Tragedia a Corato, volo di tre metri nel cantiere: muore il 55enne Pasquale Mastrototaro. Disposta l’autopsia

Sarà conferito nelle prossime ore l’incarico al medico legale per l’autopsia sul corpo di Pasquale Mastrototaro, l’operaio di 55 anni morto lo scorso 16 aprile mentre era a lavoro in una delle ville di viale dei Papaveri a Corato.

L’uomo lavorava per una azienda di tendaggi e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe scivolato nel corso di un sopralluogo e deceduto dopo un volo di oltre tre metri.

Sull’accaduto la procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo a carico del datore di lavoro dell’operaio.

Lavori sul tetto senza protezioni, operaio di Monopoli precipita da 4 metri: ferito 51enne. Asportata la milza

Un operaio di 51 anni è rimasto ferito dopo essere precipitato questa mattina da un’altezza di quattro metri mentre era a lavoro sul tetto di un’attività di ristorazione, a Margherita di Savoia, nel nord Barese, senza protezioni.

La vittima, originaria di Monopoli, ha riportato diverse fratture, alle costole e a una clavicola, e gli è stata asportata la milza. Non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i tecnici della prevenzione dello Spesal e le forze dell’ordine.

Macabra scoperta a Lecce: 48enne toscano trovato morto in un b&b del centro storico

Macabra scoperta a Lecce dove, nella giornata di ieri, il corpo senza vita di un 48enne di origini toscane è stato rinvenuto dai vigili del fuoco in un b&b del centro storico in via delle Bombarde.

La vittima abitava da qualche tempo in città, a lanciare l’allarme i familiari. Il 48enne non rispondeva da giorni. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi e resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per tutti gli accertamenti del caso.

“Venga si può operare”, ma l’ex operaio Ilva è morto da un anno. Caos liste d’attesa in Puglia: aperta inchiesta

La vedova di un ammalato di tumore al duodeno, ex operaio dell’Ilva di Taranto morto a 45 anni nel 2024, ha ricevuto una telefonata nei giorni scorsi nella quale i sanitari la avvisavano che c’era la possibilità di operare il marito, in lista d’attesa per un intervento da circa due anni.

La donna ha pensato subito ad uno scherzo. “Ma quale intervento?”, ha chiesto. E dall’ospedale le hanno risposto: “Quello per il signor Antonio. Avete risolto?”. “Sì, certo. Mio marito è morto nel 2024”, ha replicato Cristina che ha raccontato la storia a Taranto Today.

La Asl di Taranto, dopo aver sentito la donna, spiega che “la convocazione a un anno di distanza” dal decesso per l’intervento “non è stata effettuata da Asl Taranto, ma da altra azienda sanitaria dove (Antonio, ndr) era stato preso in carico prima della Ematologia del Moscati di Taranto”. Quindi, declina ogni responsabilità.

La vedova accusa anche che il marito, prima di rivolgersi alle strutture sanitarie pubbliche, era stato curato dal medico di base con i fermenti lattici per lenire i forti dolori addominali. Da quel momento comincia la loro odissea.

Nel marzo del 2023 il paziente fa un’ecografia addominale, poi una Tac, poi si rivolge ad un ematologo che conferma che si tratta di un linfoma. Il medico spiega che bisogna eseguire una biopsia, quindi serve un radiologo interventista.

A quel punto la coppia – che ha già speso circa 2000 euro per le visite e gli accertamenti specialistici – raggiunge un medico a Taranto (“l’unico che non ci ha chiesto soldi”) che dice che avrebbe ricoverato l’uomo.

Antonio viene ricoverato al Santissima Annunziata e sottoposto a un intervento chirurgico per una biopsia. Dopo due mesi arriva la diagnosi di linfoma non Hodgkin a cellule T. Antonio comincia la chemioterapia, ma dopo un anno muore. L’intervento è ancora lontano.

Mesagne, colpito dal braccio meccanico di un escavatore: ferito operaio 47enne

Un operaio di 47 anni è rimasto ferito mentre si trovava in un cantiere a Mesagne, in provincia di Brindisi, dove si stavano eseguendo degli scavi.

L’uomo, impiegato in una ditta che esegue lavori per conto dell’Acquedotto pugliese, sarebbe stato colpito dal braccio meccanico di un escavatore.

Il 47enne è stato trasportato in ospedale dove viene sottoposto ad accertamenti. Non sarebbe in pericolo di vita. Indaga lo Spesal con l ausilio della polizia locale.

Incidente sul lavoro nel Salento, 64enne investito da muletto in manovra: operaio finisce in ospedale

Un operaio di 64 anni è rimasto ferito, questa mattina a Trepuzzi (Lecce) mentre stava lavorando all’interno di un’officina preposta alla costruzione e al montaggio di carpenteria metallica.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato investito da un muletto in manovra, riportando traumi agli arti inferiori. Soccorso dai colleghi, l’operaio è stato poi portato da un’ambulanza del 118 all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto per i rilievi i carabinieri e gli ispettori dello Spesal.

Palo, colpito alla testa da una pedana: grave operaio 34enne. L’incidente in un pastificio

Incidente sul lavoro in un pastificio di Palo del Colle. Vittima un 34enne, soccorso e trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari.

L’operaio è stato colpito alla testa da una pedana e ha rimediato diversi traumi da schiacciamento. L’uomo era al lavoro sulla linea di produzione. Sul posto è intervenuto personale dello Spesal.

AGGIORNAMENTO 18 – Il 34enne è ricoverato nel reparto di Ortopedia del Policlinico, è stabile e vigile.

Andria, investito da un carrello elevatore: operaio 59enne in Rianimazione. Aperta inchiesta

Un uomo di 59 anni di Andria è rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito accidentalmente da un carrello elevatore mentre, ieri pomeriggio, era a lavoro in una ditta che si occupa di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi, che si trova alla periferia di Andria.

La vittima è stata soccorsa dal personale sanitario del 118 e trasportata all’ospedale Bonomo: il 59enne è ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata a causa delle profonde ferite riportate a una gamba.

Sull’accaduto indaga la polizia, mentre la Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per lesioni.

Gravina, donati gli organi dell’operaio morto. Una poesia per Michele: “Non possiamo che dirti grazie”

La Direzione dell’Ospedale Miulli ha reso noto nei giorni scorsi che sono stati donati gli organi dell’operaio di Gravina di Puglia, venuto a mancare prematuramente all’età di 59 anni, dopo essere stato coinvolto in un incidente di lavoro nel Palazzetto dello Sport di Santeramo.

Debora Cirasola, sua concittadina, ha voluto dedicare una poesia a Michele Mandolino. Grazie al suo consenso per la donazione degli organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone.

Di seguito la poesia:

Il tuo, un gesto d’amore
e un abbraccio alla Vita.
Il tuo, un gesto eroico….
una fiammella di luce e speranza,
il dono di una rinascita.
Il tuo, un atto di generosità e altruismo.
Una mano protesa verso il prossimo.
Un’ancora di salvezza altrui.
Un nobil gesto che,
vale più di mille parole al vento.
Tu, della porta accanto,
hai donato nuova Vita.
Uno spiraglio di luce in un vicolo cieco.
Un raggio di sole in una buia notte.
Una scia luminosa di umanità.
E, noi, non possiamo che, dirti grazie.
Ciao Michele.