Runner ucciso da orsa in Trentino, l’appello dello Zoosafari: “Non abbattetela siamo disponibili ad accoglierla”

“In seguito ai fatti tragici che hanno visto, in Trentino, la morte del giovane runner per un attacco da parte di un’orsa e la decisione di abbattere la stessa, lo Zoosafari di Fasano, nella persona dell’Amministratore Unico, esprime il proprio cordoglio alla famiglia e, non condividendo l’opzione dell’abbattimento, si rende disponibile, qualora necessario, ad accogliere l’orsa, eventualmente realizzando un’apposita struttura ex novo, sentite le Autorità competenti”. È il messaggio pubblicato dallo Zoosafari di Fasano sulle proprie pagine social in concomitanza con la celebrazione dei funerali di Andrea Papi, il runner di 26 anni morto sul monte Peller lo scorso 5 aprile, dopo essere stato aggredito dall’orsa Jj4 di 17 anni, nata in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati tra il 2000 e il 2001, nell’ambito del progetto Life Ursus. Il 22 giugno del 2020, l’orsa aveva aggredito due persone, padre e figlio, sul monte Peller. La Giunta provinciale di Trento ne aveva chiesto l’abbattimento, l’ordinanza di cattura venne annullata dal Tar.