Porto di Bari, 78° anniversario dell’esplosione della nave statunitense Henderson: “Ferita indelebile per la città”

Il 9 aprile 1945, alle ore 11.57, a pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale, per cause mai accertate, nel porto di Bari esplose improvvisamente il piroscafo americano Charles Henderson, che trasportava un carico di bombe e materiale bellico. La deflagrazione causò centinaia di vittime tra militari e civili, seminando distruzione e morte.

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La nave Geo Barents al porto di Taranto: 85 migranti a bordo tra loro 9 minori. È la prima dopo decreto Ong

È arrivata questa mattina al porto di Taranto la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere con 85 persone a bordo. La nave è la prima di una Ong ad aver operato un salvataggio dopo l’entrata in vigore del decreto che stabilisce un nuovo codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare da parte delle Organizzazioni non governative. Nel caso di violazione delle norme introdotte dal provvedimento sono previste multe fino a 50mila euro, oltre al sequestro o anche la confisca in caso di reiterazione.

“Escludiamo il sequestro della Geo Barents, non c’è un motivo valido. Noi stiamo spendendo più soldi in legali che nella ricerca e soccorso. È un paradosso, è ridicolo. Noi stiamo salvando vite e stiamo consultando i legali per contestare ogni misura, ogni nuova regola per vedere se questo è in linea con la normativa, anche internazionale”. Lo afferma Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, presente nel porto di Taranto dove è attraccata la Geo Barents con 85 migranti a bordo, tra cui 9 minori non accompagnati . Gil sottolinea che “i soccorsi sono stati chiesti e coordinati dalle autorità italiane. Quindi, non c’è motivo per il sequestro e per qualsiasi tipo di sanzione”. Il capo missione ha poi aggiunto che le condizioni dei migranti sono buone, non ci sono grandi emergenze mediche, mentre “non è stata firmata alcuna richiesta di asilo politico, perché sulla barca non si compila alcuna richiesta perché i profughi sono stati informati su quali sono i loro diritti”.

Migranti, in arrivo a Bari la nave Humanity 1 con 261 persone. Regione e Asl: “Pronto il piano sanitario”

Regione Puglia e ASL Bari sono pronte con un piano sanitario e di protezione civile per gestire l’arrivo dei 261 profughi della nave Ong “Humanity 1”. Stamane, in Prefettura a Bari, si è tenuto l’incontro per mettere a punto i dettagli dell’accoglienza, in particolare per quanto riguarda le necessità di tipo assistenziale e sanitario, al quale ha partecipato il Dirigente della Protezione civile della Regione Puglia dottor Nicola Lopane, la ASL di Bari con il Direttore Sanitario dottor Danny Sivo, il Dipartimento di Prevenzione ed il Coordinamento 118. Alla riunione operativa ha partecipato anche la Dirigente della Centrale 118 del Policlinico. L’attracco della nave Ong “Humanity 1” è previsto al Porto di Bari domani mattina, domenica 11 dicembre 2022. A bordo sono ospitate 261 persone, di cui 93 minori, 140 uomini e 28 donne, per la cui accoglienza la ASL Bari ha già attivato un canale di contatto, attraverso la Croce Rossa, con il personale sanitario imbarcato in modo da coordinare eventuali necessità di ricovero o esami specialistici.

Il piano sanitario della ASL Bari prevede tre diversi livelli. Il primo, più generale, riguarda la messa in allerta dei Presidi Ospedalieri affinché siano pronti ad accogliere i soggetti fragili o che dovessero necessitare di ricovero; il secondo prevede più specificamente l’intervento di due ambulanze del Servizio Emergenza Territoriale 118, di cui una medicalizzata per il controllo a terra, mirato all’accertamento di altre patologie o di eventuali ferite e lesioni oppure di altre situazioni che rendano necessarie cure mediche anche di primo soccorso. Il terzo livello comporta l’allerta del Dipartimento di Prevenzione che, in collaborazione con gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (USMAF) e CRI, provvederà ad effettuare i tamponi antigenici rapidi (con POCT) per l’identificazione precoce di casi positivi COVID-19. Analogamente, il Policlinico di Bari ha predisposto l’intervento, oltre alla centrale operativa del 118, di personale medico dedicato ad eventuali emergenze pediatriche. La Protezione Civile, infine, garantirà supporto tecnico e logistico fornendo dispositivi di protezione individuale, guanti, tute e maschere oltre che acqua e beni di prima necessità.

Porto di Bari, fermata la nave mercantile Kythnos: “Scarsa sicurezza a bordo”

Una nave mercantile battente bandiera liberiana, la Kythnos, è stata sottoposta a fermo nel porto di Bari dopo che gli ispettori del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera hanno rilevato a bordo gravi deficienze relative alla sicurezza della navigazione e agli impianti di sicurezza. L’unità di 2.981 tonnellate di stazza lorda, proveniente da Porto Nogaro, era arrivata nel porto di Bari di sabato 17 settembre per imbarcare un carico di grano da trasportare nel porto di Misurata (Libia).

Sebbene la nave sia relativamente giovane (15 anni), secondo gli ispettori si trova in uno stato di manutenzione che non consente una navigazione in piena sicurezza. Gli ispettori della Guardia Costiera hanno riscontrato, tra l’altro, mal funzionamenti dei mezzi di salvataggio e dei sistemi di sicurezza antincendio, nonché la non ottimale preparazione professionale dell’equipaggio nell’esecuzione delle procedure d’emergenza in caso di incendio, elementi che vengono acquisiti con simulazioni a bordo che comportano anche l’esercitazione di abbandono nave. Altrettanto non in linea con le norme sono apparse anche le condizioni di vita e di lavoro a bordo. La nave, inoltre, trasportava una notevole quantità di rifiuti che è stata obbligata a sbarcare. Il mercantile rimarrà all’ormeggio nel porto di Bari finché tutte le carenze individuate non saranno rettificate. (