Quello di Cellamare è un vero e proprio caso, visto che gli esami sono stati effettuati il 7 novembre e l’esito è arrivato solo nei giorni scorsi. Abbiamo parlato con la dott.ssa Carbonara, biologa della Servizi Speciali Srl, della legionella e di come la si deve contrastare.
Continue readingMalamovida a Bari, l’ordinanza per l’Umbertino non basta. Caos a Poggiofranco: “Non resteremo indifferenti”
La denuncia del Sindaco della Notte, Lorenzo Leonetti: “In via Giovene e via de Ferrariis tante persone invadevano marciapiedi e carreggiate stradali, costringendo gli automobilisti a manovre molto pericolose per l’incolumità anche degli stessi fruitori”.
Continue readingMalamovida a Bari, firmata l’ordinanza per l’Umbertino: restrizioni su alcol e schiamazzi – TUTTE LE REGOLE
È stata firmata oggi dal sindaco l’ordinanza finalizzata ad arginare gli effetti negativi della movida da attuarsi in via sperimentale nel quartiere Umbertino. Il provvedimento, frutto di un lungo percorso di ascolto e confronto con i residenti e i gestori degli esercizi commerciali della zona, rappresenta una risposta all’aumento del senso di insicurezza e al peggioramento della qualità della vita della popolazione, più volte segnalati dai residenti (in forma individuale e associata), che lamentano forti schiamazzi, fenomeni di ubriachezza molesta e mancato rispetto delle norme igieniche e di decoro negli spazi di pertinenza di bar e locali come pure negli spazi pubblici della zona.
A tali fenomeni si sono accompagnati, nel tempo, frequenti episodi di violenza verosimilmente provocati dall’abuso di alcol e droghe, com’è stato documentato da numerosi articoli di stampa e filmati diffusi sui social oltre che dagli atti della Polizia Locale redatti a seguito di diverse richieste d’intervento alla centrale operativa e numerosi esposti presentati dai residenti. La questione è stata inoltre esaminata in alcune riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza presso la Prefettura di Bari durante le quali, preso atto del fenomeno e delle sue ricadute sulla vivibilità urbana, è stato richiesto al Comune di adottare misure atte a contrastarne gli effetti peggiori.
Contestualmente l’amministrazione comunale, grazie a una convenzione con ARPA Puglia, ha disposto un’attività di rilievo fono-acustica nell’area attenzionata compresa tra il teatro Kursaal Santalucia e largo Adua. I risultati di questo monitoraggio hanno registrato i livelli di inquinamento acustico evidenziando come la media dei valori complessivi, in una intera settimana, confermi il dato critico del clima acustico nelle ore serali/notturne. È evidente, quindi, come tutte le circostanze rilevate attestino una frequentazione massiva dei luoghi indicati, con un aggravio nei pressi dei numerosi esercizi di somministrazione presenti e un contestuale disagio in termini di vivibilità, sicurezza e quiete pubblica nella zona, specie in orario notturno.
“Abbiamo scelto di adottare un provvedimento sperimentale che vogliamo testare insieme alla città – spiega il sindaco Vito Leccese -. Crediamo infatti che non esista sviluppo senza governo e che quello che negli anni ha reso attrattiva e viva Bari, se non regolamentato, rischia di diventare un elemento negativo in grado di vanificare tutti gli sforzi fatti per costruire un’immagine nuova della città, basata sulle sue bellezza ma anche su un’offerta di qualità per il tempo libero. Oggi, purtroppo, la nostra città rischia di diventare ostaggio di quella malamovida che vogliamo contrastare attraverso alcuni accorgimenti che possono disincentivare fenomeni ed episodi, che pure si sono già verificati, causati dall’eccesso di alcool e di sostanze stupefacenti. Il nostro non vuol essere un provvedimento finalizzato a individuare un capro espiatorio nella cosiddetta “movida” ma una misura che contempera le diverse istanze in campo per migliorare la vivibilità dei luoghi in favore di tutti gli attori coinvolti: i residenti, con il loro diritto alla quiete e al riposo, le attività commerciali, che rappresentano un settore importante nell’economia cittadina, e i nostri giovani, che dovrebbero poter vivere la città senza incorrere in situazioni di pericolo, nel rispetto dell’ambiente circostante. Siamo consapevoli che un’ordinanza di questo tipo non rappresenti la soluzione di ogni criticità, ma crediamo che per provare a raggiungere un equilibrio occorra intervenire con alcuni dispositivi di regolamentazione che contemperano diritti e tutele per tutti. Sarebbe un bel segnale se gli operatori economici di tutte le altre zone della città condividessero un’autoregolamentazione degli orari delle loro attività, proprio perché questa ordinanza ha come obiettivo quello di migliorare la vivibilità dei luoghi e se questo accade a beneficiarne sono le stesse attività”.
Di seguito il dispositivo integrale, che ordina:
dalle ore 00.01 del 17/10/2024 alle ore 24.00 del 04/12/2024, salvo proroga, i seguenti divieti di per tutte le attività commerciali, artigiani alimentari per asporto, pubblici esercizi, distributori automatici, commercio in forma ambulante e truck-food, nell’area urbana del cd. quartiere Umbertino in particolare delimitata dalle seguenti strade: secondo corso Cavour, lungomare di Crollalanza (compreso il Molo San Nicola), via Goffredo di Crollalanza, corso Sonnino e via Cardassi, compresi gli esercizi commerciali che insistono sulle stesse vie perimetrali;
1. divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande, di qualunque tipo, alcoliche e analcoliche:
a. dalle ore 23.00 alle ore 07.00 dalla domenica al mercoledì;
b. dalle ore 24.00 alle ore 7.00 dal giovedì al sabato;
2. divieto di somministrazione e vendita di alimenti e bevande di qualunque tipo, alcoliche e analcoliche, nei dehors e su tavoli e sedie, che insistono su suolo pubblico, qualunque sia il titolo per l’occupazione:
a. dalle ore 24.00 fino alle ore 07.00 delle giornate successive dalla domenica al mercoledì. Dopo le 24.00 e fino alla chiusura (v. successivo punto 3) la consumazione di cibi e bevande potrà avvenire esclusivamente all’interno dei locali che dalle 24.00 dovranno avere porte e finestre chiuse per evitare di contribuire all’immissione di rumore nella pubblica via;
b. dalle ore 01.00 alle ore 7.00 nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Dopo le 01.00 e fino alla chiusura (v. successivo punto 3) la consumazione di cibi e bevande potrà avvenire esclusivamente all’interno dei locali che dalle 01.00 dovranno avere porte e finestre chiuse per evitare di contribuire all’immissione di rumore nella pubblica via;
3. si dispone la chiusura di tutte le attività commerciali, artigianali alimentari per asporto, pubblici esercizi alle ore 2.00 e fino alle ore 6.00 salvo che il locale sia dotato di certificato di insonorizzazione e valutazione previsionale di impatto acustico, cosi come disposto dall’articolo 8, comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n. 447;
4. divieto di nuove concessioni di suolo pubblico con dehors, tavoli, sedie e ombrelloni, anche mediante procedura semplificata, nel periodo di vigenza del presente atto in tutta l’area sopra delimitata.
Nel periodo di vigenza dell’ordinanza, spetterà ai competenti organi di vigilanza di effettuare i controlli per il puntuale rispetto delle prescrizioni. Salvo che il fatto non costituisca reato:
a. Chiunque vende e/o somministra alcolici in violazione dei divieti della presente ordinanza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 12.000, ai sensi del comma 2 dell’art 14 bis della legge 125/01;
b. l’inosservanza degli altri obblighi e dei divieti di cui alla presente ordinanza, ai sensi dell’art. 7 bis del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 250 a euro 500.
Inoltre, ai sensi dell’art. 10 del TULPS:
• in caso di violazione di una delle previsioni dell’ ordinanza è disposta la sospensione fino a 3 giorni dell’attività;
• in caso di seconda violazione è disposta la sospensione fino a 20 giorni dell’attività;
• alla terza contestazione per una violazione delle previsioni dell’ordinanza si procederà alla revoca del titolo autorizzatorio.
Sicurezza urbana in piazza Moro, piazza Umberto e aree limitrofe: firmata la nuova ordinanza a Bari – INFO
È stata firmata questa mattina la nuova ordinanza a tutela della sicurezza urbana con riferimento all’area di piazza Moro, piazza Umberto e zone limitrofe; la precedente, adottata il 7 agosto, ha infatti cessato i propri effetti il 30 settembre scorso.
Alla luce degli esiti delle attività di controllo condotte nelle ultime settimane dalla Polizia locale in collaborazione con le altre forze di Polizia, è emerso che le principali criticità riguardano il consumo di alcol e di sostanze stupefacenti, mentre non sono stati rilevati problemi legati allo stazionamento diurno o notturno di persone nell’area individuata dall’ordinanza.
Il nuovo provvedimento, dunque, conferma il divieto, per gli esercenti attività commerciali e i pubblici esercizi localizzati nell’area individuata, di vendita e somministrazione per asporto di bevande in bottiglia e/o in contenitori di vetro dalle ore 20 alle 7, vietando contestualmente ai titolari di autorizzazioni di tipo “A” di cui alla Legge regionale n.24/2015 (chiosco) di agevolare il consumo anche per asporto di bevande alcoliche versate in contenitori non in vetro per il consumo sulle aree limitrofe interessate dalla perimetrazione del provvedimento.
Quanto al consumo di bevande alcoliche al di fuori dei pubblici esercizi e delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, con consumo sul posto e nelle pertinenze autorizzate per l’occupazione del suolo pubblico, resta vietato nell’arco delle 24 ore. A supporto delle persone vulnerabili in condizione di emergenza sociale e con problemi di dipendenza l’ordinanza conferma altresì il potenziamento dei servizi di welfare attraverso l’impegno degli operatori delle Unità di strada comunali che stazioneranno in piazza Moro e piazza Umberto. L’ordinanza recepisce inoltre quanto previsto dal recentissimo Decreto Legge (n.137 del 1° ottobre 2024) finalizzato a contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza con l’obiettivo di tutelare questi ultimi in caso di eventuali aggressioni.
“Nei due mesi appena trascorsi le aree di piazza Umberto e piazza Moro sono state monitorate con grande attenzione – commenta il sindaco Vito Leccese – con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai residenti e a quanti le attraversano quotidianamente. Dei 95 interventi svolti dagli agenti della Polizia locale nelle aree interessate dall’ordinanza, quasi tutti hanno rilevato attività di spaccio oltre a episodi di ricettazione e risse causate dallo stato di alterazione dei soggetti coinvolti. L’emergenza sociale nelle aree adiacenti alla stazione centrale, quindi, è legata essenzialmente all’abuso di alcol e droghe: di qui la necessità di confermare il divieto di vendita di alcol nelle zone interessate a partire dalle otto di sera, come pure quello di consumo al di fuori dei bar e delle loro pertinenze nell’arco dell’intera giornata. Dall’adozione della prima ordinanza, grazie anche al potenziamento degli interventi di igiene urbana e cura del verde, abbiamo effettivamente registrato un sensibile miglioramento delle condizioni di vivibilità, peraltro segnalato dagli stessi residenti, ed è questa la ragione per cui, dopo un confronto in seno al Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza (1° ottobre 2024), abbiamo deciso di rinnovare l’ordinanza, rimodulandola con una migliore esplicitazione dei reali obiettivi, anche al fine di consentire il consolidamento dei risultati raggiunti. Ringrazio il Prefetto per la collaborazione delle Forze dell’Ordine in questo impegno a tutela della sicurezza e della vivibilità degli spazi pubblici”.
Di seguito quanto disposto dall’ordinanza, che resterà in vigore fino al prossimo 30 novembre:
1) È FATTO DIVIETO:
a. Per gli esercenti attività commerciali e i pubblici esercizi ubicati sulle seguenti vie: piazza Moro, corso Italia (da piazza Moro a via Suppa), via Niccolò dell’Arca (da via Caduti di Via Fani/piazza Moro a via Davanzati), via Davanzati (da piazza Umberto a via Melo), via R. De Cesare, via Sparano – nel tratto di strada compreso tra piazza Aldo Moro e piazza Umberto -, e la stessa piazza Umberto comprese le strade e le attività commerciali perimetrali alla stessa piazza Umberto dalle ore 20.00 alle ore 07.00 del giorno successivo, di vendere e/o somministrare per asporto bevande in bottiglie e/o in contenitori di vetro; è altresì fatto divieto agli esercenti commerciali, anche titolari di autorizzazione di tipo “A” di cui alla Legge regionale n.24/2015, di agevolare ogni forma di consumo anche per asporto su area pubblica di bevande alcoliche versate in contenitori non in vetro o secondo altre modalità che ne consentano il trasporto per il consumo altrove sulle aree circostanti ed interessate dalla perimetrazione del presente provvedimento;
b. Per chiunque, nelle medesime vie di cui al precedente punto, di consumare bevande alcoliche nell’arco delle 24 ore al di fuori dei pubblici esercizi e delle attività di somministrazione di alimenti e bevande con consumo sul posto e nelle loro pertinenze già autorizzate per l’occupazione del suolo pubblico.
L’inosservanza delle previsioni di cui alla lettera a), fatta salva l’applicazione di ulteriori sanzioni in caso di concorso di violazioni, è punita con la sanzione prevista dall’art. 650 del Codice penale. A carico dei trasgressori esercenti l’attività commerciale, l’Autorità Amministrativa potrà applicare la sanzione amministrativa della sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni consecutivi, secondo i criteri di cui all’art.11 della Legge n.689/81.
L’inosservanza dei precetti di cui al punto b) è punita, impregiudicata la eventuale rilevanza penale per fatti costituenti reato, ovvero fatte salve le concorrenti violazioni di natura amministrativa previste da altre Leggi e Regolamenti, con la sanzione amministrativa pecuniaria determinata tra € 25,00 e € 500,00 (oltre le eventuali ulteriori spese di notifica degli atti come previste ex lege) ai sensi dell’articolo 7 bis D.Lgs 267/2000.
2) È ALTRESÌ FATTO DIVIETO per chiunque, fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa a tutela delle aree interne delle infrastrutture, fisse e mobili, ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze, di porre in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle infrastrutture ferroviarie, di trasporto pubblico e delle relative pertinenze insistenti e ricomprese nell’area di cui al punto a).
La violazione dei divieti indicati è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100 a euro 300. Contestualmente all’accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato, nelle forme e con le modalità di cui all’articolo 10 D.L. 14/2017, l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
Ferma restando l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dagli articoli 688 e 726 del Codice penale e dall’articolo 29 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, anche con riferimento alla Legge Regionale n. 24 del 16 aprile 2015- Codice del Commercio della Regione Puglia- nonché dall’articolo 7, comma 15-bis, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e dall’articolo 1-sexies del decreto-legge 24 febbraio 2003, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2003, n. 88, il provvedimento di allontanamento di cui al comma 1 dell’articolo 9, D.L. n.1472017, come convertito con modificazione in Legge n.48720178, è disposto altresì nei confronti di chi commette le violazioni previste dalle disposizioni richiamate nel presente capoverso nelle aree di cui al punto a).
Nei casi di reiterazione delle condotte vietate ai sensi del punto 2), potrà disporsi, con provvedimento del Questore motivato, per un periodo non superiore a dodici mesi, il divieto di accesso ad una o più delle aree di cui alla lettera a) del punto1);l’eventuale violazione della misura così disposta comporta l’arresto del contravventore da sei mesi ad un anno.
Si applica altresì, ricorrendone l’ipotesi, la sanzione accessoria del sequestro amministrativo delle cose che possono formare oggetto di confisca ai sensi dell’art. 13 L. 689/1981.
Resta salva l’applicazione delle sanzioni previste dal D.L. n.137 del 1 ottobre 2024 in relazione alle specifiche fattispecie dallo stesso disciplinate ed a cui si rinvia.
Tutti gli agenti e ufficiali di polizia giudiziaria sono incaricati della vigilanza ed osservanza del presente Provvedimento.
È formulata altresì specifica e contestuale DIRETTIVA, quale misura complementare alle finalità sottese al presente Provvedimento, ai competenti uffici dell’Amministrazione Comunale di:
• assicurare il mantenimento del potenziamento dei servizi di welfare comunale con particolare riferimento ai servizi di assistenza primaria a favore di individui in condizioni di disagio, di grave difficoltà e/o in condizione di emergenza sociale prevedendo n° 2 aree di stazionamento delle cc.dd. Unità di Strada nei pressi dell’ex Infopoint cittadino in piazza Aldo Moro e nei pressi dell’edificio denominato “Goccia del Latte” in piazza Umberto I nei giorni e negli orari che saranno determinati dalla Direzione della Ripartizione Servizi alla Persona;
• proseguire gli interventi sulla vegetazione arborea presente in piazza Aldo Moro e nella altre vie indicate al punto a) del presente dispositivo – con eccezione della piazza Umberto che sarà interessata da un successivo e complessivo intervento manutentivo generale – al fine di ridurre l’altezza delle bordature in siepi delle aiuole o di altri elementi a verde e/o di compiere gli ulteriori interventi necessari al fine di limitare la frammentazione visiva e la discontinuità spaziale che possano costituire occasione per l’occultamento o pregiudizio per le attività di controllo da parte dei competenti organi di Polizia;
• provvedere alla eliminazione/sostituzione – o altro intervento che sarà ritenuto idoneo dai competenti organi tecnici – di cordoli di aiuole e manufatti similari.
• mantenere le aree di stazionamento delle cc.dd. Unità di Strada nella piazza Aldo Moro, nei pressi dell’ex Infopoint cittadino e in piazza Umberto I, civico 35 (di fronte al civ. 35 della piazza Umberto, lato intersezione con la via Davanzati), predisponendo all’uopo la necessaria segnaletica stradale conforme al Codice della Strada;
• provvedere giornalmente nelle aree indicate nel punto a), con riferimento ai Servizi specifici di AMIU Puglia s.p.a., alla rimozione di quanto risulti in stato di abbandono nelle aree pubbliche (bottiglie e lattine vuote, rifiuti in genere, carte, ecc.);
• provvedere alla eliminazione, qualora non più in uso, o ripristino, di cassette, armadietti o strutture similari (tipo vecchie centraline telefoniche) previste per servizi pubblici.
Movida selvaggia a Bari, Leccese come Decaro. Ecco l’ordinanza: locali chiusi alle 24 e alle 2 nel weekend
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, è pronto a firmare un’ordinanza per placare la movida selvaggia in città. Negli ultimi giorni sono stati intensificati i contatti con il Prefetto, mentre il collega notturno Leonetti (il Sindaco della notte) e l’assessore allo Sviluppo Locale Pietro Petruzzelli lo hanno aiutato nel tentativo di riassumere i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno. Sono stati individuati più focolai in città, non solo in centro.
L’ordinanza sarà simile a quella del predecessore Decaro, mai firmata. L’obiettivo è quello di disciplinare la movida, tutelando così i residenti, senza però avere ripercussioni sul commercio e penalizzare le attività. Dalla domenica al mercoledì la chiusura dovrà avvenire non oltre la mezzanotte, da giovedì a sabato alle 2 di notte. Regole che saranno estese anche ai food truck presenti sul lungomare. Nei prossimi giorni sono in programma altri incontri con i comitati dei residenti e con le associazioni di categoria dei ristoratori e si discuterà del provvedimento finale.
Movida selvaggia a Bari, individuati più focolai in città: il sindaco Leccese prepara l’ordinanza
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, è pronto a firmare un’ordinanza per placare la movida selvaggia in città. Negli ultimi giorni sono stati intensificati i contatti con il Prefetto, mentre il collega notturno Leonetti (il Sindaco della notte) e l’assessore allo Sviluppo Locale Pietro Petruzzelli lo hanno aiutato nel tentativo di riassumere i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno.
Nei prossimi giorni dovrebbero esserci ulteriori incontri con il Comitato dei residenti dell’Umbertino e le associazioni di categoria degli esercenti. L’obiettivo è quello di disciplinare la movida, tutelando così i residenti, senza però avere ripercussioni sul commercio e penalizzare le attività. Nel mirino non c’è solo il centro, altri focolai di movida selvaggia sono stati segnalati anche da altre parti della città, come Madonnella, Barivecchia, Torre Quetta, il waterfront di San Girolamo e Poggiofranco.
Giuseppe nella topaia, c’è l’ordinanza per la bonifica: “Voglio una vita nuova”. Paola dona 100 euro
Torniamo ad occuparci della storia di Giuseppe. Il 39enne, dal novembre 2022, è in stato di sorveglianza speciale e affidato ai servizi sociali. Sta scontando in una topaia a Santeramo la condanna a 3 anni e 8 mesi per il riciclaggio di auto rubate. La luce in fondo al tunnel inizia a vedersi.
Continue readingLavoro al sole nei settori edile e florovivaistico: in Puglia stop dalle 12.30 alle 16 nei periodi a rischio
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato oggi un’ordinanza urgente per il divieto di attività lavorativa nei cantieri edili e nel settore florovivaistico, in condizioni di esposizione prolungata al sole.
“A decorrere dalla data odierna – si legge nell’ordinanza – e fino al 31 agosto 2024 è vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16.00, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore florovivaistico e nei cantieri edili, nei soli giorni in cui la mappa del rischio pubblicata alla pagina web www.worklimate.it/scelta-mappa/soleattivita-fisica-alta/, riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.
“L’innalzamento – è scritto nel documento firmato dal Presidente – delle temperature tipico dell’estate renderà rischioso lo svolgimento dell’attività lavorativa, soprattutto nei settori per i quali il lavoro viene svolto prevalentemente in ambiente esterno. L’elevata temperatura dell’aria, l’umidità e la prolungata esposizione al sole rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali”.
L’ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica arriva dopo un incontro che si è tenuto lo scorso 8 luglio durante il quale il Segretario Generale della Presidenza, Roberto Venneri, ha informato le Organizzazioni sindacali e datoriali di quanto segnalato da Dipartimento “Promozione della Salute e del Benessere Animale” sui rischi da stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori in condizioni di esposizioni prolungate al sole, con riferimento ai settori dell’edilizia e florovivaistico e conseguentemente della necessità di disporre, fino al 31 agosto 2024, il divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole tra le ore 12:30 e le ore 16:00, limitatamente ai giorni a rischio.
L’ordinanza segue quella dello scorso 18 giugno, che vieta analogamente i lavori nel settore agricolo nei periodi più a rischio.
Restano tuttavia salvi i provvedimenti sindacali, riferiti al territorio comunale, che non contrastano con la presente ordinanza e gli obblighi gravanti sul Datore di lavoro a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei lavoratori. La mancata osservanza degli obblighi derivanti dall’ordinanza determina le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 codice penale, se il fatto non costituisce più grave reato. (ordinanza in allegato)
Bari, grande attesa per il Locus Festival. Vietati spray al peperoncino e bottiglie in vetro: l’ordinanza
La Polizia locale ha pubblicato un’ordinanza a tutela della sicurezza urbana che individua gli interventi da porre in essere al fine di minimizzare i pericoli e i rischi sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Continue readingStop al lavoro in campagna se c’è ondata di calore, l’ordinanza della Regione Puglia: previste sanzioni
Stop al lavoro in campagna nelle ore più calde quando c’è l’allerta meteo per le ondate di calore. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha firmato oggi l’ordinanza che, con efficacia immediata, vieta sull’intero territorio regionale il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, ovvero dalle ore 12.30 alle 16.00 fino al 31 agosto 2024, nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e nei soli giorni e orari con un livello di rischio alto.
“Con questo provvedimento, che ha effetto immediato – fa sapere il presidente Emiliano -, vogliamo tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori del settore agricolo che svolgono attività all’aperto. Per questo motivo, da oggi e sino alla fine di agosto, saranno vietate attività nelle campagne agricole ove si registreranno punte di calore elevate. Si tratta di un’ordinanza condivisa con il Dipartimento Salute della Regione per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici”. La mancata osservanza degli obblighi comporterà sanzioni.