Gravina, donati gli organi dell’operaio morto. Una poesia per Michele: “Non possiamo che dirti grazie”

La Direzione dell’Ospedale Miulli ha reso noto nei giorni scorsi che sono stati donati gli organi dell’operaio di Gravina di Puglia, venuto a mancare prematuramente all’età di 59 anni, dopo essere stato coinvolto in un incidente di lavoro nel Palazzetto dello Sport di Santeramo.

Debora Cirasola, sua concittadina, ha voluto dedicare una poesia a Michele Mandolino. Grazie al suo consenso per la donazione degli organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone.

Di seguito la poesia:

Il tuo, un gesto d’amore
e un abbraccio alla Vita.
Il tuo, un gesto eroico….
una fiammella di luce e speranza,
il dono di una rinascita.
Il tuo, un atto di generosità e altruismo.
Una mano protesa verso il prossimo.
Un’ancora di salvezza altrui.
Un nobil gesto che,
vale più di mille parole al vento.
Tu, della porta accanto,
hai donato nuova Vita.
Uno spiraglio di luce in un vicolo cieco.
Un raggio di sole in una buia notte.
Una scia luminosa di umanità.
E, noi, non possiamo che, dirti grazie.
Ciao Michele.

Dall’ospedale San Paolo al Perinei, tre donazioni di organi in 48 ore. Asl Bari: “Vite salvate grazie alla generosità”

Tre donazioni di organi in 48 ore, tre sì in grado di donare speranza ad altri pazienti e salvare vite. I prelievi sono stati effettuati tra sabato e lunedì negli ospedali San Paolo di Bari, San Giacomo di Monopoli e Perinei di Altamura.

All’Ospedale San Paolo – nella notte di sabato 23 novembre – è stato eseguito un prelievo di fegato da un uomo di 83 anni, deceduto in seguito ad una emorragia cerebrale. Stessa procedura a Monopoli, dove, sabato mattina, è stato effettuato il prelievo del fegato da una donatrice dell’età di 83 anni, colpita da ictus. Quella di sabato è la terza donazione negli ultimi 4 mesi, nell’ospedale di Monopoli. Infine, nella serata di lunedì, è avvenuto un terzo prelievo di fegato e di cornee in un 80enne all’ospedale Perinei di Altamura. Complessivamente, ogni singola procedura, complessa e coordinata, ha coinvolto fino a 200 operatori sanitari.

“Grazie alla sensibilità dei pazienti deceduti – che in vita avevano espresso la volontà di donare gli organi – e delle loro famiglie, è stato possibile salvare altre vite”, sottolinea la Asl in una nota spiegando che “in tutti i presidi ospedalieri si è attivato il Coordinamento aziendale per le donazioni: una commissione – composta da Direzione sanitaria, Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e Neurologia – ha proceduto all’accertamento di morte dei pazienti, a cui sono seguite le operazioni di prelievo e valutazione di compatibilità degli organi ai fini del trapianto effettuate da Anatomia Patologica, Laboratorio analisi e Radiologia. Gli interventi sono stati eseguiti da equipe chirurgiche del Centro Trapianti Regionale (Policlinico di Bari) – dove a distanza di poche ore – è stato possibile trapiantare il fegato nei pazienti in lista di attesa. Ad Altamura ha collaborato anche l’equipe della Oculistica per il prelievo delle cornee”.

“Una “macchina” della solidarietà in aumento – evidenzia l’azienda sanitaria locale – anche grazie alla campagna di informazione e formazione rivolta agli operatori sanitari ma anche ai cittadini, promossa dal Coordinamento aziendale donazioni. La Direzione generale ringrazia tutti gli operatori coinvolti e, in modo particolare, i familiari dei donatori per la generosità dimostrata”

 

Muore a 27 anni, dona gli organi e salva 5 vite: Cassano piange Michele Tagariello. Proclamato lutto cittadino

“Oggi al Miulli una tragedia si è trasformata in una possibilità di vita: l’estrema generosità di Michele Tagariello, il giovane di 27 anni che ha scelto di donare i suoi organi, e la bontà d’animo dei suoi familiari hanno permesso di aiutare cinque persone sparse per l’Italia, fra cui anche un bimbo di 9 anni”. Inizia così il post pubblicato sui social dall’Ente Ecclesiastico Ospedale Miulli. La perdita del giovanissimo Michele ha lasciato la comunità di Cassano senza parole.  

“Grazie alla scelta del ragazzo di Cassano, effettuata in vita al rinnovo della carta d’identità, sono stati donati fegato (equipe del Bambin Gesù di Roma), reni (verranno trapiantati al Gemelli e all’Umberto I di Roma), cuore (equipe di Torino) e cornee (Banca degli Occhi) – si legge ancora nel post -. L’Ospedale Miulli si unisce al cordoglio per la famiglia e rimarca come un gesto solidale di questa portata possa essere determinante per la vita del prossimo”.

I funerali sono in programma oggi alle 16 nella parrocchia SS. Maria Assunta, per l’occasione il Sindaco Davide Del Re ha proclamato il lutto cittadino. “Invito tutti i cittadini, le organizzazioni sociali, culturali, produttive ed i titolari di attività private di ogni genere a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute opportune, durante il corso della cerimonia funebre, cioè dalle ore 16.00 sino alla conclusione del rito funebre e la propria partecipazione e vicinanza ai familiari colpiti”, si legge nella nota diramata dal primo cittadino.

Uccisa a Mesagne dal cognato, la figlia di Irene Margherito: “Mamma ti farò giustizia”. Donati gli organi

“Mamma ti prometto che ti farò giustizia”. Questo è il commento apparso sui social a firma di Natalia Sardella, la figlia di Irene Margherito, la 47enne di Brindisi, morta in ospedale lunedì 27 maggio dopo essere stata colpita alla testa da un proiettile esploso da suo cognato, il 55enne di Brindisi Adamo Sardella, al termine di una lite familiare avvenuta domenica sulla statale alla periferia di Mesagne. L’uomo è stato arrestato e si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio nei confronti del compagno della vittima.

Nella giornata di oggi si terrà l’udienza di convalida per il suo arresto, l’interrogatorio è in programma nel carcere di Brindisi. Intanto si sono concluse le attività di prelievo degli organi della vittima da parte dell’équipe di Chirurgia generale e Cardiochirurgia del Policlinico di Bari che hanno lavorato insieme a quella di Urologia di Brindisi e al team di Anestesia e rianimazione e del blocco operatorio dell’ospedale. Irene aveva formalmente espresso in vita la volontà di donare i suoi organi e i familiari hanno rispettato la sua decisione senza esitazione.

Muore a due anni e mezzo, i genitori donano gli organi e salvano 4 bambini: “Un gesto esemplare”

I genitori di un bimbo di due anni e mezzo, morto a Taranto dopo un arresto respiratorio causato da una crisi convulsiva, hanno deciso di donare i suoi organi dopo un confronto con gli specialisti dell’ospedale Santissima Annunziata. Una scelta forte nonostante il grande dolore per l’improvvisa scomparsa, i medici hanno fatto di tutto per rianimarlo e salvarlo. Gli interventi di prelievo degli organi sono terminati nella notte: il cuore è andato a Bologna, mentre pancreas, fegato e intestino a Bergamo.

“Un gesto esemplare. Il più sincero ringraziamento ai giovani genitori del bambino per l’atto amorevole, la cui decisione è stata presa pur nel momento di dolore e sofferenza per la prematura scomparsa dell’unico figlio”, le parole del dottor Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto.