Sul posto è arrivata una seconda ambulanza, insieme alle Forze dell’Ordine. L’uomo è rimasto ferito ed è ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo, la sua posizione è al vaglio del pm di turno.

Tre infarti abbattono il capofamiglia, acquisto e consegna della PS5: “Grazie elfo di Babbo Natale”

La storia di Maria Teresa e di suo marito Luigi ha colpito tutta la nostra community. Li abbiamo conosciuti tramite l’Associazione Umanitaria “Lilly Colucci” e al Barone Colucci. Il 46enne è stato colpito da tre infarti e la sua vita è cambiata una volta per tutte. 

La situazione in casa è precipitata in poco tempo visto che il capofamiglia non può più lavorare. La coppia ha due figli di 6 e 14 anni e Quinto Potere ha realizzato il loro sogno di Natale, comprando una Playstation 5. Ogni promessa è debito.