Rifiuti abbandonati a Noicattaro, luridi beccati dalle telecamere. Il Sindaco: “Spettacolo indecoroso chi sbaglia paga”

“Cassette di plastica e buste colme di rifiuti abbandonate nei pressi del Parco Comunale o, senza alcuna remora, nel pieno centro storico. Le telecamere hanno immortalato, ancora una volta, uno spettacolo indecoroso. Nessuna via di fuga per i responsabili: identificati tramite le targhe delle auto e ripresi in volto, sono stati sanzionati dalla Polizia Locale”.

Inizia così il post di denuncia pubblicato sui social da Raimondo Innamorato, sindaco di Noicattaro. “Purtroppo, queste immagini non sono una novità: negli ultimi anni ne abbiamo viste fin troppe. Ma non ci stancheremo mai di fare informazione – si legge -. Il servizio quotidiano di raccolta differenziata offerto dal Comune è efficiente e molto apprezzato dai cittadini, come dimostrano le altissime percentuali registrate a Noicàttaro, che ci pongono tra i Comuni più virtuosi”.

“Inoltre, il Centro Comunale di Raccolta è attivo ogni giorno, pronto ad accogliere correttamente ogni tipo di rifiuto.Per questo, vedere ancora oggi scene del genere ci conferma che non esistono più attenuanti per chi continua a inquinare le nostre strade, i parchi e il centro storico, danneggiando l’intera comunità”, aggiunge il primo cittadino.

“Un sentito ringraziamento alla Polizia Locale e al Comandante Gregorio Filograno, che ogni giorno presidiano e monitorano il territorio, contribuendo con impegno e dedizione a questa battaglia di civiltà”, conclude Innamorato.

Spaccio h24 nel centro storico di Noicattaro, droga calata dai balconi: 8 arresti nei clan Misceo e Annoscia – NOMI

La Guardia di finanza di Bari ha notificato 8 misure cautelari a persone accusate di traffico e detenzione di stupefacenti. Alcuni dei destinatari del provvedimento sono già in carcere per altri reati.

In carcere sono finiti Giacomo De Gennaro, Eugenio Damiano Giuliani, Davide De Marco, Emilio Moretti. Ai domiciliari Cleto Caprioli, Gaetano Colaianni, Tommaso Ruggiero, Costantino Lavermicocca.

Gli arrestati sono stati sottoposti a interrogatorio preventivo e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per altri due indagati è stata rigettata la richiesta di misura cautelare.

Gli arresti odierni rientrano nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Bari in cui lo scorso 1 aprile complessivamente 22 persone, ritenute appartenenti ai clan Misceo e Annoscia di Noicattaro (Bari), furono arrestate con le accuse a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e tentato omicidio, tutti delitti aggravati dall’agevolazione mafiosa.

Le indagini hanno consentito di ricostruire l’attività di spaccio, strutturata in veri e propri ‘punti vendita’ attivi h24 nel centro storico di Noicattaro. La droga veniva consegnata attraverso cestini calati dai balconi o a domicilio nelle case degli acquirenti.

Gli indagati, per riferirsi agli stupefacenti, usavano nomi in codice come “bob”, “limoni”, “giubbotto Versace o filo spinato”, o anche “il Papa che arriva da Roma” per indicare un nuovo carico.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati cinque chili di cocaina, 16 di hashish, 21 di marijuana, una pistola e 22 proiettili. Sette corrieri della droga sono stati arrestati in flagranza e sono stati individuati cinque depositi della droga, le “cupe”.

Spaccio h24 nel centro storico di Noicattaro, droga calata dai balconi. Colpo ai clan Misceo e Annoscia: 8 arresti

La Guardia di finanza di Bari ha notificato otto misure cautelari a persone accusate di traffico e detenzione di stupefacenti. Alcuni dei destinatari del provvedimento sono già in carcere per altri reati.

Gli arrestati sono stati sottoposti a interrogatorio preventivo e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per altri due indagati è stata rigettata la richiesta di misura cautelare.

Gli arresti odierni rientrano nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Bari in cui lo scorso 1 aprile complessivamente 22 persone, ritenute appartenenti ai clan Misceo e Annoscia di Noicattaro (Bari), furono arrestate con le accuse a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e tentato omicidio, tutti delitti aggravati dall’agevolazione mafiosa.

Le indagini hanno consentito di ricostruire l’attività di spaccio, strutturata in veri e propri ‘punti vendita’ attivi h24 nel centro storico di Noicattaro. La droga veniva consegnata attraverso cestini calati dai balconi o a domicilio nelle case degli acquirenti.

Gli indagati, per riferirsi agli stupefacenti, usavano nomi in codice come “bob”, “limoni”, “giubbotto Versace o filo spinato”, o anche “il Papa che arriva da Roma” per indicare un nuovo carico.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati cinque chili di cocaina, 16 di hashish, 21 di marijuana, una pistola e 22 proiettili. Sette corrieri della droga sono stati arrestati in flagranza e sono stati individuati cinque depositi della droga, le “cupe”.

Tentati omicidi, mafia e droga. A Noicattaro scacco ai clan Misceo e Annoscia: 22 arresti e 69 indagati – I NOMI

Sono in totale 69 gli indagati dell’inchiesta che ha portato all’arresto nella notte di 22 persone, ritenute affiliate ai clan Misceo e Annoscia nel territorio di Noicattaro. Le accuse a vario titolo sono di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, due tentati omicidi (di cui uno duplice nel quale rimasero feriti Luca Belfiore e Luciano Saponaro, ritenuti vicini al clan Misceo) produzione, detenzione e traffico di stupefacenti, detenzione di armi, accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, trasferimento fraudolento di valori.

In totale sono 69 i capi d’imputazione: 1 associazione mafiosa (a carico di 18 indagati); 2 associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti (una a carico di 31 indagati, l’altra a carico di 14 indagati); 2 tentati omicidi, di cui 1 duplice (a carico di 13 indagati); 48 delitti in tema di stupefacenti (a carico di 42 indagati); 2 delitti in materia di armi (a carico di 8 indagati); 9 delitti di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (a carico di 11 indagati); 2 delitti vari di trasferimento fraudolento di valori (a carico di 4 indagati); 1 delitto di resistenza a pubblico ufficiale (a carico di 1 indagato). Nei confronti di 12 persone, gravemente indiziate del reato di traffico e detenzione di stupefacenti, è stata avanzata richiesta di ordinanza cautelare personale, il gip deciderà dopo l’interrogatorio preventivo.

Secondo quanto ricostruito la base operativa del clan Misceo era situata a Noicattaro, da qui le attività illecite si estendevano a Gioia del Colle, Triggiano, Capurso, Bari, Fasano. Quella decisionale nel carcere di Secondigliano a Napoli. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il clanMisceo hanno aveva “ingaggiato una sorta di sfida armata con il rivale clan Annoscia, operativo nello stesso territorio, per l’illecita occupazione di un alloggio di edilizia popolare, resosi disponibile a seguito della morte del legittimo assegnatario, e per il controllo delle piazze di spaccio, sfociata in un tentato duplice omicidio il 3 marzo del 2021 nella piazza principale della città”. La pace tra i clan sarebbe stata sancita da Giovanni Palermiti, figlio del boss Eugenio del quartiere Japigia di Bari. Dalle indagini sono emersi inoltre investimenti della criminalità nelle attività commerciali e sono state contestate due intestazioni fittizie di società.

Fra gli arrestati c’è Giuseppe Misceo, ritenuto capo dell’associazione, che dal carcere di Napoli avrebbe continuato a impartire ordini al clan mediante l’utilizzo illegale di cellulari. Ecco i nomi delle persone arrestate riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno:

1. AMORUSO Giuseppe, alias “colpo in canna”
2. ANELLI Domenico, alias “Bombolo”
3. ANNOSCIA Giuseppe, alias “Schpidd”
4. BARBETTA Pietro, alias “Petruc Nghmmiridd”
5. BELFIORE Luca
6. CICCARELLI Ruggero, alias “il lupo”
7. CORALLO Vincenzo, alias “U Uannà”
8. FANELLI Antonio, alias “Tony”
9. FANELLI Salvatore
10. GAGLIARDI Nicola
11. GRIMALDI Emanuele, alias “Lillino il sorgo”
12. MARINO Francesco, alias “Checco u’ buc”
13. MIGLIETTA Egidio
14. MINCUZZI Michele, alias “nasone”
15. MISCEO Giuseppe, alias “il fantasma”
16. PATRUNO Antonio, alias “il pagliaccio o Gianni Celeste”
17. PATRUNO Giuseppe, alias “crocchetta o panzerotto”
18. PATRUNO Giuseppe, alias “u’Zal”
19. PATRUNO Massimo Emiliano
20. PATRUNO Tommaso Francesco
21. RUBINO Alessandro
22. SAPONARO Luciano, alias “u pesciaiuol”

Tentato omicidio, associazione a delinquere, armi e droga. Scacco ai clan Misceo e Annoscia: 22 arresti a Noicattaro

Blitz nella notte del Gico della Guardia di Finanza, eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute affiliate ai clan Misceo e Annoscia nel territorio di Noicattaro.

I reati contestati a vario titolo dalla Dda di Bari sono quelli di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto d’armi, trasferimento fraudolento di valori.

Fra i destinatari del provvedimento anche Giuseppe Misceo, ritenuto capo dell’associazione, che dal carcere di Napoli avrebbe continuato a impartire ordini al clan.

Accertato anche il frequente utilizzo di telefonini all’interno del carcere. Fra le contestazioni un duplice tentato omicidio avvenuto a Noicattaro il 3 marzo del 2021. A riportarlo è TgNorba.

Ferrovie Sud Est, lavori a Castellana e Noicattaro: 13 milioni per trasformare le stazioni in hub intermodali

Le stazioni ferroviarie di Castellana Grotte e di Noicattaro, in provincia di Bari, si apprestano a diventare hub intermodali accessibili a tutti e connessi al tessuto urbano grazie a nuovi parcheggi di interscambio. Lo comunica Ferrovie del Sud Est in una nota, evidenziando che l’investimento complessivo è pari a 13 milioni di euro e che i lavori sono affidati all’impresa Guastamacchia spa.

Per quanto riguarda la stazione di Castellana Grotte gli interventi in corso prevedono il restauro delle facciate, il rinnovo della sala d’attesa e del bagno, la realizzazione di nuove pensiline, la creazione di una banchina intermodale collegata a un parcheggio di scambio (hub intermodale) dotato di posti auto e moto, bike-box, una zona coperta con pensilina fotovoltaica attrezzata per la sosta auto per persone a mobilità ridotta e posti rosa, sosta bici e bici elettriche.

Previsti anche l’innalzamento dei marciapiedi di stazione per facilitare l’ingresso e l’uscita dal treno, l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’adeguamento dei percorsi per ipovedenti con inserimento di mappe tattili. Fse sta infine realizzando un nuovo sottopasso ciclopedonale per collegare i binari tramite scale e rampe. L’investimento complessivo dei lavori è di circa 6,5 milioni di euro.

Passando allo scalo di Noicattaro gli interventi sono simili e riguardano la manutenzione delle facciate del fabbricato viaggiatori, la riqualificazione della sala d’attesa e del bagno, la realizzazione di pensiline a protezione delle banchine e la realizzazione di una banchina intermodale per assicurare il passaggio dal treno agli altri vettori nel parcheggio di scambio. Il nuovo hub sarà dotato di un parcheggio per auto e moto e di un nuovo terminal bus. L’importo dei lavori è di circa 6,5 milioni di euro.

Auto fuori strada, si ribalta sul muretto e si appoggia all’ulivo. Miracolo sulla Noicattaro-Mola: estratte vive 3 persone

Un’auto è finita fuori strada e si è ribaltata sul muretto a secco situato sulla Noicattaro-Mola. All’interno una famiglia composta da tre persone che sono state estratte vive e senza gravi ferite dai Vigili del Fuoco dopo essere rimaste incastrate. La vettura, fortunatamente, si è appoggiata ad un grosso albero di ulivo situato proprio nel luogo dell’impatto. Un vero e proprio miracolo.