Promessi buoni spesa, assunzioni, buoni benzina e soldi per favorire l’elezione di Maria Carmen Lorusso alle elezioni del 2019.
Continue readingEstorsione a imprenditore da 3mila euro al mese, rapina e botte al figlio: arrestati 6 baresi – VIDEO E NOMI
I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono stati condannati a pene definitive, comprese tra i 9 mesi e i 6 anni di reclusione.
Continue readingMorte Di Gioia, corteo funebre in stile Gomorra non autorizzato a Japigia: 11 misure cautelari – I NOMI
Notificati questa mattina gli obblighi di dimora nel comune di Bari, con contestuale divieto di uscire di casa dalle 20 alle 7 e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Continue readingScandalo Oncologico Bari, furto di farmaci e dpi per il lavoro in nero: “Una cosa come Totò Riina” – I NOMI
Ecco i nomi dei dipendenti ed ex dipendenti coinvolti nell’inchiesta. Nel giro d’affari sarebbero finiti anche i test per il Covid, sempre sottratti dal reparto di oncologia medica, con un’offerta speciale: 4 tamponi al costo di 100 euro.
Continue readingArsenale di armi in garage a Casamassima: 7 ordini di espiazione pena nel Barese – TUTTI I NOMI
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle coadiuvati da quelli di Noci, Alberobello e Conversano alle prime luci dell’alba di oggi hanno dato esecuzione a sette ordini di espiazione pena in regime carcerario, emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari. Nello specifico si tratta di pene definitive emesse a seguito di una complessa ed articolata attività di indagine svolta dai Carabinieri di Gioia del Colle tra il 2006 ed il 2011 nei Comuni di Casamassima e Cellamare denominata “Strike” a cui seguì, nell’anno 2013, l’esecuzione di 15 provvedimenti restrittivi. Venivano contestati gli artt.73 e 74 D.P.R. 309/90 oltre al possesso di armi e munizioni a seguito del rinvenimento di un ingente quantitativo di mitragliette, fucili e pistole in un garage di Casamassima.
Gli ordini di espiazione sono stati notificati a: PALA Antonio, di anni 45, residente a Casamassima (anni 9, mesi 9 e giorni 23 di reclusione); DE IURE Domenico, di anni 46 anni, residente a Casamassima (anni 5, mesi 9 e giorni 26 di reclusione); GRIMANDI Giovanni Cosimo, di anni 37, residente a Casamassima (anni 8, mesi 5 e giorni 5 di reclusione); CARUCCI Cosimo, di anni 48, residente ad Alberobello (anni 5 e mesi 4 di reclusione); MATARRESE Oronzo, di anni 40, residente a Noci (anni 5 e mesi 5 di reclusione); LASELVA Michele, di anni 54 (anni 6 e mesi 2 di reclusione – già ristretto presso circondariale di Palermo); PAGNINI Sandra, di anni 57, residente a Conversano (anni 3 e mesi 5 di reclusione – sospensione contestuale della pena).
Traffico di droga, estorsione e tentato omicidio: 27 arresti tra Altamura Noicattaro e Campania – I NOMI
Tra loro c’è Alceste Cavallari, figlio di Francesco, l’ex re mida della sanità privata pugliese morto a Santo Domingo nel 2021. Assieme a lui altre 17 persone sono finite in carcere, 9 invece ai domiciliari.
Continue readingBanca popolare di Bari, falso in bilancio e ostacolo a vigilanza: notifica di fine indagine per 10 indagati – I NOMI
La Procura di Bari ha emesso avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli ex vertici della Banca popolare di Bari (BpB), commissariata dalla Banca d’Italia nel dicembre 2019.
Continue readingAbusi e violenze su pazienti psichiatrici a Foggia, frasi e riprese shock: 15 arrestati e 30 indagati – I NOMI
“Ti infilo il coltello nella gola”, “Vattene di qua prima che ti uccido”, “Vuoi vedere che ti spacco la azza in testa”, sono solo alcune delle orribili frasi proferite dagli indagati e riportate dalla giudice nelle carte.
Continue readingSchiave romene del sesso nel Barese, operazione “Lover boys”: arrivano le prime 9 condanne – I NOMI
Altri 24 imputati sono invece a processo con rito ordinario, tra loro anche il presunto capo dell’organizzazione, il 29enne Marius Alin Ceaciru, soprannominato “Il principe”.
Continue readingMafia estorsioni e spaccio a Bari: Dda chiede 135 condanne per affiliati al clan Strisciuglio – I NOMI
La Dda di Bari ha chiesto 135 condanne a pene comprese tra i 20 anni e i 22 mesi di reclusione per altrettanti imputati nel processo a capi e affiliati del clan mafioso Strisciuglio di Bari, accusati di associazione mafiosa, traffico e detenzione di droga e armi, estorsioni a commercianti, lesioni e una rissa nel carcere di Bari risalente al gennaio 2016 che coinvolse 41 detenuti con lamette e taglierini, nella quale rimasero feriti anche alcuni agenti penitenziari.
Al termine della requisitoria, nell’aula bunker del Tribunale di Bitonto, i pm Iolanda Daniela Chimienti e Marco D’Agostino hanno fatto le richieste di condanna per i 135 imputati che hanno scelto il rito abbreviato (altri 15 sono stati rinviati a giudizio) .
Per 103 imputati le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia superano i 10 anni di reclusione. Tra questi ci sono i boss Vito Valentino, Lorenzo Caldarola, Alessandro Ruta, Saverio Faccilongo, Vito Catacchio e Giacomo Campanale, che rischiano la condanna più alta, in quanto capi clan, a 20 anni di carcere. Per i figli di Caldarola, Francesco e Ivan, sono state chieste condanne rispettivamente a 16 e a 12 anni di reclusione. L’indagine di polizia e carabinieri, denominata «Vortice maestrale», ha ricostruito – anche grazie alle dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia – gerarchia e attività illecite del clan, dal 2015, per il controllo del territorio nei quartieri baresi Libertà, roccaforte storica del gruppo mafioso, San Paolo, San Pio-Enziteto, Santo Spirito e San Girolamo e nei comuni di Palo del Colle e Conversano.
Tra gli episodi contestati ci sono un tentativo di intimidazione alla famiglia di un «pentito» della provincia, con 600 grammi di tritolo lasciati davanti alla porta di casa, aggressioni con mazze da baseball per donne contese, lettere dal carcere con ordini di uccidere, droga e telefonini fatti entrare nelle celle con fionde, droni o tramite parenti in visita. Nel processo, che si celebra dinanzi alla gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, sono costituiti parti civili l’associazione Libera e il Comune di Bari, che prenderanno la parola all’udienza del 26 maggio. E’ già stato stilato un calendario di udienze per le discussioni delle difese fino a dicembre, quando è prevista la sentenza.