Bitonto, sventati due furti in campagna: consegnati ai proprietari 200 kg di olive – VIDEO

+++IL VIDEO DEL RITROVAMENTO DELLE OLIVE+++

Durante le attività di perlustrazione delle campagne bitontine, mentre le pattuglie del Consorzio La Vigile Rurale si addentravano negli uliveti della contrada Megra, alle ore 15 di martedì 2 gennaio, hanno sorpreso degli individui intenti a rubare olive che, alla vista delle guardie giurate, sono scappati lasciando sul posto circa 100 kg di prodotto e gli strumenti per compiere il furto.

Nella stessa zona, mercoledì 3 gennaio, verso il tramonto, mentre i vigili rurali del noto Consorzio ispezionavano gli uliveti al fine di prevenire ulteriori furti nelle campagne di Bitonto, hanno sorpreso a rubare olive tre individui, che si dileguavano a piedi, lasciando 100 kg di olive, attrezzature e un’auto Lancia Ypsilon bianca usata per il trasporto del prodotto.

Fondamentale e tempestivo è stato l’arrivo dei Carabinieri, allertati dagli uomini della Vigile Rurale, che hanno prontamente avviato le indagini e preso in consegna il veicolo e le attrezzature. In entrambi i casi, la refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Continua senza soste la vigilanza dell’agro bitontino da parte del Consorzio La Vigile Rurale, impegnato da sempre in attività di prevenzione a tutela del territorio agricolo.

Studenti raccolgono le olive e la professoressa di Scienze non li interroga: “Recuperiamo il legame con la terra”

“Recuperare le tradizioni e il legame con la terra andando a raccogliere le olive con i nonni o con i propri genitori” consente agli alunni del terzo anno del liceo scientifico e linguistico Orazio Tedone di Ruvo di Puglia (Bari) di ottenere in cambio un giorno di clemenza, venendo giustificati dalla prof di Scienze che la mattina dopo non li interrogherà. L’idea è di Valeria Scaringella, 40 anni, di Corato.

“Molti degli studenti sono coratini – spiega la docente – e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell’albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più”. E gli studenti, tra i 16 e 17 anni, apprezzano molto l’iniziativa. “Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo. Li giustifico ma devono dimostrarlo, anche con le unghie sporche – scherza la docente – piuttosto che con le foto. Li giustifico perché per me la tradizione, la cultura, la cura del territorio e la bellezza della nostra terra passano anche da questo”. E poi, precisa l’insegnante, “se il giorno prima ti sei svegliato alle 6 per andare a raccogliere le olive e torni a casa stanco, mettersi a studiare immagino non sia semplicissimo. L’idea “sta funzionando”, aggiunge Scaringella e gli studenti “ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti”. L’iniziativa non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. “A ottobre – sottolinea la prof – sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell’uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell’olio che hanno prodotto loro. E’ il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l’iniziativa si estenderà”.